E’ Venezia la seconda della classe: i veneti fanno l’en plein contro Avellino, battendola per la quarta volta in stagione e stavolta trionfano anche in campionato, con il punteggio di 78-75. Vittoria di importanza vitale per la Reyer, che va a battere una diretta rivale per il secondo posto in classifica, consolidando la propria posizione, con un vantaggio di quattro punti sugli irpini. Sugli scudi, Bramos, con sedici a referto, ben coadiuvato da Filloy, sempre più leader silenzioso della truppa veneta, mentre Logan e Rangland tengono in piedi la Scandone con trentasei punti in due.

L’approccio di Venezia è positivo, Haynes e Bramos portano la Reyer sul 10-6 con due triple iniziali, mentre Avellino inizia a carburare poco dopo, restando in scia con i punti di Cusin dal pitturato. Ne nasce una partita equilibratissima, a tre minuti dalla prima sirena, la situazione è in perfetta parità, con i liberi di Zerini, che valgono il 14-14. Venezia va in tilt, perdendo tre palloni consecutivi, con Bramos, Batista e Stone, mentre Logan dall’arco tocca solo la retina, portando Avellino sul +3. Vantaggio che dura pochissimo, vista la rapida reazione della Reyer, che risponde con un secco 10-0, su firma di Batista e Tonut, che chiude il quarto con due triple consecutive, terminando il primo quarto sul 24-17.

Nel secondo periodo, Ortner dalla lunetta e un long-two di Tonut permettono all’Umana di allungare sul +9, mentre gli irpini provano a riaprire i conti con una tripla di Randolph. Cusin e Green sprecano il -4: punisce Ress con due stoppate, di cui una su Logan, ed Ejim schiaccia per il +10 a metà parziale. La Scandone non demorde e dimezza lo svantaggio con il controbreak di 5-0, prima di incassare la tripla di Ejim, che vale il 37-29 con due minuti e mezzo da disputare. Julyan Stone fa esplodere il Taliercio con una bella schiacciata su Cusin, dopo aver eluso il raddoppio delle guardie biancoverdi, mentre Bramos chiude il primo tempo, inchiodando sul 45-36 a pochi secondi dalla sirena.

Al ritorno sul parquet, Peric e Bramos dalla linea della carità siglano il +9, ma i compagni non riescono a segnare, mentre gli irpini ritornano a contatto con undici punti del duo Rangland-Logan, con una schiacciata dell’ex Sassari che vale il -1 ospite a metà quarto (48-47). Bramos ridà linfa e ossigeno ai compagni, reinventandosi dunker, ma Green impatta con la tripla del 50 pari, tuttavia Logan si fa sanzionare con un fallo tecnico e la Reyer ne approfitta con cinque punti consecutivi a due minuti e quarantacinque dalla terza sirena. Avellino resiste e recupera con sei punti consecutivi, pareggiando a quota 57 con Rangland a dieci secondi, mentre Filloy riporta i suoi in vantaggio con un coast-to-coast at the buzzer.

Nell’ultimo periodo, Avellino va in vantaggio per la seconda volta dal primo quarto, con Randolph e Zerini, ma Tonut è scatenato e riporta avanti sul +3 con cinque punti consecutivi. Venezia va anche sul +5 con Peric, ma i tre liberi di Logan e Leunen dalla linea della carità permettono gli ospiti di pareggiare a quota 70. Ejim ridà fiato ai suoi con la tripla del +3 a tre minuti, mentre Filloy replica a Leunen con la bomba che porta i veneti a quattro lunghezze di vantaggio. A dieci secondi dalla fine, sul +2, Filloy ubriaca la difesa avellinese e trova Haynes a rimorchio, che riesce a concludere sul ferro e ipoteca la sfida con il +4. Rangland dalla lunetta prova a fare il miracolo, ma Venezia si porta a casa lo scontro diretto e allunga in classifica su Avellino, con il punteggio di 78-75.