La Dinamo Sassari arriva a queste Final Eight di Coppa Italia con il ruolo di parziale favorita, considerando le recenti esperienze. I sardi si sono quasi sempre distinto in questa competizione, vincendola per 2 anni consecutivi (2014 e 2015), battendo in Finale prima Siena e poi Milano, le due big del nostro movimento cestistico nazionale. Nelle altre tre apparizioni invece Sassari è riuscita a racimolare solamente un'eliminazione in Semifinale per mano proprio di Siena e due sconfitte ai quarti di Finale. Per questo la Dinamo è fortemente intenzionata a portarsi a casa questo trofeo.
La conquista della Coppa Italia non sarà affatto semplice per i ragazzi di Pasquini, che però possono sfruttare il momento favorevole dal quale provengono in campionato. Infatti il roster sardo risiede al 4° posto, con un record di 11 vittorie ed 8 sconfitte. Una fiducia che è andata maturando partita dopo partita, dopo un inizio non particolarmente positivo. La squadra di coach Pasquini vuole dimostrare di essersi definitivamente messa alle spalle il periodo di crisi, e questa competizione si presenta come l'occasione giusta per fare il tanto atteso salto di qualità, a livello soprattutto mentale. L'ultimo successo ottenuto contro Cantù può rappresentare un buon viatico per giocare al meglio questa competizione, con la speranza di arrivare fino in fondo e quindi vincerla.
Il percorso della Dinamo in questo torneo inizia dalla sfida con Avellino, che in regular season ha già avuto modo di battere a domicilio i sardi. In quell'occasione Sassari realizzò appena 70 punti, tirando con il 31% dal campo ed il 40.7% da oltre l'arco. Percentuali che, se venissero confermate dagli isolani anche in questa sfida, non alimenterebbero di certo speranze di vittoria per la squadra sassarese. Ecco perchè la Dinamo è chiamata ad eseguire ben altro tipo di prestazione se vorrà andare avanti. Se Sassari riuscisse ad eliminare una contender come la Sidigas, che occupa il 2° posto in campionato, si ritroverebbe poi ad affrontare quasi sicuramente la Reyer Venezia, squadra già affrontata e battuta durante la regular season col punteggio di 84-71. A quel punto in Finale la Dinamo si giocherebbe la conquista del trofeo con una tra Grissin Bon Reggio Emilia ed EA7 Milano.
Pasquini sa benissimo che questa competizione può nascondere molte insidie, sia perchè concentrata in pochi giorni, sia perchè si gioca in sfide secche, ed è per questo che il coach sardo chiederà un grande sforzo ai suoi uomini migliori, ovvero David Bell, Trevor Lacey e Josh Carter, per puntare in maniera decisa alla vittoria del trofeo. L'uomo di riferimento è ovviamente il prodotto di Huntsville, che sta trascinando i suoi tirando con il 48% dal campo ed il 37.1% da oltre l'arco per 9.7 punti di media. Non solo, perchè anche Bell sta dando il suo contributo con 13.1 punti di media, tirando con il 32.3% dal campo ed il 45% dal perimetro. Chi sta rendendo meno è Carter che fino ad ora ha inanellato 7.1 punti di media con il 37.1% dal campo ed il 33.8% da oltre l'arco.
Pasquini però non ha a disposizione solamente queste soluzioni, infatti potrebbe anche pescare dalla panchina giocatori come Stipcevic e Savanovic, i quali possono fare la differenza in qualsiasi momento. Il play sloveno fino ad ora ha contribuito alla causa sarda con 11.3 punti di media e tirando con il 38.9% dal campo ed 40.2% da oltre l'arco. L'ala serba invece sta viaggiando a 11.2 punti di media, con il 47.2% dal campo ed il 36.8% dal perimetro. Statistiche destinate ad essere migliorate, se Sassari vorrà mantenere viva la speranza di passare il turno, arrivare in Finale e vincere. Non solo, perchè ovviamente ci vorrà un contributo maggiore anche dagli altri componenti del roster, che fino ad ora hanno reso sotto le aspettative.
La Dinamo quindi è chiamata a comportarsi da grande squadra quale è, affrontando gli avversari come fatto nell'ultimo mese e mezzo, ovvero con grinta, fame e determinazione. Qualità che sono mancate nel roster sardo fino all'inizio della rimonta in campionato. Infatti Sassari aveva iniziato questa stagione con percentuali non all'altezza (69 punti di media, 45.9% dal campo e 33% da oltre l'arco), poi la svolta che l'ha portata ad inanellare 83.5 punti di media, con il 52.8% dal campo ed il 44.3% da oltre l'arco. Numeri che testimoniano tutta la bontà della squadra. Ora sta a Pasquini plasmarlo alla perfezione per conseguire la terza affermazione nelle ultime quattro edizioni delle Final Eight di Coppa Italia.