Alle 20:45 al "Taliercio" va in scena gara-2 tra Venezia ed Avellino. Una sfida che potrà già dir molto sul prosieguo della serie considerando la vittoria degli irpini in gara-1. A causa dell successo in trasferta dalla Sidigas l'Umana è costretta a vincere. Per farlo De Raffaele chiede ai suoi di dimenticare ciò che si è visto Venerdì sera e pensare solamente a come migliorare, ma soprattutto a come punire la difesa biancoverde. Dall'altra parte Sacripanti vuole dimostrare che la prestazione vista in gara-1 non è stata occasionale, ma anzi gli irpini vogliono tornare in Campania sul rassicurante punteggio di 2-0. 

Andando a vedere ciò che è successo in gara-1 si può desumere come Avellino abbia fatto valere la propria maggior organizzazione tattica in entrambe le metà campo. Infatti nonostante Venezia abbia alla fine racimolato un buon 57.1% dal campo, gli irpini sono riusciti comunque a limitare i veneti non permettendo loro di praticare il classico gioco fatto di fisicità e tecnica. L'Umana ha perso la partita in particolar modo nel tiro da tre punti, in quanto la Sidigas ha registrato una percentuale pari al 44%, mentre i padroni di casa si sono fermati ad un mediocre 34.5%. De Raffaele dovrà lavorare proprio su questo aspetto se vorrà aver la meglio su Avellino in gara-2. Non solo perchè il coach veneto deve far fronte anche a delle carenze difensive, palesate dai suoi, che hanno permesso agli irpini di tirare con il 58.8%. 

Analizzando le prestazioni dei singoli giocatori si può notare come la chiave di Avellino sia stata quella di fermare due giocatori imprescindibili per la pallacanestro veneta, ovvero Ejim e Haynes. L'ala nigeriana in 16 minuti di gioco ha totalizzato solamente 6 punti, mentre il play georgiano si è fermato a soli 8 punti. Chi invece si è confermato sulle sue classiche percentuali è Hrvoje Peric, che ha chiuso la sfida con 18 punti. L'ala croata è stata parzialmente supportata da Tonut e McGee, che insieme hanno totalizzato 21 punti, 11 per la guardia italiana, 10 per quella americana. Dall'altra parte invece Avellino ha potuto contare sull'apporto del solito Joe Ragland, 20 punti, ma non solo perchè c'è da registrare la buona prestazione di Levi Randolph, 13 punti per lui.

La Sidigas, nonostante la vittoria, non ha mostrato tutto il suo potenziale, in quanto giocatori come Fesenko, Thomas e Logan hanno un pò deluso le attese, soprattutto nella metà campo offensiva. In vista di gara-2 la Scandone dovrà trovare il modo di mettere in ritmo sia il proprio lungo ucraino che i propri esterni, per poi scavare quel solco che gli permetterebbe di gestire i ritmi della partita a proprio piacimento. Naturalmente non sarà semplice in quanto l'Umana scenderà sul parquet con la voglia di ribaltare l'esito di gara-1 ed evitare così un nuovo upset, ma Avellino vuole trarre forza dal fatto che insieme a Trento è l'unica squadra rimasta imbattuta in questa post-season.

La partita verrà decisa quindi più dall'aspetto mentale e tattico, piuttosto che quello tecnico. Gran parte, se non tutta la pressione è sulle spalle di Venezia, che non può permettersi di sbagliare. L'Umana deve tornare ad essere la squadra ammirata durante la regular season, altrimenti rimontare un 2-0 in terra irpina diventerebbe particolarmente arduo.