L'anno di transizione è alle porte. Dopo aver raggiunto la semifinale in Eurocup e aver sfiorato la stessa finale per via di un canestro subito negli ultimi secondi, Trento riparte senza Coppe Europee per il masochismo di Petrucci e dell'intera federazione, che hanno privato l'Italia di questa opportunità. Le porte però nelle ultime settimane pare si stiano riaprendo e Trento potrebbe abbracciare la seconda competizione in ordine di importanza d'Europa già a partire dalla prossima stagione.

RINNOVO TOTALE - La squadra ha un volto completamente nuovo. Un cambio quasi totale, dovuto anche al budget da ridurre, in virtù dell'assenza di coppe, e al minore appeal. Dopo anni ha salutato Davide Pascolo, che ha deciso di continuare la sua carriera a Milano. Una decisione difficile ma che permetterà al friulano di calcare i palazzetti d'Eurolega e a crescere professionalmente. Via anche il suo compagno di reparto Chris Wright, che non ha rifiutato la chiamata del Trabzonspor. Via anche gli altri stranieri da Dominique Sutton a Trent Lockett, da Jamarr Sanders (un arrivederci a quando recupererà dal suo infortunio?) a Jared Berggren. La dirigenza ha deciso di ripartire dallo storico coach Buscaglia e dal suo capitano Andres Forray. Insieme a loro saranno ancora presenti il prospetto NBA Diego Flaccadori, che godrà di maggior spazio per mettersi in mostra, e Filippo Baldi Rossi, che ha recuperato dall'infortunio e ha rifiutato le avanches di molte squadre, Torino su tutte.

I NUOVI - Tra le tante faccie nuove però ci sono molti giocatori interessanti, che potrebbero comunque trascinare Trento ad una posizione valida per i playoff. Il leader potrebbe essere Joao Gomes, giocatore ritenuto promessa per NBA, ma che non è mai sbocciato definitivamente vagando per l'Europa. Da non sottovalutare anche gli innesti di Aaron Craft, miglior difensore in D-League, e Dustin Hogue, secondo miglior rimbalzista dell'ultimo campionato greco. Molto bene nell'ultima stagione hanno fatto anche gli altri due americani David Lighty e Johndre Jefferson. Il secondo non avrà nemmeno bisogno di un periodo di adattamento avendo già giocato per parecchi mesi in Italia tra Mantova e Varese.

ASPETTATIVE - Probabilmente la squadra non potrà lottare per impensierire le prime 3-4 squadre del campionato, ma sicuramente cercherà di mettere i bastoni fra le ruote alle big, puntando un piazzamento utile per i playoff. La sfida è sicuramente abbordabile, soprattutto in virtù del fatto che Trento non avrà il doppio impegno settimanale come parecchie altre squadre e per cui potrà centellinare al meglio le forze.

PRESEASON - Nella fase di precampionato Trento ha disputato ben 8 amichevoli, raccogliendo 4 vittorie e 4 sconfitte. Joao Gomes ha disputato solo l'ultima, giocata contro Cantù. Le quattro sconfitte sono arrivate contro 4 squadre tedesche, che probabilmente reciteranno un ruolo da protagoniste nella Bundesliga Bayern Monaco, Brose Bamberg, MHP Riesen Ludwigsburg e Medi Bayreuth. Tre delle quattro vittorie sono invece arrivate con avversarie della prossima serie A1 quali Consultinvest Pesaro, Openjobmetis Varese e Pallacanestro Cantù. L'ultima vittoria è arrivata nella finale terzo posto del Memorial Brusinelli, dove Trento si è imposta sull'Olimpija Ljubljana. La squadra ha saputo dividersi al meglio le responsabilità, infatti ben otto giocatori hanno segnato in media 8 o più punti, mentre 4 addirittura si sono tenuti oltre ai dieci punti di media (miglior marcatore Hogue con 13 punti circa, a seguire Lighty e Flaccadori con 11 circa).

LA SQUADRA

Aaron Craft, 1991, 188 cm, Play Nel curriculum una Final Four NCAA con Ohio State e il titolo in D-League con i Santa Cruz Warriors. Ottimo difensore, buon assistman, tipico play che pensa a far segnare gli altri piuttosto che se stesso. Scorsa stagione tra Ungheria (6.8 punti e 4.2 assist in 12 gare con lo Szolnoki Olajbanyasz) e D-League (13.5 punti, massimo in carriera, e 7.3 assist con i Warriors).

Johndre Jefferson, 1988, 207 cm, Centro Si mette in luce nelle leghe minori (Slovacchia, seconda divisione israeliana, A2 italiana) come ottimo rimbalzista e stoppatore. A febbraio 2015 arriva a Varese, dove non sfigura (11.8 punti, 8.6 rimbalzi). Lo scorso anno, in Turchia, 10.2 punti e 6.2 rimbalzi con la maglia del Konyaspor

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Filippo Baldi Rossi, 1991, 207 cm, Ala/Centro Prodotto del vivaio Virtus, si fa le ossa in A dilettanti a Perugia, prima di approdare nel 2013-14 a Trento. Lo scorso anno, 18 partite con 8.7 punti e 4 rimbalzi prima di un infortunio che a febbraio pone fine alla sua stagione.

Riccardo Moraschini, 1991, 191 cm, Guardia/Ala Altro prodotto Virtus, dopo anni con basso minutaggio in A la scorsa stagione scende in A2, dove a Mantova resta in campo per 27 minuti a partita chiudendo con 10.9 punti con un high di 22 punti

Toto Forray, 1986, 187 cm, Play Un'istituzione a Trento, dove è arrivato alla sesta stagione. Ultimo anno con 55 partite discutate tra Italia ed Europa, con 5.5 punti di media, che diventano 7.4 in Eurocup

Diego Flaccadori, 1996, 193 cm, Guardia In rampa di lancio, può esplodere da un momento all'altro. 5 punti di media la scorsa stagione, impreziosita da qualche buona prestazione in Eurocup

Joao "Betinho" Gomes 1985, 201 cm, Ala Da giovane qualche osservatore lo teneva in considerazione addirittura per l'NBA visto l'ottimo atletismo, ma nel 2007 dopo aver fatto faville nel campionato portoghese non venne scelto al draft. 3 anni nella seconda lega spagnola senza esplodere, il ritorno in patria si tiene su buoni livelli ma senza eccellere. La scorsa stagione, in Liga Endesa, 8.9 punti con Andorra, con ottime medie (60% da 2, 40% da 3) e 15 partite in doppia cifra.

Dustin Hogue 1992, 198 cm, Centro Un fratello line, è soprannomintato "The Hines-like", e sogna di ripetere la carriera europea del centro del CSKA. In Grecia, 12.5 e 8.1 rimbalzi con la maglia dell'AENK Kifissia, club di soli 20 anni di vita che è riuscito a guadagnare la qualificazione in Champions Legague prima di un tracollo finanziario

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David Lighty, 1988, 195 cm, Ala Nel 2011 arrivò da rookie a Cantù, dove non mantenne le aspettative. Si è rifatto in Francia, dove in 4 anni ha vinto 2 titoli, l'ultimo lo scorso anno a Villeurbanne (8.7 punti, ma 20 punti - suo season high - in gara 3 della finale playoff, con i suoi sotto di 2-0 contro Strasburgo). Ha giocato per un anno al college con Craft

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Luca Lechthaler, 1986, 206 cm, Centro Dopo i 4 scudetti con Siena, è alla terza stagione con Trento (una parentesi ad Avellino dopo la prima), dove si è specializzato nel dar fiato al centro titolare. Popo più di 1 un punto e 1 rimbalzo di media lo scorso anno.

Coach: Maurizio Buscaglia, 1969 A Trento dal 2005 (in B2) tranne un paio di stagioni a Mestre e Perugia, e' l'artefice delle fortune dell'Aquila. Nel 2015 è nominato miglior allenatore della Serie A, lo scorso anno miglior coach dell'Eurocup.