Avellino sfata per una sera il tabù Venezia e vince una gara di alta classifica dando seguito al successo di due settimane fa a Milano. La vittoria di Avellino è firmato principalmente da 3 giocatori, ognuno con motivazioni diverse, tutti decisivin ella fredda e piovosa serata irpina. Maarten Leunen dovrà brevettare il lancio a tutto campo a fil di sirena che si trasforma in assist per l'overtime: dopo aver costruito con Filloy il canestro impossibile contro Milano, il numero 10 della Sidigas si ripete permettendo a Rich, con un'intuizione identica, di andare a segno. Proprio Jason Rich, che in settimana ha perso il padre ma ha scelto di partire per gli USA solo dopo la partita, realizza 29 punti (9 nell'overtime), trascinando i compagni in ogni momento della partita. E infine, Kyrilo Fesenko: il centro ucraino torna sul parquet dopo un lungo stop, è visibilmente a mezzo servizio, ma nel quarto periodo è indispensabile per fermare Watt in difesa e mette a segno 6 punti quando l'attacco irpino sembrava inceppato.Venezia può recriminare, e tanto. Dopo aver inseguito per 3 quarti, negli ultimi 10 minuti mette alle corde Avellino spegnendo l'ex Filloy con un'ottima marcatura di De Nicolao, arriva a +3 nell'ultimo minuto, ma prima permette a Fesenko di accorciare con una facile schiacciata, poi gestisce male le ultimissime fasi. In lunetta sul 68-69, a 2 secondi dalla sirena, Johnson fallisce il primo tiro. A rigor di logica, dovrebbe sbagliare anche il secondo per impedire ad Avellino di ripartire a cronometro fermo, ma realizza, permettendo a Leunen il lancio sopra descritto. Ci sarebbero da giocare 70 centesimi dopo il canestro di Rich, abbastanza per permettere a Haynes di realizzare un incredibile canestro dalla propria area, ma De Raffaele aveva precedentemente chiamato il time out... Nel supplementare, Avellino dilaga con un Rich incontenibile. Piccolissima nota stonata della serata rappresentata da un esagitato (lo banneranno dai palazzetti?) che ha tentato di rovinare il bel clima tra due tifoserie unite da un gemellaggio: purtroppo i cretini devono sempre farsi riconoscere.
Primo tempo I primi 10 minuti mettono subito in chiaro il diverso atteggiamento delle due squadre. Da una parte, gli assist di Leunen e Filloy permettono a Rich e Wells di colpire dal cuore dell'area veneziana; dall'altra, la circolazione della palla cerca sempre il tiratore libero (2/8 da 3). Avellino, con Fesenko dominante sotto le plance anche se al 50%, lancia la prima fuga con una tripla di Filloy e, in avvio di secondo quarto, tocca il +8 con Zerini (24-16). Con i titolari di Avellino a riposo, Venezia trova un paio di triple per rifarsi sotto, ma Rich e Filloy la ricacciano a -9 (39-30). Venezia paga in questa fase le cattive percentuali da oltre l'arco (4/15).
Secondo tempo Avellino tocca il massimo vantaggio con Rich (41-30), ma Venezia aggiusta la mira da 3. Le triple di Bramos, Orelik e Haynes riportano a contatto la Reyer (43-41), Avellino non brilla in attacco, tuttavia riesce con Wells a conservare due possessi di vantaggio a inizio ultimo quarto (54-49). De Raffaele contruisce una gabbia intorno a Filloy, spegnendo così l'attacco irpino. Un gioco da 3 punti di Peric ridue il distacco, una tripla di Johnson lascia un solo punto di differnza (56-55), infine a 3 minuti dal termine arriva il pareggio con una tripla di Orelik (60-60). Avellino barcolla, Watt sotto canestro sembra fare il vuoto (60-63), Sacripanti rischia Fesenko e ha ragione. L'ucraino realizza 6 punti negli ultimi due minuti, poi arriva il capolavoro di Leunen.
Overtime Senza storia i 5 minuti aggiuntivi. Avellino, sulle ali dell'entusiasmo, sigla un parziale di 8-0 che di fatto taglia le gambe a Venezia, incapace di reagire. Gli irpini arrivano anche a +11, poi l'87-77 finale è scritto da una schiacciata di Fesenko.