A Venezia ci hanno preso gusto per le partite equilibratissime: questa volta, la Reyer cade sul parquet amico, contro un’AEK Atene dominante dal punto di vista fisico, dopo un tempo supplementare. Finisce 101-103, per i greci, che ringraziano Delroy James e Green, autori dei canestri finali, mentre Johnson va vicinissimo a vincerla da solo.
La Reyer apre le danze con il solito Orelik, che si accende dalla lunga distanza, seguito da Haynes, mentre Mavroeidis e Barlow permettono agli ellenici di restare sulla scia dei lagunari, inseguendo con il punteggio di 10-8. Haynes, Johnson e Bramos trovano il fondo della retina dall’arco e Venezia allunga sul 18-11, chiudendo il primo quarto sul 21-15. Nel secondo periodo, Bramos fa e disfa, con una tripla ma si prende il tecnico e consente l’AEK di accorciare e di portarsi sul -3, con l’ex di serata, Mike Green, che firma il -1 a metà quarto (28-27). Peric e Orelik evitano il sorpasso ospite con una penetrazione del croato e i liberi del numero dodici, chiudendo il primo tempo sul 38-34.
Al ritorno sul parquet del Taliercio, la musica non cambia: Venezia tocca il +6, con Orelik, mentre i gialloneri restano in carreggiata con Mavroeidis, mentre Barlow replica colpo su colpo a Watt. A metà quarto, la Reyer alza le marce e prova a prendere il largo con un parziale di 5-0 per il 55-48, con Haynes da tre punti e Peric in contropiede, su una rubata di Jenkins. L’AEK accorcia con Sakota ed Elonu e chiude il terzo quarto sotto di quattro lunghezze (64-60). L’ultimo periodo si apre con una battaglia tra Peric ed Elonu, con l’ala veneta che sigla il +6, tuttavia Mavroeidis vede il -2 a cinque minuti e mezzo dalla fine. Un minuto dopo, il lungo di Atene si vede sanzionare un tecnico e l’Umana coglie la palla al balzo, allungando sul +7 (77-70). I lagunari non trovano il colpo fatale e incassano il contro break di 7-0, firmato da Green e soci, facendosi raggiungere sul 77 pari a due minuti dalla sirena.
Nell’ultimo minuto, i padroni di casa soffrono lo strapotere fisico degli avversari, segnando solo dalla lunetta: Peric ha in mano il libero del pari a venti secondi, ma fallisce e i compagni sono costretti a ricorrere al fallo sistematico, sotto di uno. Green firma il +3, ma quando sembra finita, Johnson accorcia sul -1, convertendo un antisportivo, mentre Orelik guadagna due liberi a tempo scaduto su rimbalzo offensivo, segnando, tuttavia, solo il secondo, che porta le due squadre all’overtime sull’85 pari. Nell’extra-time, Venezia è in debito di ossigeno e scivola sul -6 con le triple di Sakota e Green.
A poco più di un minuto, l’AEK comanda con cinque punti di scarto, ma Orelik e Johnson impattano a quota 99 a trenta secondi dalla sirena. Gli ultimi quindici secondi sono un attentato alle coronarie: Green porta i greci sul +2, ma Johnson pareggia con una schiacciata ad otto secondi, ma James segna a due secondi dalla sirena, schiacciando in testa a Bramos. La tripla della disperazione di Johnson dalla propria metacampo si spegne sul primo ferro e l’AEK espugna il Taliercio con il punteggio di 101-103.