Ci sono canestri che nel cuore dei tifosi restano impressi per anni, Ariel Filloy di questi ne ha realizzati tanti. Lo scorso anno, decise le semifinali playoff facendo piangere gli avellinesi, stasera li ha resi felici con un canestro pazzesco, indescrivibile, che allunga al secondo supplementare la sfida tra Milano e Avellino e, alla fine dei conti, permette alla Scandone di violare il campo dell'Olimpia. Uno spot per la nostra bistrattata Serie A, tra due squadre che puntano alla vittoria finale e non fanno nulla per nasconderlo. Avellino resta in testa per quasi 38 minuti, Milano inverte l'inerzia con i rimbalzi di Gudaitis e le triple di Jerrells, riuscendo ad agguantare il primo supplementare. A pochi decimi dalla fine dell'overtime, una tripla di Jerrells fa già esultare i tifosi dell'Olimpia e gli stessi giocatori in campo, ma Milano non ha fatto i conti con l'intelligenza di Leunen e il killer instinct di Filloy: il primo lancia il pallone nella metà campo avversaria per impedire al cronometro di azionarsi, il secondo lo afferra, fa un passo oltre la linea dei tre punti, e in equilibrio precario, con Theodore addosso, realizza il canestro dell'anno. Al secondo overtime, decide un canestro di Rich e, ancora, una difesa di Leunen su Theodore. Il campionato è ancora lunghissimo e i playoff lontanissimi, ma Avellino ha avvertito Milano - e sabato proverà a farlo anche con Venezia - che per la vittoria finale vorrà dire la sua.
Primo tempo Dopo il minuto di silenzio per ricordare, Gianluca Mattioli, le due formazioni vanno sul parquet con Theodore, Bertans, Abass, M'Baye, Cusin da una parte, Filloy Rich Wells, Leunen, Ndiaye dall'altra.
Sono 2 i protagonisti dei primi 20 minuti di gioco: Dez Wells e Hamady Ndiaye. Le triple dell'americano e le schiacciate del senegalese consentono ad Avellino di condurre per gran parte del primo tempo. Eppure gli irpini non cominciano bene, con 2 palle di perse da Rich che lanciano i contropiedi di Abass e Cusin, che insieme alla tripla di M'Baye siglano il 7-0 che sembra far preludere a una serata tranquilla per l'Olimpia. Invece, Filloy e Wells fanno subito capire che di tranquillo non ci sarà nulla. La seconda tripla di Wells obbliga Pianigiani al primo timeout e a mandare in campo 4 nuovi giocatori. Le triple di Micov e Jerrells, alleggerite dalle acrobazie di Scrubb, mascherano solo in parte le difficoltà di Gudaitis e Cusin: il primo viene stoppato da Zerini, il secondo comincia a essere maltrattato da Ndiaye, che con le sue schiacciate fa tremare il canestro dell'Olimpia e lancia la Scandone sul 10 (30-40), con cui si chiude il primo tempo.
Secondo tempo Avellino accelera con una tripla di Rich (32-45), alza un muro in difesa con Leunen e, ancora con Rich, tocca il +15 che obbliga Pianigiani a fermare il gioco per redarguire i suoi. L'Olimpia recupera qualche punto grazie al lavoro di Abass, mentre Filloy commette il terzo fallo. M'Baye con una tripla chiude un parziale di 8-0, e questa volta è Sacripanti a dover chiamare la sospensione (40-47). Un tecnico chiamato a Pianigiani e una tripla di Leunen danno nuova linfa ad Avellino, che con l'ennesima schiacciata di Ndiaye tocca nuovamnete il +10 (43-53). La replica di Abass non innesca un nuovo parziale interno, perché Rich con un gioco da 3 punti e poi con l'assist per Orner porta i suoi sul +12 (46-58). Milano, con una tripla di Jerrells, riesce a recuperare qualche punto nell'ultmo minuto, chiudendo il quarto sul 50-58.
Jerrells battezza l'ultimo quarto con la tripla del -5, ma D'Ercole gli risponde immediatamente con la stessa moneta. L'attacco di Avellino comincia ad abbassare i giri, al contrario di Theodore, che con 5 punti di fila riporta l'Olimpia a un solo possesso di distacco (58-61). Un gioco da 3 di Filloy rallenta la rimonta, poi Gudaitis si fa sentire sotto canestro raggiungendo la doppia doppia e guadagnando un antisportivo, la Filloy replica con la tripla del 60-66. Theodore tenta la nuova risposta, ma viene inchiodato dalla stoppata di Wells, e sul ribaltamento Filloy va ancora a segno con una tripla (60-69). E' allora Jerrells a caricarsi la squadra sulle spalle, ma il texano a una tripla fa seguire solo un 1/3 ai liberi. Ci prova quindi Cinciarini, con recupero e canestro del -3, ma a fare la differenza è ancora Gudaitis, una macchina da rimbalzo. Avellino non trova più il canestro, Milano sorpassa con Micov (70-69). Avellino non si scioglie e risorpassa con Ndiaye, negli ultimi 70 secondi si gioca punto a punto. Wells stoppa Theodore, poi Ndiaye a 22 secondi dal termine schiaccia per il 74-77. Jerrells infila la tripla del pareggio ma lascia 14 secondi ad Avellino. il tiro di Rich è respinto dal ferro.
Supplementari Si segna - a singhiozzo - solo dalla lunetta. Le due squadre combinano 0/12 dal campo, poi rimbalzo in attacco e canestro di Gudaitis. Theodore dalla lunetta sigla l'83-80 con 20 secondi da giocare. Milano lascia giocare Avellino, Filloy pareggia con una tripla. Jerrells da 8 metri sembra regalare la vittoria a Milano, manca un secondo, mentre i milanesi festeggiano Filloy realizza il canestro dell'anno, una prodezza che resterà nella storia del campionato, e manda tutti al secondo overtime.
Milano scappa col solito Gudaitis protagonista, Leunen pareggia a quota 90 con una tripla. Jerrells questa volta sbaglia, Rich sorpassa (92-94). Sbaglia anche Micov sbaglia, Filloy ha la palla per chiudere i giochi ma il suo tiro entra ed esce dal canestro. Theodore si lancia nell'area di Avellino, ma Leunen fa buona guardia obbligandolo a sbagliare. Gli arbitri, con meno di 2 secondi da giocare, guardano mille volte il replay, prima di assegnare la rimessa, e con essa la vittoria, ad Avellino.