La Reyer Venezia si porta a una sola vittoria dell'accesso alla Finale Scudetto. Con un successo mai in discussion in una gara dominata per larghi momenti e un vantaggio che ha toccato anche i 19 punti, Venezia ha a disposizione due match points. Venezia domina a rimbalzo e, al contrario di Avellino, ha sempre l'uomo giusto pronto a realizzare un canestro nei rari momenti di difficoltà.
A differenza di quanto mostrato ieri da Milano, Avellino, che paga le troppe palle perse, dopo un incredibile blackout nel secondo quarto (solo 6 punti realizzati), ha uno scatto d'orgoglio tornando a -7 nell'ultimo periodo, ma Ariel Filloy, sempre più uomo decisivo della serie, e Michael Bramos realizzano i punti che chiudono i conti.
Lunedì gara 5 ad Avellino, la Scandone proverà a guadagnarsi un altro viaggio in laguna.
La gara
Quintetti confermati rispetto a gara 4: Haynes, Stone, Bramos, Peric, Batista per De Raffaele; Ragland, Logan, Thomas, Leunen e Fesenko per Sacripanti.
Primo quarto E' di Batista il canestro che apre le ostilità. Stone è incaricato della marcatura di Ragland, e in attacco è Peric a essere subito protagonista con 5 punti di fila (7-5). Avellino cerca con insistenza Fesenko, che segna tanto (3/3) e subisce falli anche se è poco preciso dalla linea (9-10). I biancoverdi provano l'allungo con le prime triple di Logan e Ragland, Venezia rallenta la sua produzione offensiva e una tripla di Leunen porta per la prima volta le due squadre a distanza di due possessi (15-21). L'ingresso di Filloy rivitalizza l'Umana, ma Avellino, pur fallendo gli ultimi due assalti, riesce a chiudere il quarto in vantaggio (19-22).
Secondo quarto Avellino riparte sull'asse Green-Cusin, Venezia con una tripla di Tonut e pareggia con Ress, entrambe le conclusioni su assist di Filloy (24-24). La marcatura di Ejim su Fesenko è più efficace di quella di Batista, e l'Umana in contropiede trova il sorpasso con Tonut (26-24). Logan si sblocca, a differenza di Ragland, ma un positivo Batista tiene Venezia avanti (30-27). Avellino si sfilaccia in attacco, perdendo troppi palloni (11e non riuscendo a trovare punti di riferimento, mentre Venezia continua a macinare punti sull'asse Peric-Batista e arrivando al massimo vantaggio con una tripla di McGee (37-28). Avellino non reagisce dopo l'inevitabile timeout di Sacripanti, Thomas viene prima stoppato da Batista, poi concede un gioco da 3 punti a Ejim (40-28). Gli irpini sbagliano un paio di tiri aperti con Randolph e chiudono un quarto da incubo con soli 6 punti realizzati (42-28).
Terzo quarto La terza tripla di Logan mostra che Avellino non vuole arrendersi, ma Venezia aumenta rapidamente il vantaggio. Prima le triple di Haynes e Peric, poi un paio di perse di Avellino, e l'umana schizza a +19 (50-31). Venezia domina a rimbalzo e ha a disposizione molte più opzioni offensive, Avellino vive solo delle fiammate di Logan e Ragland, e a metà terzo quarto il divario tra le due squadre è ampio (53-37). Avellino ritorna a -11, ma viene sommersa da un altra raffica di Peric (58-42). Avellino rientra inaspettatamente in partita con 8 punti di un sorprendente Zerini, e nonostante un netto dominio di Venezia, gli irpini possono cominciare l'ultimo quarto con delle residue speranze (60-50).
Ultimo quarto Tripla di Green per il -7, poi Avellino stringe le maglie in difesa ma fallisce più volte il tiro per ritornare a due possessi di distacco. A risolvere i problemi di Venezia ci pensa Bramos, con la sua caratteristica tripla (65-53). Avellino continua a combattere e con Green e Ragland arriva a -7 (67-60) con 4:20 da giocare, ma inevitabile arriva il colpo risolutore di Filloy, che con una tripla ricaccia indietro Avellino (70-60). La Scandone gioca le ultime carte con Ragland e Thomas (72-65), ma ci pensa sempre Filloy realizzare il canestro della sicurezza, prima della tripla di Bramos che dà il colpo di grazia ad Avellino.