L’Orlandina continua a faticare, e lo fa in maniera clamorosa tra le mura amiche. Quarta sconfitta consecutiva al PalaFantozzi per la squadra allenata da coach Griccioli, che non riesce a togliersi una soddisfazione davanti al proprio pubblico dal lunch match disputato contro Reggio Emilia alla terza giornata. I paladini continuano a conoscere la sconfitta, con in mezzo la bella vittoria in extremis sul parquet di Torino, e il ko interno contro la solida Enel Brindisi complica ulteriormente i piani di salvezza tranquilla per i biancoblu, i quali rischiano ora di venire risucchiati verso la parte bassa del plotone.

I primi dieci minuti di gioco sono vissuti sul filo dell’equilibrio da parte di entrambe le squadre, senza che nessuna riesca a portarsi sopra il singolo possesso di vantaggio. Il primo tentativo di allargare la forbice è di Brindisi col parziale 5-0 firmato da Cournooh e Kadji, subito rimontato dal 4-0 casalingo interamente a firma Bowers. Perl risponde alla reazione della squadra di Bucchi, tornata al comando ancora con l'ex Dinamo, e l’Orlandina trova il massimo vantaggio sul +3 grazie ai liberi di Laquintana. Ancora una volta, però, l’Enel mette la freccia. Ancora Kadji da sotto e Banks dalla media firmano il nuovo sorpasso, Ilievski e Oriakhi permettono alla Betaland di chiudere il primo quarto sopra di uno. Vantaggio minimo che dura poco, il tempo di concedere spazio a Milosevic per il sorpasso. Anche in questo caso le distanze restano sull’ordine del singolo possesso, con l’Orlandina che a metà quarto riesce a riportarsi in avanti con quattro punti di Metreveli. Le triple di Zerini e Banks permettono a Brindisi di alzare per la prima volta l’asticella sul +4 e, nonostante la tripla di Jasaitis dall’altro lato, fuggono sul +9 con Gagic e Cardillo. È Jasaitis, ancora una volta, ad andare a segno per il 37-44 della seconda sirena.

Perl prova a guidare l’arrembaggio dell’Orlandina nella ripresa, ma Kadji trova subito la tripla del +8 brindisino. A questo punto, Griccioli si affida al gioco interno, e trova in Oriakhi un’ottima opzione a cui rivolgersi: cinque punti in fila del centro americano riportano i padroni di casa ad un solo possesso di distacco, poi Jasaitis riduce le distanze ad un unico punto. Sul 46-47, però, Capo non va mai al tiro, perdendo anche un pallone fondamentale con Ilievski. Dall’altro lato, Gagic non sbaglia dalla lunetta e Banks completa l’opera per il parziale 6-0 di Brindisi. È di nuovo +7, che ben presto diventa +10 con la tripla di Cournooh. Gli ospiti fuggono fino al +11 siglato da Kadji dalla lunetta, distacco mitigato solo dalla tripla di Laquintana nel finale. Per tentare la rimonta serve lo Jasaitis trascinatore visto finora e, seppur in ritardo, l’Orlandina lo trova: due triple nell’8-0 di inizio ultimo quarto che permette ai biancazzurri di pareggiare nuovamente i conti, poi il gioco da tre punti di Laquintana vale il nuovo vantaggio dopo il momentaneo 64-66 di Cournooh. Banks dall’arco ristabilisce l’equilibrio, per poi segnare il canestro del controsorpasso. Stavolta l’Orlandina è stordita e si perde Gagic sotto canestro. La lotteria dei tiri liberi, infine, premia Brindisi, che vince 74-77 e condanna la Betaland a una nuova sconfitta al PalaFantozzi.


BETALAND CAPO D’ORLANDO-ENEL BRINDISI 74-77 (21-20, 37-44, 56-64)

ORLANDINA - Laquintana 11, Perl 6, Jasaitis 17, Bowers 10, Oriakhi 14, Galipò ne, Stojanovic 2, Ihring ne, Basile, Ilievski 6, Nicevic 2, Metreveli 6. Allenatore: Griccioli.

BRINDISI - Banks 27, Cournooh 11, Cardillo 4, Gagic 17, Kadji 10, Harris 1, Milosevic 4, De Gennaro ne, Zerini 3, Marzaioli. Allenatore: Bucchi.