L'inevitabile reazione dell'Olimpia Milano dopo le prime due sorprendenti sconfitte casalinghe, arriva puntuale. I campioni d'Italia disputano una gara senza sbavature, spegnendo l'entusiasmo di Trento con una difesa asfissiante e colpendola con la precisione di un attacco capace di far girare la palla fino a trovare il tiro più comodo. Sono tanti i protagonisti della vittoria: Pascolo su tutti,  impressionante su entrambi i lati del campo, Hickman con le sue penetrazioni, Cinciarini con una lucida regia, Abass nella ripresa con giocate spettacolari. Trento, dopo il doppio exploit esterno, paga inevitabilmente le ridottissime rotazioni e la pessima serata di Dominique Sutton. Mercoledì gara 4, Milano punta a riappropriarsi del fattore campo. 

La gara

Primo quarto Dopo lo 0 di gara 1, Ricky Hickman realizza il primo canestro dell'incontro. Trento risponde con Craft dopo un paio di attacchi mal costruiti. In una fase con punteggio molto basso e tanti tiri sbagliati, la Dolomiti cerca con continuità Hogue, mentre Milano si affida a Sanders e riesce a restare in contatto soprattutto grazie alle 5 perse nei primi 5 minuti degli avversari (6-7).  L'Olimpia prova a pressare con aggressività i portatori di palla avversari, in attacco prova a giocare nel modo più semplice possibile, e trova il primo allungo con una tripladi Pascolo (6-12 al sesto minuto). Il time out chiamato da Buscaglia non sveglia Trento, che continua a perdere palloni e subisce anche la tripla di Hickman (6-15). L'ingresso di Forray porta un po' di vivacità a Trento, ma Milano fa circolare bene la palla e allunga con una schiacciata di McLean (8-19). L'ala di Brooklyn però si autoelimina dalla contesa con un 3 falli, di cui un tecnico, ma Milano non ne risente e, con una difesa sempre più aggressiva, compensa qualche indecisione di troppo in attacco e chiude il quarto con un vantaggio in doppia cifra (11-21).

Secondo quarto Trento riparte con un canestro di Gomes, Milano risponde con Kalnietis. L'inerzia è nettamente nelle mani di Milano, che col buon lavoro di Macvan e Hickman tocca i +14 (13-27). Trento non riesce a sbloccarsi nel tiro dalla lunga distanza, mentre Milano domina sotto canestro e vola a +15 (16-31). Dal timeout chiamato da Buscaglia emerge il talento di Flaccadori, che realizza 5 punti consecutivi (21-31) obbligando Repesa a chiamare la pausa. Flaccadori si fa valere anche in versione assistman, ma ci pensa Pascolo, con una tripla, a interrompere il parziale di 7-0 di Treento (23-34). Flaccadori infila altri 4 punti, ma Milano ribatte colpo su colpo con un positivo Tarczewski, che però commette il terzo fallo quando mancano 3:35 da giocare (30-38). Più pesante è però il terzo fallo di Hogue, miglior marcatore di Trento con 10 punti,  che priva i padroni di casa della principale bocca di fuoco, Sutton (0/5) e Gomes (2/8)  non finalizzano delle ottime occasioni e, grazie a Sander, Milano va all'intervallo lungo in vantaggio di 10 punti (32-42). 

Terzo quarto La ripresa comincia con una tripla di Shields, a cui risponde il solito Pascolo che dà il via a un parziale di 7-0 che obbliga Buscaglia a un repentino timeout (35-49).Trento ha troppa fretta e non riesce a costruire buoni tiri, sbagliando anche comodi contropiedi, e Milano incrementa il suo vantaggio a 17 punti (37-54) con 17esimo punto di Pascolo. Qualche balbettamento di Sanders regala un attico di gloria a Shields, ma Trento non riesce a dare continuità al suo tentativo di rimonta,  mostrando difficoltà anche ai liberi (8/16).  Milano distribuisce al meglio i tiri, con 13 assist dei suoi 3 play (7 di Cinciarini), non soffre i problemi di falli dei suoi lunghi (pur in difficoltà contro Hogue) e con una tripla di Abass chiude di fatto Gara 3 toccando il massimo vantaggio (45-63) quando manca poco più di un minuto alla fine del quarto. Trento riesce solo a limare qualche punto, chiudendo sul 51-65.

Ultimo quarto Le residue speranze di Trento, alimentate da una tripla di Flaccadori, vengono spente dall'ennesimo errore di uno spaesato Sutton. Milano amministra il risultato senza affanni, ritoccando più volte il massimo vantaggio,  arrivando a +18 (54-72) con Hickman e a +19 (56-75) con Macvan,  a +21 (58-79) con Fontecchio e, a 3 minuti dalla fine, +23 (58-81) ancora con Macvan, e addirittura a + 25 con Kalnietis (59-84). Forray realizza gli ultimi canestri, che non rendono meno pesante la vittoria di Milano.