L'Orlandina Basket riabbraccia ufficialmente Drake Diener. Il talentuoso giocatore nativo di Pont du Lac è il primo rinforzo per il settore degli esterni, in vista della stagione 2016/2017, dopo l'annuncio dell'ingaggio del playmaker uruguaiano Bruno Fitipaldo. Come ben saprete, si tratta di un ritorno più che gradito per il giocatore che, esattamente nove anni fa iniziava la sua avventura tra le fila della Pierrel Capo d'Orlando, con Meo Sacchetti in panchina e un campionario di talento al suo fianco, con elementi del calibro di Pozzecco, Wallace, Slay e del compianto Rolando Howell. Fu un campionato straordinario per l'Orlandina, che si piazzò tra le prime otto sia a metà stagione, quando vengono selezionate le partecipanti alla Final Eight di coppa Italia, sia a fine campionato, con la prima qualificazione nella storia ai playoff scudetto, interrotti al primo turno dopo un secco 3-0 patito da Avellino. Ma fu un'annata magica anche per Diener, che fece segnare cifre pazzesche: 18.2 punti, 4.2 rimbalzi, 2.4 assist e 2.5 palle rubate in venti partite, dopo le quali arrivò la chiamata irrifiutabile della Mens Sana Siena, divenuta campionessa d'Italia anche grazie a lui.
Una stagione che arrivò dopo cinque annate in cui ci fu, per Diener, la preparazione all'università e il primo assaggio di basket italiano. Per quattro anni, ManDrake fu schierato nella formazione dell'università cattolica De Paul University, con la stagione da senior che fu quella della consacrazione con otlre 14 punti e 3 assist di media. L'anno dell'esordio della guardia di Pont du Lac nel nostro campionato fu il 2006/07, quando il direttore sportivo Vacirca e coach Sacchetti lo chiamarono a Castelletto Ticino in Legadue. Il grande rapporto intessuto dai tre ha portato al trasferimento in blocco a Capo d'Orlando, e il resto è storia.
Poi la cancellazione dal campionato che bloccò il ritorno in Sicilia nell'estate del 2008, e che provocò l'inizio di un vero e proprio giro d'Italia che ha portato Diener a indossare le canotte di Avellino, Teramo, Sassari e Reggio Emilia, collezionando grandi prestazioni e presenze anche in Eurolega ed Eurocup. Fu uno degli artefici della prima storica coppa italia vinta dalla formazione sarda, e dopo l'annata a Reggio Emilia, con tanto di finale scudetto persa proprio contro la Dinamo di coach Sacchetti, si è trasferito in Spagna tra le fila del CAI Zaragoza, quandoo il morbo di Crohn apparso in età universitaria faceva delle sporadiche apparizioni nel corpo di Drake. E ora si riparte da Capo d'Orlando, perchè come recitava lo slogan della scorsa campagna abbonamenti della Betaland, "certi amori non tramontano".