Netta e convincente affermazione di Brescia, che bissa il successo ottenuto a Pesaro surclassando una Avellino che è apparso la copia di tante parti della propria città: un cantiere.
L'attenta regia di Luca Vitali (11 assist), le triple di Michele Vitali (4/5) e la supremazia di Hunt (19 punti con 8/10 al tiro) contro Fesenko (al 20% della condizione, a voler  essere generosi) e il volenteroso ma improponibile Ndiaye, sono i fattori sui quali la Germani ha costruito il successo. Avellino parte forte ma smette di giocare nel terzo periodo, dopo essere tornata in vantaggio con un canestro di Wells. Filloy (0/6 dal campo) è apparto il lontano parente del leader che serve a questa squadra, e con un Fesenko ancora lontano da una condizione che gli permetta di essere dominante, i soli Rich e Leunen non possono fare miracoli.

Primo quarto Fesenko ha subito voglia e realizza il primo canestro dell'incontro. Si gioca a ritmi altissimi, Avellino capitalizza i primi 6 possessi con 2 triple, ma Brescia resta in scia grazie a 8 punti con 4/4 di Landry e pareggia a quota 14 con Luca Vitali. La Sidigas però continua a non sbagliare, va a segno con Fesenko e con una tripla di Wells, e Diana è costretto al primo time out della partita (14-19). I due coach cominciano a ruotare i quintetti, con Moss che si  incolla a Filloy. Ritmo, punteggio e percentuali si abbassano, Filloy sbaglia qualche scelta di troppo, ma Avellino riesce comunque a chiudere il quarto con un discreto margine di vantaggio (20-26).

Secondo quarto Brescia ribalta il punteggio (28-26) con le triple di Michele Vitali e Bushati, mentre Avellnio con Rich e Wells in panchina non riesce più a segnare. Fesenko mostra tutti i limiti
di condizione beccandosi una stoppata da Landry, mentre Filloy continua a litigare col canestro. Un ispiratissimo Michele Vitali porta Brescia sul +7 (33-26), mentre Avellino colleziona errori in serie, sprofondando a -10 dopo la seconda tripla di Bushati. Gli irpini si scuotono con Leunen e una tripla di Fitipaldo, ma l'ennesima tripla di Michele Vitali consente a Brescia di conservare 3 possessi di vantaggio (39-31). Avellino recupera con Leunen e Zerini, ma le manca il guizzo per raggiungere il pareggio, e Brescia con una tripla di Moore e un paio di giocate di Hunt entra negli ultimi 2 minuti con 5 punti di vantaggio, margine che nonostante 4 punti di Wells resta invariato fino al termine (49-44).

Terzo quarto Un Jason Rich ispirato realizza i primi 4 punti della ripresa. Brescia reagisce con un 8-0 con protagonisti Luca Vitali e Hunt (57-48). Rich da una parte, Moore dall'altra, tengono alto il punteggio, ma è grazie a Leunen che Avellino riacciuffa il pareggio: l'ala del Wisconsin realizza una tripla, poi cattura un rimbalzo in attacco e serve a Rich l'assist per la tripla, infine sigla il 61-61 con la quarta tripla personale. Il sorpasso è firmato dalla lunetta da Wells, ma è effimero, perché Michele Vitali ricomincia a martellare dalla lunga distanza. Brescia infila un parziale di 9-1, e va all'ultimo intervallo sul 70-64.

Ultimo quarto Gli ultimi 10 minuti vengono inaugurati dalla schiacciata di Dario Hunt. Un antisportivo sanzionato a Fesenko lancia Brescia sul +13 (77-64),  prima che una tripla di Wells rompa il digiuno irpino. Il prodotto di Maryland si fa male subito dopo ed è costretto a lasciare il campo. Metaforicamnete, lo seguono anche i compagni, incapaci di organizzare una reazione. Brescia ha vita facile con Moss e Landry a incrementare il vantaggio.  A 3.40 Luca Vitali porta a 16 i punti di vantaggio di Brescia (86-70), poi è Hunt a spadroneggiare sotto le plance contro il malcapitato Ndyaie (90-72). Brescia chiude in scioltezza addirittura sul +21, con Luca Vitali che va in doppia cifra alla voce assist (11) e il fratello Michele che sfiora il ventello (19).