Adesso la pressione è tutta su Milano. E i tifosi dell’Olimpia hanno già fatto registrare il tutto esaurito stasera al Forum di Assago. A Reggio Emilia, la partita sarà trasmessa ancora su un maxischermo al PalaBigi, in barba alle scaramanzie che non hanno “funzionato” quando la squadra di Menetti ha giocato lontano dalle mura amiche in questa post-season. Palla a due alle 20.45.
I padroni di casa sono chiamati a ritrovare alcuni giocatori che sono clamorosamente mancati in terra emiliana, coach Repesa cerca fluidità di gioco e continuità, doti che le Scarpette Rosse non hanno mai dimostrato di avere, sul lungo periodo, nel corso di questi playoff. Ancora una volta fuori Jenkins e Barac dalle rotazioni, ci si aspetta una reazione da chi ha deluso nelle due trasferte, Macvan e Gentile in primis.
Reggio Emilia invece arriverà decisa e determinata alla gara5, caricata dal ritorno a tempo di record di Pietro Aradori, che in gara 4 ha realizzato 15 punti nel solo primo tempo. Gli emiliani, ancora con Veremeenko a referto a spese di Golubovic, sono col vento in poppa e puntano sulla presenza e la tenacia dei due lituani Kaukenas e Lavrinovic e sulla grinta e i nervi del blocco italiano per poter strappare il "servizio" stasera e presentarsi a gara6, tra le mura amiche, con la possibilità di potersi giocare lo scudetto.
Una gara6 che purtroppo verrà disputata regolarmente lunedi sera alle 20.45. Praticamente in contemporanea al debutto della Nazionale di Calcio ad Euro 2016. Un incredibile autogol da parte di chi si dovrebbe occupare di stabilire orari e calendario di questi playoff, che rischiano seriamente di vedere assegnato il tricolore tra l’indifferenza generale dei maggiori media della penisola italiana e di quei tifosi che saranno costretti a scegliere quale dei due eventi sportivi seguire.
Voci di corridoio dicono che la Grissin Bon si sia rifiutata di anticipare la gara alle 18 per paura di non riempire il PalaBigi, ma a quanto pare, senza l’intervento di Sky e Rai (che manco a dirlo trasmettono sia l’Europeo che i playoff di basket), anche la LegaBasket avrebbe totalmente dimenticato il combaciare delle due partite. Una questione molto difficile e delicata e una scelta, quella di Reggio Emilia, discutibilissima, che non fa bene per niente al movimento cestistico italiano, che si va ad unire alla scelta della stessa Reggiana di non disputare le finali casalinghe in un palcoscenico più adatto e degno di tale circostanza (si era parlato di Bologna). Si fa molto, a parole, per aiutare il movimento cestistico a crescere, ma queste decisioni non fanno altro che affossarlo.