L'ultimo appuntamento con la serie A di basket ci aveva regalato circa tre mesi fa un'incredibile gara7 tra Reggio Emilia e Sassari che ha visto i sardi spuntarla negli ultimi secondi, e sembra giusto che siano state proprio queste due squadre a riaprire ufficialmente la stagione del basket italiano sfidandosi nella prima delle due semifinali di Supercoppa. In questa occasione Reggio si è presa una rivincita vincendo la sfida e approdando in finale, dove ha battuto Milano ed ha così conquistato un titolo che è il giusto riconoscimento per quanto di buono è stato fatto nella passata stagione. Analizzando la partenza sprint che Reggio ebbe nella gara7 di cui sopra, abbiamo visto come una delle chiavi siano state le palle perse forzate dalla difesa emiliana, e anche nella finale di Supercoppa contro Milano la difesa della Grissin Bon è riuscita nello stesso risultato: alla fine saranno infatti 24 le palle perse dall'EA7, sicuramente un'enormità, solo in parte spiegabile con il poco tempo trascorso insieme e quindi dalla scarsa conoscenza del gruppo milanese. Ho scelto quattro clip che riassumono bene la solidità della difesa della squadra di coach Menetti, che parte sicuramente dall'ottima base della passata stagione, rispetto alla quale ci sono solamente quattre facce nuove (Stefano Gentile, De Nicolao, Aradori e Veremeenko).

1) Nella prima clip c'è solo da applaudire un possesso difensivo perfetto della Grissin Bon, che non a caso si conclude con un tiro contestato da Lavrinovic e stoppato da Polonara:

L'attacco inizia con un pick&roll laterale e Polonara è pronto ad effettuare il cosidetto show per impedire al palleggiatore di girare l'angolo e sfruttare il blocco.

Il bloccante però non blocca davvero ma effettua il cosiddetto slip the pick, ovvero fa finta di bloccare e si apre subito per ricevere il passaggio. Passaggio che arriva con ottimi tempi, ma la difesa di Reggio Emilia ruota perfettamente, con Lavrinovic sulla palla e Kaukenas che va a prendere l'uomo sotto canestro.

Milano è brava a ribaltare il lato, ma la difesa di Reggio non perde un colpo, e così appena Jenkins riceve ha già Stefano Gentile davanti.

Guardando la posizione del corpo di Stefano Gentile, è evidente che spinga l'avversario verso il fondo perchè sa che lì ci sarà un compagno in aiuto: Jenkins penetra dove vuole la difesa e Polonara è puntuale in aiuto:

Jenkins da quella posizione non ha grandi linee di passaggio, ma riesce comunque a pescare Macvan sotto canestro: guardate però come abbia riempito l'area la difesa di Reggio (concetto di cui abbiamo parlato a proposito dell'Italia): di conseguenza il tiro da sotto è molto difficile, e non a caso arriva la stoppata di Polonara.

2) Nel secondo possesso scelto ritroviamo ancora il concetto di riempire l'area: pick&roll Simon-Lawal ben contenuto bene dalla difesa, che intende togliere al palleggiatore l'opzione del passaggio dentro per l'uomo che ha portato il blocco, e così per un momento abbiamo ben quattro giocatori con almeno un piede in area:

Simon cerca di scaricare la palla in angolo, ma De Nicolao intercetta il passaggio ponendo così fine all'azione dell'Olimpia.

3) Nella terza azione che qui andiamo ad esaminare, la difesa di Reggio Emilia non permette all'attacco di Milano di portare la palla sotto la linea di tiro libero, e lo fa prima con un aiuto molto ben fatto da Veremeenko che per poco non produce una palla persa di Cinciarini..

..poi con un cambio su un pick&roll, con ancora Veremeenko coinvolto:

La palla viene scaricata a Cinciarini che deve giocarsi l'1vs1 contro Gentile, che si posiziona ancora una volta con il corpo per non concedere il centro del campo all'avversario:

Nonostante tutto, Cinciarini con un cambio di direzione riesce ad andare verso il centro del campo, ma Gentile riesce a toccargli il pallone mentre sta iniziando il movimento di tiro e così arriva un'altra palla recuperata dalla difesa. Qui vedete l'azione completa:

4) Nell'ultima clip vediamo di nuovo, in maniera evidente, come la Grissin Bon voglia tenere le penetrazioni avversarie su un quarto di campo. Basta guardare la posizione difensiva di Stefano Gentile appena Simon riceve palla:

Simon va dove vuole la difesa andandosi a chiudere in una strada senza uscita. Il risultato è una palla a due che per la regola del possesso alternato diventa della Grissin Bon, con la partita che di fatto si chiude qui e Reggio Emilia potrà alzare la prima Supercoppa della propria storia.

La squadra allenata da Max Menetti conferma insomma la volontà di fare della difesa il proprio punto di forza, esattamente come l'anno scorso, con la speranza magari che qualche infortunio in meno ed una maggiore conoscenza reciproca possa portarli a quel traguardo che l'anno scorso è sfuggito davvero per un niente.