Cantù si scava una fossa profonda anche oltre la doppia cifra di svantaggio, ma raddrizzando la difesa riesce nel finale a vincere una gara fondamentale contro Cremona. Una partita condotta quasi sempre in testa dagli ospiti, puniti solo negli ultimi secondi di gara anche per propri demeriti. Per la Red October due punti d'oro.

L'avvio per la squadra di Bolshakov è da film dell'orrore. Attacco sterile e prevedibile, poca costruzione, tiri forzati e palle perse che lanciano i contropiedi di Cremona, brava ad approfittarne per allungare sin da subito. Mian è infuocato nel primo periodo, ma ben presto i falli lo mettono ai margini della gara. Cremona, in ogni caso, non si scompone e continua a trovare il canestro con buona continuità, aiutata dalla difesa rivedibile di Cantù. Il merito dei ragazzi di coach Lepore è però quello di giocare con più intensità e più attenzione rispetto ai padroni di casa. Il primo periodo si chiude sul 26-15 per Cremona che sembra essere più reattiva sulle seconde palle, rimbalzi in attacco su tutti, una vera e propria piaga per la difesa di Cantù, spesso distratta e approssimativa.

Nel secondo quarto la musica non cambia, la difesa di casa continua a faticare, specie quando prova a cambiare sui blocchi portati da Cremona. Più di una volta restano in due di Cantù su un giocatore di Cremona e non è difficile per gli ospiti trovare un uomo libero o comunque creare una situazione di superiorità numerica. Bolshakov continua a ruotare e a pescare dalla sua panchina, ma la situazione all'intervallo lungo vede Cremona in controllo sul 45-33.

Nella ripresa Cantù cerca di abbozzare una specie di rimonta iniziando dalla difesa. Un pizzico di attenzione in più, per poi cercare più fluidità in attacco, anche se la prestazione di Dowdell non aiuta in questo senso. La Red October, però, comincia a rendere un po' più difficile la vita in attacco alla Vanoli che però è brava a sua volta a non scomporsi più di tanto in difesa. I tentativi di rientrare dei padroni di casa vengono quasi tutti ricacciati all'indietro dalla capacità di trovare il canestro dall'altra parte di Cremona e dalla pressione che provoca palle perse anche banali. Il terzo periodo si chiude con gli ospiti ancora avanti di 9 punti sul 58-49.

Nel quarto periodo succede un po' di tutto perchè Cantù continua, possesso dopo possesso, a provare a rosicchiare punti a Cremona, strenua nel suo tentativo di mantenere il vantaggio per una vittoria che sarebbe fondamentale. Il primo vantaggio dei padroni di casa, per dire, arriva solo a 40 secondi dalla sirena con il rimbalzo offensivo di Darden che appoggia per il 70-69. Rimessa per Cremona dopo il time out e clamorosa incomprensione nella difesa canturina, con un cambio di marcatura che non viene eseguito e lascia Harris libero di riportare avanti gli ospiti. Si va dall'altra parte e Dowdell trova in lunetta i due punti che scrivono il pesantissimo 72-71 finale per la Red October Cantù.