La Reyer Venezia è nella storia: dopo settantaquattro anni di digiuno, i lagunari tornano sul gradino più alto del podio, battendo con merito una coraggiosa Trento in finale, in sei partite. Il coach livornese, Walter De Raffaele è al settimo cielo ed elogia i suoi giocatori, autori di una stagione eccezionale, tra final four di Champions League e lo Scudetto.
E' incontenibile De Raffaele, non si spreca con gli elogi per la sua fedele truppa, rendendo merito a Trento, in grado di giocarsela a testa altissima con i veneti: "Ancora non realizzo, un emozione grandissima perché abbiamo vinto uno scudetto, credo alla fine per quanto fatto nell’arco dell’anno sicuramente meritato. Non eravamo favoriti, abbiamo condotto una stagione importante sia in Italia sia in Europa, con umiltà e credo che nei playoff siamo stati costanti in tutte le serie. Questa volta sono fortunato, ho vinto la finale scudetto da allenatore dopo averla giocata da atleta. Grandissimo onore a Trento che è stata formidabile avversaria, ma anche a noi che abbiamo giocato una partita mentale fortissima al termine della stagione lunghissima. Forse la vittoria di Avellino ci ha dato la certezza che potevamo raggiungere questo obiettivo. Trento ha dimostrato di essere davvero forte, ha meritato di essere arrivato in finale, ma stasera abbiamo meritato di vincere il titolo, ruotando pochi giocatori e vincendo due volte al PalaTrento. Grazie anche al club, al presidente ed alla proprietà, allo staff tutto per il grande aiuto che ci hanno dato, lavorando sempre benissimo. Grazie anche ai tifosi che tornano a gioire con noi, per qualcosa che rimarrà nella storia. Ci riteniamo fortunati, questa sarà una vittoria che nessuno ci potrà mai levare. Lo dedico a mia moglie ma anche un po’ a me."
Parlano anche il capitano Tomas Ress, al settimo tricolore in carriera e Stefano Tonut, che ringrazia Michael Bramos, autore della tripla della vittoria in Gara-5 che, di fatto, ha girato la Finale Scudetto verso la Piazza di San Marco. Il commento del capitano orogranata: "Sapevo che sarebbe stato difficile, ma siamo un grande gruppo di ragazzi. Abbiamo lottato fino all'ultimo, grande merito è di Trento, una squadra che vincerà prima o poi, un grande club. Ma quest'anno è toccato a noi. Per me quest'ultimo titolo ha un sapore importante, direi che è uno dei più importanti. Oggi bisognava dare tutto, volevo vincere qui e ho fatto di tutto per farlo, sono troppo contento."
Segue a ruota il numero sette, Stefano Tonut: "Una partita tirata come tutte le altre, Trento non ha mollato neanche un secondo fino all'ultimo. che è anche il nostro segreto, la voglia di darci dentro fino in fondo, lottando ogni gara senza mai rubare nulla. Dopo il tiro di Michael abbiamo capito che potevamo farcela".
Ora, De Raffaele deve fare fede alla sua scommessa: il Canal Grande lo attende per il bagno da vincitori.