Ora o mai più, come direbbero gli americani dall'altra parte dell'Oceano. Gara-7 di una delle due semifinali playoff del campionato di Serie A di basket decreterà chi tra la Grissin Bon Reggio Emilia e la Sidigas Avellino avanzerà alla finalissima, dove ad attendere la vincitrice c'è l'Emporio Armani di Jasmin Repesa che ieri sera ha chiuso la sua serie sbancando per la seconda volta il Taliercio di Venezia. Gara dall'esito tutt'altro che chiuso, anche se i precedenti che vedono il PalaBigi fortino inespugnabile tra campionato e playoff, conferiscono ai reggiani un punto di percentuale in più per il raggiungimento dell'obiettivo finale e di conseguenza anche i favori del pronostico.
Aspetto da non sottovalutare entrando in questa gara-7 decisiva, e che potrebbe dare una ulteriore mano ai padroni di casa allenati da Menetti, sarà la maggiore esperienza dei reggiani a giocare questo tipo di partite dei protagonisti in campo: se Aradori, Kaukenas, Lavrinovic e soci hanno già maturità e spalle forti in partite da dentro-fuori, per gli irpini sarà invece la prima volta che si troveranno davanti a questo scoglio, oltre ad essere per la società il punto più alto della propria storia societaria. Sacripanti cercherà, alla vigilia della palla a due, di trascinare i suoi sfruttando l'entusiasmo della rimonta di gara-6, quando uno strepitoso Ragland nella ripresa ha costretto gli emiliani all'ultimo atto della serie.
Il pericolo scampato nell'ultima gara ed una maggiore leggerezza d'animo per aver già ottenuto un risultato più che positivo, potrebbero essere i punti a favore della Sidigas Avellino, che proverà inoltre a cavalcare quelli che sono i due protagonisti assoluti della serie per gli irpini: Ragland e Nunnally hanno fin qui disputato sei partite di altissimo livello, condizionando spesso il risultato finale per la compagine di Pino Sacripanti. Le soluzioni in uno contro uno scaturite dal pick and roll centrale degli avellinesi, con Cervi rollante verso il canestro, hanno spesso dato oltremodo fastidio alla difesa reggiana, che soltanto in casa con un'aggressività selvaggia e con una diversa lettura difensiva sono riusciti a disinnescare il potenziale offensivo del duo statunitense e del lungo azzurro (leggi qui per ulteriori informazioni).
Le ultime dai campi - La Sidigas dovrebbe scendere in campo al completo, con Acker che è regolarmente arruolabile dopo i problemi familiari degli ultimi giorni e sarà della partita. Diversi invece i problemi in casa Grissin Bon, dove Menetti deve risolvere il dubbio Veeremenko: il lungo ieri si è allenato con i compagni e potrebbe rientrare a sorpresa dall’infortunio di gara 1, ma la buona prestazione di Golubovic in gara-6 ha insinuato un tarlo nella mente del coach reggiano, che valuta la conferma del montenegrino con passaporto serbo; da verificare, inoltre, anche la condizione fisica di Stefano Gentile, rimasto vittima di un infortunio al polpaccio in occasione di gara 6 in Irpinia.
La chiave del match - Inevitabile, al giorno d'oggi, non guardare alle percentuali nel tiro da tre punti come chiave, o una delle tanti, che sposta gli equilibri all'interno di una serie e di una gara stessa, soprattutto in un match così importante. Da una parte Della Valle, Kaukenas e soci hanno già ampiamente dimostrato in casa di avere un feeling particolare con i ferri del PalaBigi, mentre gli irpini hanno avuto non poche difficoltà nel trovare continuità da oltre l'arco in Emilia: Reggio tira dalla lunga distanza con il 32% in casa, Nunnally e soci soltanto con il 28% in trasferta. Sovvertire queste percentuali, sperando inoltre nella presenza fisica e mentale di Cervi e Buva nella contesa per continuare a dominare sotto le plance come negli episodi precedenti, i fattori decisivi per far saltare il banco per gli ospiti, mentre Menetti si affiderà ovviamente al carisma ed alla personalità dei suoi leader, già ampiamente confermata nei tre atti fin qui andati in scena tra le mura amiche.