Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Odio e amo. Per quale motivo io lo faccia, forse ti chiederai. Non lo so, ma sento che accade, e mi tormento.
Ci siamo voluti ispirare ad un verso celebre del poeta latino Catullo. Il contrasto di sentimenti che l'amore provoca ("Ti odio e, contemporaneamente, ti amo") può racchiudere la storia di Alessandro Gentile: amato e odiato allo stesso tempo. Un rancore non giustificato verso il giocatore italiano più forte che milita nel nostro campionato.
Il capitano biancorosso, sabato scorso, nella vittoria sofferta contro Trento, si è infortunato nuovamente: la risonanza magnetica effettuata domenica ha evidenziato una lesione del bicipite femorale sinistro. Gentile verrà rivalutato nei prossimi giorni dallo staff medico, ma se la diagnosi dovesse essere confermata, dovrà stare sei settimane lontano dal parquet. E' il terzo infortunio muscolare in questa stagione per lui.
All'uscita del campo è successo un fatto davvero spiacevole: il numero 5 biancorosso è stato attaccato e insultato da un tifoso mentre lasciava il parquet infortunato. Il capitano milanese si è sfogato la sera stessa con un lungo post sul suo profilo Instagram: "Gli infortuni fanno parte del gioco. Purtroppo è un momento decisamente sfortunato. Ma pazienza. La cosa più triste è uscire dal campo infortunato e sentire parole offensive nei propri confronti, la cosa più triste è vedere e leggere di gente gioire per un infortunio di un giocatore. Chiunque esso sia". Che continua così: "Gentile però è un duro, non molla e promette di tornare più "antipatico ed egoista": "Io sarò a bordo campo a fare il tifo per i miei compagni in ogni caso e purtroppo la mia "faccia", il mio "egoismo", il mio "atteggiamento" torneranno presto in campo. I conti si fanno alla fine, sempre e comunque. Grazie a tutti quelli che mi hanno dimostrato supporto in questo momento difficile e grazie anche a chi sta gioiendo in questo momento. Ci rivedremo presto più ANTIPATICO ed EGOISTA che mai". Una domanda sorge spontanea: come si può esultare per un infortunio?
Sulle doti tecniche non c'è da commentare: Alessandro è un campione, uno che mette l'anima in campo e probabilmente senza uguali tra i giocatori italiani del nostro campionato. Siamo quasi certi che sarà il prossimo azzurro a sbarcare oltre oceano. Forse sono proprio il suo talento e il suo coraggio a renderlo antipatico a tanti. Ha l'arroganza e la competitivitá del campione di razza. Chi lo ha insultato, magari è lo stesso che se la prese con Gentile per la gestione dell'ultimo possesso di Italia-Lituania, ma che magari l'anno prima era al Forum a festeggiare lo scudetto insieme al capitano biancorosso. Molti tifosi milanesi sono convinti ancora che senza Gentile l'Olimpia giochi meglio. Sarà vero? Durante il suo secondo infortunio, il resto della squadra, senza il suo leader, ha tirato fuori i "cosidetti" è vero, ma ricordiamo che questo roster è stato costruito intorno al giovane casertano. Mica una cosa da poco per un giocatore classe 1992. Già, perchè a volte ci si dimentica che Gentile ha solo 23 anni (24 a novembre ndr).
Alessandro Gentile è il giocatore italiano più forte della serie A e siamo sicuri che quando sarà in Nba i tifosi che in questi giorni stanno festeggiando per il suo infortunio saranno i primi a rimpiangerlo.