La Consultinvest rovina la festa bianconera per il ritorno di Oscar e inguaia la Juve in vista del rush finale F8. La Juve perde l’imbattibiltà casalinga e fa registrare la terza sconfitta nelle ultime 4 gare. Non bastano i 30 di Sosa e 18 di Watt per la Juve, Pesaro è trascinata da un super Jones (24+12) e dai 19 di Thornton, autentico incubo nel pitturato per i padroni di casa.

Bostic a sorpresa è in campo. L’inizio è col contagocce, con Sosa che sbaglia una schiacciata comoda, la bomba di Watt e due recuperi di Putney provano ad accendere il Palamaggiò (9-6), ma l’ingresso di Thornton rimette in gara i biancorossi (15-14). La Juve continua a scherzare col fuoco sbagliando qualche libero di troppo e Pesaro mette la freccia con Fields (16-19). Sosa-Watt confezionano un parziale di 7-0 (23-19), ma i bianconeri non ne vogliono proprio sapere di allungare il vantaggio. Ed Harrow, assieme a Jones, firma l’ennesimo contro break, prima della bomba di Bostic (26-28). Watt si mette definitivamente in gara al termine della seconda frazione, ma Bostic ha una ricaduta del precedente infortunio e per la Juve sono guai (36-36) considerando la giornata no di Czyz e Gaddefors.

Jones e Putney aprono la ripresa mentre Giuri insacca la tripla del 41-38 per poi fallire un comodo canestro da sotto e Fields punisce. Sosa con due bombe e un assist per Putney porta la Juve sul 51-43, ma qui la Juve commette il peccato originale di non chiuderla. Thornton e Jones  riportano la Consultinvest avanti (51/52). Cinciarini pesca un gioco da 4 punti. Sosa e Fields dalla lunetta sono infallibili (62-56).

La volata finale parte con la bomba di Harrow dall’angolo ed assieme a Thornton e Zavackas firmano il pareggio a quota 65. La Juve è solo Sosa-Watt ma i biancorossi restano in gara grazie all’immenso Jones (71-72 a metà periodo). L’attacco bianconero viene messo in difficoltà dalla zona di Bucchi che viene violata solo dalla tripla di Cinciarini, ma Jasaitis si sveglia dall’angolo nel momento topico della gara. E’ questa la svolta, la Juve non ne ha più ed incappa nel primo ko tra le mura amiche del Palamaggiò.