L'Acqua Vitasnella Cantù inizia il girone di ritorno in maniera eccellente, cioè con una vittoria clamorosa ai danni della Betaland Capo d'Orlando. I nuovi arrivati Ukic e Fesenko iniziano a inserirsi nei meccanismi della formazione brianzola, mentre è apparso evidente, una volta di più, il fatto che i siciliani abbiano un bisogno vitale di interventi sul mercato, sia nella batteria dei piccoli che in quella dei lunghi.
Tessitori parte in quintetto per Cantù e trova i primi due punti della serata, poi Heslip dimostra di avere subito la mano calda dalla distanza e firma due bombe in tre minuti di gioco (10-2). Capo d'Orlando assente ingiustificata in avvio, Oriakhi è il più attivo con un paio di rimbalzi offensivi che concretizzano il canestro di Bowers, ma ancora il folletto canadese spara da fuori e regala il +9 all'Acqua Vitasnella. Debuttano i nuovi arrivati nella seconda parte del quarto, con Fesenko che fa subito sentire il suo peso sotto canestro. Bowers si sveglia e si mette la Betaland sulle spalle, ma un'altra tripla, stavolta di Hodge, respinge il tentativo di rientro degli ospiti (18-10). I siciliani non segnano più, dall'altra parte la saggezza di Ukic rende più agevole per Cantù la chiusura del periodo, che va in archivio sul 22-12. Secondo quarto che inizia con Ukic e Fesenko che provano subito a dettare legge, ma sono Laquintana e Basile a firmare il 5-0 con cui Capo d'Orlando si avvicina. Ancora il playmaker pugliese risponde a Heslip e firma il -6, in una fase di gara in cui la Betaland sembra poter giocare alla pari con i brianzoli, ma i canestri di Wojciechovski e Hodge fanno scappare ancora Cantù. La prima bomba italiana di Nankivil restituisce un po' di vigore a Capo d'Orlando, che però viene ancora punita da un Hodge infallibile e da un Abass che si sblocca per il massimo vantaggio canturino, il 42-25 con cui le squadre tornano negli spogliatoi.
Il più attivo al rientro sul parquet è Oriakhi con quattro punti in fila, e dopo il canestro di Abass arriva la bomba di Stojanovic che vale il -13 Orlandina. A seguire, però, Cantù firma un altro parziale devastante di 11-0 che manda definitivamente al tappeto gli avversari. Hodge continua a essere immarcabile, e anche Ukic e Fesenko iniziano a entrare con sempre maggior fiducia nei giochi offensivi dell'Acqua Vitasnella, che vola sul +25 con la bomba di Abass. Capo d'Orlando è ormai praticamente uscita dal campo, il canestro di Perl è un momento estemporaneo di una serata decisamente pessima per i ragazzi di Di Carlo, che tornano a sedersi in panchina per la fine del terzo periodo sul punteggio di 62-38 in favore dei brianzoli. L'ultimo periodo, necessario solo per definire il risultato, vede ancora Oriakhi attivo e Bowers che torna a segnare, ma ancora con pessime percentuali (finirà con un orribile 4/18). Cantù gestisce le energie, trova le bombe di Heslip e Wojciechovski che valgono il +29, con un Ukic che inizia a mostrare al Pianella le sue doti di assist-man e Abass che rompe il muro dei trenta punti di scarto. Laquintana e Stojanovic provano a rendere leggermente meno amaro lo score per una Betaland ormai travolta ma che evita il trentello di divario rispetto a una Cantù, ora sempre più lanciata grazie anche ai nuovi innesti.
ACQUA VITASNELLA CANTU'-BETALAND CAPO D'ORLANDO 84-56 (22-12; 42-25; 62-38)
CANTU' - Ukic 5, Abass 13, Heslip 16, Zugno, Wojciechovski 6, Cesena, Johnson 8, Tessitori 6, Fesenko 12, Hodge 18.
CAPO D'ORLANDO - Galipò ne, Stojanovic 10, Ihring ne, Basile 3, Ilievski 1, Laquintana 10, Perl 4, Munastra ne, Albo ne, Bowers 8, Oriakhi 11, Nankivil 9.