Una cosa importantissima nella pallacanestro è restare con la testa nella partita per tutti e 40 i minuti di gioco. Lo sa bene il Banco di Sardegna Sassari che oggi, dopo aver ripreso nel terzo quarto una partita che voleva andare via ed averla fatta propria raggiungendo anche 8/9 punti di vantaggio, per un’errore di superficialità nell'ultimo minuto perde l'accesso alle semifinali di Coppa Italia. Chapeau, invece, difronte alla Vanoli Cremona, brava a non abbandonare mai il match e a crederci fino in fondo.
La partenza di Sassari fa subito paura a Cremona: 8-0 il parziale degli isolani che costringono Pancotto a richiamare i suoi in panchina e a riordinare le idee. La reazione cremonese c'è soprattutto grazie a Washington (9 punti nel quarto), solito trascinatore dei bianco-celesti: a poco meno di 3' dalla fine del quarto, infatti, arriva anche il primo vantaggio sul 15-14. Si va alla prima pausa, così, con una situazione di sostanziale equilibrio: solo 3 di 3 punti (23-20) il vantaggio della Dinamo. L'equilibrio regna sovrano anche in apertura di secondo periodo quando dopo 6' il parziale è di 4 pari (24-27). La fase di stallo offensiva viene interrotta dalla Vanoli che allunga con un mini-break di di 5-0 (29-27). Gli ultimi arrivati in casa Sassari, Mitchell, Kadji e Akognon influiscono poco sul rendimento della squadra: solo 6 punti in tre all'intervallo con 2/10 dal campo. Washington firma il massimo vantaggio di Cremona alla sosta lunga con un'altra tripla (4/4 all'intervallo) che porta il risultato sul 34-29.
Parte bene la Vanoli nella ripresa ma dopo aver raggiunto il +8 ha una leggera flessione che permette al Banco di Sardegna di rientrare a -3 (39-36) a 6'30'' dalla fine del periodo. Il conseguente time-out di Pancotto e oro che cola per la squadra oggi in bianco: arriva un altro contro parziale che porta al 45-36. Logan, però, non ci sta e tiene i suoi a galla con 11 punti consecutivi che portano la Dinamo in parità (47-47) a 3' dalla fine del quarto. In questo modo Sassari finisce con la testa avanti all'ultima sosta (49-56) nonostante abbia rischiato di abbandonare la gara stando sotto anche di 9 lunghezze: ottima la reazione della brigata di Calvani guidata da David Logan e, nel finale, anche da un ritrovato Mitchell.
La forbice che divide le squadre non riesce a ristringersi nei primi minuti dell'ultimo quarto: a 5' dal termine sono ancora 8(57-65) le lunghezze di vantaggio della Dinamo. Cremona non riesce a richiudere il gap anche perché in questo quarto gioca poco di squadra; si affida essenzialmente ad iniziative personali che difficilmente vanno a buon fine. Tuttavia a 3' dalla fine c'è un lampo firmato Elston Turner che con un 2/2 consecutivo da tre riapre una gara che sembrava indirizzata sui binari sassaresi: sono solo 3 i punti che dividono le squadre ora (66-69). L'ennesima svolta della partita quando a 45" quando Mian sigla il -1 (70-71) con la sua prima tripla di serata. Ma come al solito è Logan (29 punti e 10 falli subiti alla fine) ad azzannare la giugulare della partita e dalla lunetta sigla il 71-75 a 14" e dà, con due possessi di vantaggio, l'illusione di vincere alla sua squadra. McGee prima e Cazzolato poi, però, fanno un autentico miracolo e con due triple consecutive mandano la partita all'overtime (77-77).
Psicologicamente è difficile per Sassari rientrare in una gara che sembrava già vinta ma ora è da conquistare nuovamente: il 9-0 cremonese in apertura di supplementare è emblematico da questo punto di vista. L'emorragia non è facile da fermare e così la gara si incanala verso Cremona che con merito, e anche un po' di fortuna, stacca un pass per le semifinali con il risultato di 97-89.