Terminata la stagione, è tempo di playoff per la principale lega del basket italiano. Prima del via ufficiale dell'ultima fase, la Redazione basket di Vavel Italia si è riunita attorno alla tavola rotonda e ha decretato il suo quintetto della competizione. In particolare hanno collaborato alla scelta dei cinque giocatori più coach i seguenti autori: Alberto Prestileo, Alessandro Sparacino, Andrea Bugno, Antonello Varallo, Arianna Radice, Francesco Cammuca, Giorgio Giovannini, Marco Sartorello, Raffaele Cautiero, Stefano Fontana ed il sottoscritto Nico Silvestri.
Palma di miglior PG della stagione a Joe Ragland. Il giocatore di Avellino ha trascinato la sua squadra verso il terzo posto in campionato, in una pesante stagione in cui ha disputato anche 15 partite in Champions League, prima dell'eliminazione con Venezia. Le sue statistiche testimoniano la sua efficacia in campo: 17,8 punti (5° del campionato), 3,5 rimbalzi, 5,1 assist (6°) e 1,6 palle rubate (5°) in 27 partite giocate con la maglia della Sidigas. Sicuramente il direttore Alberani e coach Sacripanti faranno di tutto per cercare di trattenerlo in Irpinia, ma le squadre di Eurolega hanno messo gli occhi su di lui e potrebbe essere complicato. Chiudono alle sue spalle, sul podio a parimerito, Luca Vitali (Germani Basket Brescia) e Ronald Moore (The FLEXX Pistoia), entrambi protagonisti della stagione con le loro rispettive squadre.
Nonostante le sole 19 partite giocate in stagione, il premio di miglior SG della stagione va a Krunoslav Simon, che quando ha giocato ha saputo trascinare l'EA7 Armani Milano come nessun altro. Evidente infatti è stato il calo nel finale di stagione, momento nel quale fra i vari infortuni occorsi ai milanesi era assente anche il croato. Le sue statistiche impressionano per via delle percentuali dal campo mantenute. Oltre il 56% da 2 e il 44% da 3, rappresentano al meglio la sua freddezza, per 12,2 punti di media a cui ha abbinato 5,1 rimbalzi e 2,9 assist. Chiude alle sue spalle nella nostra personale classifica Drake Diener, capace di trascinare Capo d'Orlando ai playoff, che precede a sua volta Pietro Aradori, autore di un'ottima stagione a Reggio Emilia (15,7 punti di media, 9° della lega), non ripagata però da grandi risultati. 6° posto finale, che si può ritenere quasi negativo viste le aspettative iniziali.
Al termine di un intenso testa a testa è Dominique Sutton ad appropriarsi dell'award di miglior SF del campionato (o rubare vista la sua predisposizione nel recuperare palloni). Nonostante abbia giocato solo il girone di ritorno con la maglia della Dolomiti Energia Trento, l'americano ha saputo trascinare la squadra fino al quarto posto, raccogliendo 12 vittorie a discapito di sole 3 sconfitte. Il tutto assume ancor maggior valore visti gli infortuni occorsi a Devyn Marble, Filippo Baldi Rossi e Riccardo Moraschini. Sutton nella sua seconda esperienza a Trento ha migliorato sensibilmente le sue percentuali di tiro, fatturando 15,7 punti (10° della lega) con il 60% da 2 e il 44% da 3, mentre nella scorsa stagione aveva tirato con il 47% da 2 e il 24% da 3. Ai punti ha aggiunto anche 6,9 rimbalzi e 1,9 rubate di media (2° solo al compagno Aaron Craft). Al secondo posto chiudono a un solo voto dal giocatore di Trento due giocatori che sono stati maggiormente utilizzati nelle coppe europee rispetto al campionato. Si tratta di Rakim Sanders (EA7 Armani Milano) e Melvin Ejim (Umana Reyer Venezia), entrambi corteggiati da tante big d'Europa e in procinto di trasferirsi a fine stagione.
La miglior PF del campionato è colui che è stato nominato anche MVP dalla lega: Marcus Landry. Il trascinatore di Brescia si è reso protagonista di una stagione eccezionale, nella quale ha chiuso anche al primo posto nella classifica marcatori con 19,6 punti di media. Il suo apporto è stato importante anche nella fase difensiva e buono è stato pure il suo apporto a rimbalzo (4,6 per match). La società da settimane lo corteggia per cercare di trattenerlo in Lombardia e disputare magari una coppa europea (Fiba Europe Cup?) con lui come punto forte della nuova squadra (che sarà simile all'attuale viste le conferme di David Moss e Lee Moore oltre ai possibili rinnovi dei fratelli Vitali e Christian Burns). Pochi voti dietro chiude l'altra sorpresa del campionato Amath M'Baye, giocatore che a Brindisi è letteralmente esploso dopo alcune stagioni nell'anonimato in giro per il mondo. Il suo calo nelle ultime giornate non ha aiutato l'Enel Brindisi a raggiungere i playoff e anche il premio di MVP gli è sfuggito dalle mani. Al terzo posto invece chiude Milan Macvan, giocatore silenzioso ma molto importante per l'Ea7 Armani Milano, che più volte ha affidato a lui i tiri che scottavano.
Lo scettro di miglior C della lega va a Kyrylo Fesenko, centro ucraino della Sidigas Avellino. Lo scorso anno aveva faticato a Cantù, non riuscendo a fornire alla squadra quanto richiesto, ma in questa stagione si è riscattato alla grande dominando praticamente contro qualunque squadra vista la sua stazza. Nelle 24 partite in campo è riuscito a mettere assieme 12 punti (con il 62% dal campo), 7,2 rimbalzi (6° della lega) e 1 stoppata di media. Chiudono il podio JaJuan Johnson, autore di alti e bassi, ma salvatore della MIA Cantù con una stagione di alto livello, e Jarrod Jones, che ha guidato la Consultinvest Pesaro verso la salvezza con le sue prestazioni.
Un quintetto di gran valore a cui abbiniamo a nostro parere il miglior allenatore della stagione Maurizio Buscaglia. Il fautore della continua crescita degli ultimi anni della Dolomiti Energia Trento è soprattutto lui, in grado di motivare la squadra e giocare sempre ad alto livello con il materiale a disposizione. Un premio meritato visto anche che in stagione Trento ha cambiato molto in corsa prima per scelte personali (out Johndre Jefferson e David Lighty, in Dominique Sutton e Devyn Marble) e poi per via degli infortuni (out Devyn Marble e Filippo Baldi Rossi, in Javon Shields). Dopo la prima parte di stagione negativa, grazie ai cambi Trento è riuscita a risalire prepotentemente la classifica raggiungendo un quarto posto che sa ampiamente di Europa (Eurocup?). Alle sue spalle si posizionano Gennaro Di Carlo, capace di condurre Capo d'Orlando fino alla Coppa Italia prima e ai playoff poi, e Walter De Raffaele, che nonostante gli infortuni occorsi a Venezia ha saputo raggiungere il secondo posto e far crescere il livello della squadra.