Reggio Emilia espugna con merito Avellino tirando col 60% da 2 e il 50% (12/24) da oltre l'arco. Con questo successo, la Grissin Bon si porta momentaneamente in testa alla classifica. Gara divertente, decisa dall'esperienza di Ksistof Lavrinovic, infallibile nei momenti cruciali dell'incontro. Gli italiani di Reggio crescono partita dopo partita. Cinciarini non è più una sorpresa, Polonara sembra un veterano, Cervi acquisisce sicurezza, Mussini non ha paura di nulla e Dalla Valle si fa valere sia in attacco che in difesa. Avellino si scioglie sul più bello, finendo stremata (4 giocatori in campo per oltre 30 minuti) e pagando le troppe disattenzioni difensive. Con il ritorno di Drake Diener, in panchina solo per onor di firma (e magari un giocatore meno fumoso al posto di Taylor), Reggio Emilia può davvero puntare in alto.
Primo tempo La fluidità dei due attacchi e qualche amnesia di troppo in fase difensiva producono punteggio alto e sprazzi di spettacolo a cui le prime giornate di questo campionato ci avevano disabituato. Gli italiani di Reggio sono subito in grande spolvero: Polonara, Cinciarini e Mussini sfruttano il lavoro sotto le plance di Lavrinovic per colpire dalla lunga distanza. Nelle file irpine, Banks dà continuità alle manovre di Vitucci finalizzando con precise conclusioni da ogni parte del campo. Una tripla di Lavrinovic produce la prima fuga emiliana (18-26), con Avellino che riesce a rimediare solo parzialmente con Anosike e Hanga, chiudendo il primo quarto sul -6 (22-28). In avvio di ripresa, sale in cattedra l'esperienza dei veterani lituani di Reggio: Lavrinovic e Kaukenas dominano come ai bei tempi, e la squadra di Menetti vola a +9 (24-33). La grinta di capitan Cavaliero e la potenza di Anosike producono la rimonta irpina, che impatta sul 42 pari a 1 minuti dall'intervallo lungo. Negli ultimi 60 secondi, sfida a suon di canestri tra Banks e Harper da una parte, Cinciarini e Cervi dall'altra: il duello si conclude in parità, si va al riposo sul 46-46.
Secondo tempo Avellino parte con più aggressività. Sfruttando i lampi di Hanga, i biancoverdi si portano sul +6 (57-49), ringraziando anche Taylor per le solite forzature, riescono a tenere la testa avanti. Un paio di clamorosi errori di Hanga, però, danno viducia a Reggio Emilia, che col solito Lavrinovic ricuce lo svantaggio (70-67 in chiusura di terzo periodo). L'ultimo quarto si apre con 3 minuti di totale sterilità.A rompere il digiuno, una tripla di Cortese (73-67), a cui risponde immediatamente Cinciarini. Gaines, non ancora il leader che Avellino attende,prova a caricarsi finalmente la squadra sulle spalle, ma l'impresa non va oltre la tripla del 76-72. Con un po' di fortuna, Reggio trova i canestri del sorpasso con i suoi italiani. Cinciarini e Della Valle completano la rimonta, Mussini realizza la tripla del 76-81. Conn l'ultimo sforzo, Avellino impatta sull'81 pari, per poi crollare. Lavrinovic realizza 7 punti in un amen, gli irpini sono a corto di fiato e con le idee annebbiate e alzano bandiera bianca.