Solidità, equilibrio, attributi. La Sidigas Avellino torna al successo tra le mura amiche dopo il doppio passaggio a vuoto patito con Varese prima e Venezia successivamente - in Europa - mettendo nuovamente in bellissima mostra i propri principi cardine di gioco. La squadra di Pino Sacripanti viene a capo di una partita non facile contro la Dinamo Sassari, condotta però in toto dall'inizio alla fine. Sardi asfissiati dalla pressione e dall'intensità difensiva degli irpini, abili nel limitare le bocche da fuoco perimetrali - e non solo - degli ospiti. Aspetto che è piaciuto ovviamente anche ad un visibilmente soddisfatto Pino Sacripanti, che in conferenza stampa ha così analizzato la sfida con la solita lucidità.
“Ci sono molti aspetti positivi in questa partita, allunghiamo su Sassari in classifica con il doppio vantaggio negli scontri diretti e guadagniamo due punti importanti. Abbiamo disputato un’ottima gara sfruttando l’energia di tutti i nostri esterni e dei lunghi. Finalmente, ripartiamo dalla nostra difesa, far segnare solo 65 punti a Sassari è la dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto. Mi dispiace solo che dopo aver commesso qualche errore offensivo, diventiamo troppo soft in difesa, situazione che si è palesata nel secondo quarto. Sono molto contento perché questa vittoria ci aiuta a superare il momento di crisi che stiamo vivendo".
Non solo, il tecnico rimarca anche l'importanza del ritorno in campo, anche se non a pienissimo regime, di Cusin, fondamentale nelle rotazioni sotto canestro della Sidigas: "C'è da sottolineare il rientro di Marco Cusin, pensavamo di farlo giocare contro Brindisi, ma dopo l’allenamento di venerdì abbiamo ritenuto opportuno schierarlo qualche minuto per aiutarlo mentalmente a riprendere fiducia con il gioco". Infine, al crepuscolo dell'intervento, anche un breve aggiornamento sulle condizioni di Joe Ragland, rimasto ancora a riposo - precauzionalmente - per il fastidio alla spalla che continua a tormentarlo: “Dobbiamo arrivare con Joe Ragland ai play-off al 100%, è un grande professionista che pur di giocare lo farebbe sopra al dolore, ma non possiamo forzare la mano. Mancano ancora sette gare vogliamo preservalo finché non recupererà il massimo della forma”.
Chiaramente differente, invece, lo stato d'animo di coach Pasquini, che con una sincera onestà intellettuale ha evidenziato la prestazione di Avellino oltre che premiare, individualmente, il miglior giocatore della gara: "Faccio i complimenti ad Avellino perché a fatto gara di ottimo livello, noi abbiamo provato a sporcare i loro attacchi. La gara si è decisa quando noi, dopo che avevamo recuperato rimbalzo, non siamo riusciti a mettere la testa avanti. Avrebbe cambiato, forse, l'inerzia della sfida". Impeccabile, inoltre, nella fotografia del momento che ha dato il là al break che ha decido la gara, oltre ad individuare la chiave che ha permesso alla Sidigas di superare i suoi: "Abbiamo subito la tripla di Green che è valso il + 4. Giocare contro questa Sidigas è difficile perché devi curare ogni minimo dettaglio. Logan decisivo? Si, ha giocato bene, per carità, ma a vincere la partita è stato Green, che ha fatto gara di intelligenza straordinaria e fatto le giocate più importanti della gara quando loro più ne avevano bisogno".
Infine, uno sguardo anche al futuro, con la Champions League che incombe: "Continuiamo con fiducia a guardare avanti, adesso abbiamo un appuntamento molto importante e vogliamo approcciarlo al meglio. Dobbiamo ricaricare le pile per gara 1 contro Monaco: dovremo dare tutto il nostro impegno per andare avanti nella competizione. Lawal e Bell? Nessun problema fisico, sono rimasti fuori perché non credevo fossero in partita".