La Betaland Capo d'Orlando torna sulla terra in maniera decisamente precipitosa, e nel lunch match dell'ottava giornata del massimo campionato subisce una pesante lezione dalla Germani Basket Brescia, che a sua volta non vuol saperne di svegliarsi e continua il proprio percorso in testa alla classifica di serie A, per giunta a punteggio pieno. Un percorso netto incredibile quello della compagine allenata da Andrea Diana, che proprio un anno fa subì una incredibile sconfitta sul proprio parquet da un'Orlandina ridotta ai minimi storici in termini roster (appena sei giocatori a referto), ma che questa volta ha trovato un'altra giornata quasi perfetta sui due lati del campo. Poco o nulla da fare per i ragazzi allenati da Gennaro Di Carlo, surclassati già a metà gara dalla Leonessa che ha doppiato i paladini nel punteggio già a metà gara (44-21), per poi mantenere il proprio vantaggio e gestire nel migliore dei modi le energie. Per Capo arriva la sconfitta dopo tre vittorie negli ultimi quattro incontri di campionato, la sosta casca a fagiolo, visto che Di Carlo avrà a disposizione Hogue, Maynor e Stojanovic.
Landry con una tripla senza ritmo apre il punteggio, l'ex Hunt va a rimbalzo d'attacco e scrive 5-0 per Brescia. Di Carlo vuole parlarci subito su, Delas rompe il ghiaccio su assist di Ikovlev che poi viene bruciato ancora dal pivot bresciano. Dopo le prime triple fallite Capo cerca soprattutto il pitturato, il centro croato va bene a rimbalzo e regala a Kulboka la tripla dell'8-7. Il timeout di Diana non sortisce effetti, attacco Germani troppo frenetico ma la Betaland non punisce e allora Hunt torna ad attentare al ferro, mentre Capo continua a litigare con i tiri pesanti. A dire il vero anche Brescia non trova il bersaglio grosso, Wojciechowski si sblocca da sotto e Moss risponde dal mid-range prima della bomba di Michele Vitali per il primo tentativo di fuga casalinga. Replica ancora il polacco prima di un gran layup di Moss, che poi spara da 6 metri e chiude il primo quarto sul 20-11.
Ihring con la bomba dall'angolo riduce il gap in avvio di secondo quarto, poi Kulboka cancella Landry da sotto, ma Moss è caldissimo e spara la tripla. Squadre più in ritmo sul piano offensivo, Bushati mette altri tre punti prima del teardrop di Ihring prima di un'altra bomba del 70 bresciano. Brescia con maggiore energia sui due lati del campo, Capo in difficoltà perde due palloni banali ma Kulboka approfitta di un po' di confusione in casa Germani per segnare la tripla del -8. Allora Diana si affida a Hunt e al gioco in post basso per restituire brillantezza all'attacco, ma arrivano tanti errori anche in lunetta, e la fuga non prende piede. Ci pensa Michele Vitali a trovare un gran canestro, Betaland apparentemente sulle gambe in difesa e allora Moore trova il massimo vantaggio sul +16 con sei punti in fila. Brescia ritrova vigore e scappa, ancora l'americano ammazza la partita e a metà gara è 44-21.
Al rientro dagli spogliatoi Capo d'Orlando difende bene e prende buoni tiri che però non entrano, Brescia sembra voler gestire il ritmo e Hunt torna a segnare. Emerge la frustrazione di una Betaland che subisce la tripla di Landry, poi Delas rompe la lunga emorragia. A seguire il primo canestro di giornata per Edwards per un 5-0 interrotto dalla tripla di Luca Vitali, poi la Germani passa a zona e Moss dall'altra parte firma il +28. Capo torna in rottura prolungata, segna anche Fall che allunga il parziale, poi Atsur in lunetta segna i suoi primi due punti (con 6:23 giocati nel quarto). Di Carlo amplia le rotazioni con Laganà ma si amplia anche il margine con Fall che appoggia in alley-oop il +32, il terzo quarto si chiude in calando tra la Betaland ormai sfiduciata e Brescia che amministra: il tabellone recita. 64-31.
La Germani apre l'ultimo quarto con la fuga in contropiede di Traini, Edwards dall'altra parte segna dopo il rimbalzo. Minuti di pura accademia e con scarsa concentrazione da una parte e dall'altra, al PalaGeorge parte addirittura la 'ola' ma Hunt vuole badare ancora al sodo. Lo imita Traini con un gran canestro, poi Wojciechowski prova a reagire d'orgoglio seguito da Kulboka, ma Sacchetti si inventa la tripla del +34. Il giovane lituano prova a suonare la carica nel finale con due triple in fila, poi Diana chiama in causa Veronesi che ripaga con la bomba e con l'assist per Bushati in contropiede. Trova i primi punti anche Alibegovic con la gara abbondantemente chiusa e ulteriormente sigillata dalla seconda tripla di Veronesi. Poi arriva, benedetta dall'Orlandina, la sirena finale mentre il pubblico bresciano acclama coach Diana.