Betaland Capo d’Orlando – Enel Brindisi (19-11; 37-37; 63-49) 86 – 82
Prima partita del 2017 al PalaFantozzi e, ora come ora, anche quella più importante della stagione. All’Orlandina Basket serve infatti una vittoria per qualificarsi matematicamente per le Final Eight di Coppa Italia e, per farlo, deve battere l’Enel Brindisi dell’ex Meo Sacchetti. Una partita incredibilmente difficile ed interessante, non soltanto per la posta in palio, ma anche per il valore degli avversari.
Il primo quarto s’infiamma subito al PalaFantozzi: Tepic segna due canestri in apertura che fanno cominciare bene la partita agli uomini di Di Carlo, mentre dall’altra parte sono Carter e Scott a segnare con continuità. Dopo i primi due minuti in cui le squadre rispondono colpo dopo colpo, è Capo a prendere l’iniziativa con un paio di triple di Tepic e Stojanovic. Il 14-6 con il quale si arriva a metà quarto convince così Meo Sacchetti a chiamare il primo time out del match. I suoi provano a scuotersi, segnano un paio di canestri che accorciano le distanze, ma negli ultimi minuti del primo quarto la difesa di Capo nega più volte il fondo della retina agli avversari. I padroni di casa trovano invece altri tre punti con Diener che realizza dalla lunga distanza l’ultimo canestro del primo periodo. I tentativi di Archie sulla sirena non vanno infatti a buon fine e così, dopo i primi dieci minuti, il punteggio recita 19-11.
Nel secondo quarto, il ritmo non accenna a calare. Le due squadre tuttavia non riescono a segnare prima di due minuti, quando finalmente Carter sblocca la situazione. I padroni di casa rispondono con una penetrazione di Laquintana, ma Goss mette a segno due bombe che obbligano Di Carlo al time out. L’uscita dal TO non è però delle migliori, con la palla persa che arriva dalla rimessa dopo il canestro subito. Dopo il buon primo quarto, l’Orlandina si ritrova avanti di appena un punto con il tabellone sul 21-20. Capo però non perde le staffe, anche perché dopo la schiacciata poderosa di Agbelese, lo stesso numero 1 brindisino si becca un tecnico, dal quale Capo trae grande energia. Proprio la giocata di Agbelese è l’ultima che porta a punti gli ospiti nei successivi 2 minuti, duranti i quali l’Orlandina rimette distanza tra sé e i pugliesi. Coach di Carlo pesca il jolly in Perl che segna tre canestri di fila e manda la partita sul 33-26 con 2 minuti e mezzo da giocare. L’Orlandina cerca allora i punti per chiudere il primo tempo, ma gli ospiti sono duri a morire e trovano addirittura il pareggio con i canestri di M’Baye prima e Carter poi. All’intervallo lungo si va così sul 37 pari con grande rammarico per la squadra di Di Carlo che è stata per ampi tratti del match avanti sia nel punteggio che nel gioco, ma non è mai riuscita a fare lo strappo decisivo. Le polveri bagnate di Diener, Stojanovic e Archie, da questo punto di vista, non hanno aiutato, mentre Carter, per i brindisini, è risultato decisivo, arrivando alla doppia cifra già all’intervallo lungo.
Capo comincia alla grande il secondo tempo con il canestro prima allo scadere di Delas, poi con la recuperata dello stesso numero 13 e la tripla di Archie. Il mini parziale viene interrotto da M’Baye che segna anche lui dalla grande distanza. Stojanovic poi si divora due canestri facili e Brindisi rimane a contatto. Archie è però una stufa, mette a segno un'altra tripla e mette definitivamente in partita il PalaFantozzi. L’Orlandina non si ferma e Delas trova altri due punti dalla lunetta su fallo di Goss che gli arbitri assegnano erroneamente a Moore. Il numero 5 brindisino ringrazia e da oltre l’arco riporta i suoi sul 45-44. Capo non si scompone e nonostante il canestro di M’Baye tiene gli avversari a distanza. La seconda metà del quarto è ancora a forti tinte bianco celesti, con la difesa, ancora prima dell’attacco, a tenere avanti la squadra di Di Carlo. Sachetti capisce l’andazzo e con 4 minuti abbondanti sul cronometro chiama time out sul punteggio di 52-46. Nonostante la pausa, la mano di Diener non si raffredda e mette a segno la seconda tripla del suo quarto per il +11 Capo. Il PalaFantozzi è una bolgia e l’esplosione definitiva arriva quando M’Baye vola al ferro, ma non riesce a concludere con la schiacciata. I ritmi adesso si abbassano, Capo d’Orlando è in bonus e ad ogni fischio a favore si ritrova in lunetta. Se nel primo tempo questo era stato un problema, adesso non lo è più. Brindisi accusa il colpo, non segna più, mentre i padroni di casa, spinti da un sempre caldo pubblico, macinano punti su punti, arrivando ad un minuto dalla fine del quarto sul 63-49 e possesso. Nessuna delle due squadre riesce più a segnare e con gli ultimi 10 minuti da giocare il risultato non cambia. Decisive le triple di Archie e Diener, entrati finalmente in partita e la straordinaria capacità di Delas sotto canestro.
Sotto di 14, Brindisi è chiamata ad una grande rimonta che avvia fin dai primissimi minuti dell’ultimo quarto, quando apre un mini parziale di 5 punti. Di Carlo non sente ragioni e chiama subito la sospensione, consapevole di quanta strada ancora ci sia per portare a casa una partita fondamentale. Iannuzzi ferma l’emorragia, segnando due punti tanto importanti quanto difficili. Ma è ancora la difesa ad essere protagonista, con una palla recuperata e tanta attenzione sia sotto canestro che sugli scarichi. Anche Sacchetti si accorge delle difficoltà dei suoi e al pari di quanto fatto dal collega precedentemente chiama il time out. I suoi sembrano recepire il messaggio e rubano due palloni da due handoff giocati male da Capo. I quattro punti in fila di Goss riportano Brindisi sul -7, ma la tripla di Drake Diener rimette 10 lunghezze di distacco tra i padroni di casa e gli ospiti. Con metà quarto da giocare, Brindisi ha la necessità di andare a punti e lo fa con la tripla del solito Carter che vale il 72-63. I pugliesi attuano un pressing a tutto campo che mette in grande difficoltà gli avversari e causa tante palle perse degli uomini di Di Carlo. Irrimediabilmente, il distacco si affievolisce: il 74-68 con il quale cominciano gli ultimi 3 minuti di partita sono il chiaro segnale di un match ancora in equilibrio. Capo continua ad avere enormi difficoltà, anche a segnare e uno ed un solo uomo può sbloccarla: Diener trova una tripla senza senso che fa esplodere un PalaFantozzi impaurito dalle giocate di M’Baye e compagni. Ma Brindisi sembra nettamente più in controllo, mentre Capo continua a perdere sanguinosi palloni. Come se non bastasse, con poco più di un minuto da giocare, Laquintana commette il suo quinto ed ultimo fallo. Sul 79-74, Perl è richiamato in campo e con la grande responsabilità di non far rimpiangere un fin qui eccezionale Laquintana. È un finale incandescente ed estremamente incerto: Capo continua ad avere enormi problemi ad attaccare e a rimettere, mentre Brindisi, nonostante la tanta energia, non riesce a trovare il fondo della retina. Quattro liberi in fila segnati da Tepic e Perl riportano il tabellone sull’83-76 con 50 secondi da giocare. Brindisi va a segno per il -5, ma dopo aver rimesso Diener trova il canestro con un’autentica magia. Gli ospiti non mollano e dalla lunetta segnano i due punti dell’85-80 con 16 secondi scarsi da giocare e palla a Capo d’Orlando. I messinesi riescono a far passare dei secondi preziosi e alla fine, con meno di dieci secondi, ottengono i due liberi con Tepic. Il serbo fa 1/2 e sul rimbalzo difensivo i pugliesi trovano due punti, con la stoppata di Stojanovic considerata irregolare. Con meno di 3 secondi, Capo è avanti di quattro punti e con l’arduo compito di rimettere in gioco la palla. Delas si fa trovare pronto, riceve palla e con grande lucidità la lancia verso il tabellone, chiudendo la partita.
La Betaland Capo d’Orlando vince così 86 – 82 e si qualifica per le Final Eight di Coppa Italia del 16-17-18-19 febbrario. Un risultato straordinario per la squadra messinese che solo 6 mesi fa parlava esclusivamente di obiettivo salvezza. Senza contare che a questa squadra è stato anche tolto Bruno Fitipaldo, miglior giocatore del roster e miglior assistman dell’intero campionato.