Torna a vincere, dopo due sconfitte di fila, la Sidigas Avellino di Pino Sacripanti, che davanti al pubblico del PalaDelMauro supera, non senza patemi d'animo, la Mia Cantù di Carlo Recalcati. Irpini che nel primo quarto vanno via in scioltezza, prima di essere ripresi da uno stoico Dowdell e da Johnson. La Sidigas si affida ai suoi uomini migliori, che nei momenti di difficoltà la risollevano, soprattutto dalla distanza: di Logan, e soprattutto Ragland, le conclusioni dal perimetro che valgono la vittoria, sedicesima in stagione, che consente ai campani di continuare a sperare nel terzo posto a fine regular season. 

Sacripanti deve rinunciare a Fesenko per un problema al ginocchio e sceglie Cusin in quintetto al posto dell'ucraino, con Leunen da quattro; Thomas e Logan con Ragland gli esterni. Cournooh, Darden e Dowdell sul perimetro per Recalcati, Calathes e Johnson sotto le plance.  

Partenza lanciata per i padroni di casa, che sfruttano la maggiore fisicità a rimbalzo di Cusin e Leunen, unita alla precisione di Ragland da oltre l'arco (8 personali con due triple) per piazzare il primo allungo sull'11-3. Cantù prova ad alzare i ritmi in attacco, ma raramente trova la via del canestro: di contro, la circolazione di palla avellinese è come al solito efficace e la tripla di Logan costringe Recalcati alla prima sospensione dopo 5'. L'ex tecnico azzurro prova con la zona a mettere un freno all'attacco irpino, ma è in attacco che Johnson e compagni faticano oltremodo a cucire lo strappo creatosi, aggrappandosi alle iniziative di Acker e Cournooh per restare quantomeno a galla nel punteggio (16-7). Le prime rotazioni di Sacripanti non mutano l'inerzia della contesa, anzi, Avellino resta perfetta in difesa (3/16 dal campo per Cantù) ed allunga con Logan e Ragland (4/5 da tre) sul più 16 di fine primo quarto (29-13). 

Avellino alza il piede dall'acceleratore fin troppo presto e gli ospiti provano a scuotersi in avvio di secondo quarto con l'arresto e tiro di Darden e la tripla di Pilepic, che confezionano assieme al canestro di Dowdell il 7-0 di parziale che riporta Cantù sotto di nove lunghezze. I lombardi fanno tuttavia fatica ad arginare lo strapotere fisico avellinese a rimbalzo d'attacco (9-2 il parziale) e non riescono, in un primo momento, a rientrare a contatto con i fuggitivi nonostante un'ottima percentuale al tiro. Dowdell e Parrillo, da tre, riducono il gap fino al -5, mentre Avellino si incaponisce nel tiro dalla distanza con scarsi risultati (1/6). E' ancora Logan, a tre minuti dall'intervallo, a togliere le castagne dal fuoco per gli iripini, che sembrano ritrovare fiducia ed entusiasmo per il finale di frazione, ma vengono puniti ancora dalle triple di Parrillo e Dowdell per il meno due canturino. Di Leunen il canestro del 41-38 della pausa lunga. 

Recalcati riprende dalla zona 3-2 per frenare l'attacco della Sidigas e, nei primi minuti di terzo quarto, sembra riuscire nel suo intento. Due viaggi in lunetta di Johnson avvicinano ulteriormente Cantù, che mette la freccia con Cournooh in penetrazione. Thomas ritrova il filo del discorso dal perimetro, rianimando gli animi apparentemente sopiti degli irpini (46-44). Gli ospiti sono oramai in partita e con Dowdell, autore di cinque punti di fila, rimettono la testa avanti nel punteggio. Sono i due migliori marcatori di Avellino a caricarsi la squadra sulle spalle nel momento peggiore: Logan e Ragland trascinano i campani, che tornano a serrare le fila difensivamente e correre in transizione. Il parziale di 11-2 costringe gli ospiti alla sospensione ed al ritorno alla marcatura a uomo, ma la musica non cambia: ancora due conclusioni mancine di Ragland (25 personali con 7/9 da tre), unite alla difesa, permettono agli irpini di chiudere avanti di 7 alla penultima sirena (65-58). 

La tripla del solito Dowdell prova a rilanciare le ambizioni di rimonta canturine in avvio di ultima frazione, mentre Sacripanti tiene a riposo le sue bocche da fuoco. L'attacco ne risente, permettendo agli ospiti di rientrare con Acker sul -2 (65-63). I canestri di Leunen e Thomas fanno rifiatare i padroni di casa, che tuttavia non riescono a respingere gli assalti di Johnson, autore di due schiacciate di fila. Con pazienza ed un pizzico di mestiere, Avellino trova cinque punti vitali da Logan, la cui tripla rimette cinque lunghezze di margine tra le contendenti. Cantù sporca le sue percentuali da tre, ma resta in vita grazie ad un paio di rimbalzi in attacco. La tripla di Quaglia illude gli ospiti, con Ragland che risponde prontamente dalla parte opposta facendo esplodere il PalaDelMauro con 3 minuti da giocare (79-74). Johnson continua ad imperversare sotto le plance, ma è ancora da tre che Avellino risolve la questione: Leunen allunga, Ragland, con la nona tripla di serata, la chiude definitivamente (85-78). Lo stillicidio di liberi nel finale fissa il punteggio sul 92-86 conclusivo, con il giovane Ballabio che trova fortuna poco prima della sirena.