La Virtus Bologna, neo promossa, sta facendo un gran mercato: nella giornata di oggi le vnere hanno ufficializzato l'arrivo di Pietro Arardori. Ecco le prime parole dell'ex giocatore di Reggio Emilia che ha firmato per tre anni un contratto che lo legheranno alla Virtus Segafredo: "Cercavo una casa stabile ho trovato una megavilla. Era difficile dire di no alla Segafredo e al dottor Zanetti, l'obiettivo personale è migliorarsi ogni anno e sono sicuro che stanno costruendo una gran bella squadra". 

Ma non è finita qui: come ha confermato lo stesso giocatore su instagram, Alessandro Gentile  la prossima stagione vestirà anche lui la maglia di Bologna. Ormai manca solo annuncio della società. Il classe 92 lascia Milano e raggiungerà il fratello Stefano a cifre inferiori rispetto a quello che percepiva nel capoluogo lombardo

IL COMUNICATO DELLA VIRTUS SU ARADORI

Un talento assoluto alla corte della V nera

PIETRO ARADORI è nato a Brescia il 9 dicembre 1988. Guardia-ala di 196 centimetri, si è innamorato della pallacanestro ancora bambino, a poco più di quattro anni. A Lograto, dove papà Giuliano era coach, tutta la trafila del minibasket con il Team 75. Poi Trenzano, Lumezzane e Casalpusterlengo, dove a quindici anni ha come compagno di squadra Gallinari, oltre a fare la conoscenza con Klaudio Ndoja, nell’ultima stagione colonna della Virtus Segafredo che ha conquistato la promozione in Serie A. Cresciuto da Beppe Barbara e Marco Gandini, resta tre stagioni a CasalP, fino alla chiamata di Imola in LegaDue, nel 2006, dove trova come coach Nando Gentile. Un anno da 12.8 punti di media e diverse opzioni possibili a fine stagione: Pietro sceglie l’Olimpia Milano, dove rimane fino a metà della stagione 2007-2008, debuttando anche in Eurolega, per poi prendere (in prestito) la strada della Lottomatica Roma, con cui disputa la finale scudetto. Nel 2008-2009 passa alla Angelico Biella, e al termine dell’annata vince il premio Reverberi come miglior giocatore italiano. In particolare nella stagione successiva fa un cambio di ritmo evidente, chiudendo l’annata con 16.8 punti di media in 30 minuti-gara, tirando col 49.8% da due e il 39.3% da tre, e giocando anche in EuroCup alla media di 14.4 punti e 4.6 rimbalzi a gara. Di qui la chiamata del Montepaschi Siena, nella stagione 2010-2011: in due anni arrivano due titoli italiani, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Nel 2012 passa a Cantù, viaggiando in Eurolega alla media di 15 punti per gara (e in campionato appena uno di meno), e arrivando alla semifinale dei playoff. Nell'estate 2014 si trasferisce prima in Turchia, ad Istanbul, per giocare nel Galatasaray, quindi in Spagna dove indossa la canotta dell'Estudiantes Madrid. Torna in Italia per giocare i playoff con i colori della Reyer Venezia, che esce di scena in semifinale contro la Grissin Bon Reggio Emilia, squadra che nell’estate successiva mette il giocatore sotto contratto, e con la quale giocherà fino al termine dell’ultimo campionato di Serie A, stagione 2016-2017, conclusa alla media di 15.9 punti in 28.8 minuti giocati a partita, con 3.4 rimbalzi e 2.8 assist. Con Reggio vince la Supercoppa italiana 2015.
In Nazionale arriva alla fine del 2010, convocato nell’Under 20 per gli Europei in Slovenia, e nell’estate 2012 approda alla Nazionale maggiore per le qualificazioni all’Europeo di Slovenia 2013. Nel 2016 ha fatto parte del team azzurro di Ettore Messina, disputando a Torino il torneo di qualificazione per le Olimpiadi di Rio de Janeiro e raggiungendo la finale con la Croazia.