Milano conquista lo scudetto numero 26 al termine di una gara 7 ricca di emozioni, degna conclusione di una serie finale incredibile. Alessandro Gentile succede a papà Nando nell'albo d'oro dell'Olimpia, Luca Banchi a Bogdan Tanjevic, che con il 3-1 alla Fortitudo Bologna di Scariolo e Myers, dopo essere arrivati quinti nella regular season, avevano regalato nel 1996 l'ultimo scudetto a Milano Era l'Olimpia, targata Stefanel, di Nando Gentile e Gregor Fucka, di Dejan Bodiroga e Rolando Blackman. Da allora, tante delusioni, con stagioni sconfortanti e infiniti problemi societari. La finale del 2005, sotto la guida di Lino Lardo e persa contro la Fortitudo, rappresenta il primo ritorno ai livelli consueti, ma per una nuova finale bisogna aspettare il 2009. Arrivano i "cappotti" subiti da Sina nel 2009 e 2010, l'1-4 sempre contro la Montepaschi nel 2012 e finalmente, al termine di 7 combattutissime gare, l'agognato scudetto.
Alessandro Gentile trascinatore, Nicolò Melli protagonista sia in attacco che in difesa, Hackett e Moss decisivi nei momenti cruciali dell'incontro. Milano vince giocando da squadra vera, contro un'avversaria mai doma, guidata da un coach che ha dimostrato dopo anni di dimenticatoio tutto il suo valore. Siena mette fine a 7 anni di successi tricolori irripetibili e ora dovrà ripartire dalla periferia del basket che conta.
Il primo attacco è dell'Olimpia, con un aggressivo Nicolò Melli che sigla i primi 2 punti dell'incontro. Siena prova a rispondere con Carter, che sbaglia l'appoggio al tabellone. I pluricampioni d'Italia sprecano anche il secondo possesso, con Ress che spedisce in tribuna un passaggio destinato a Janning. Milano fallisce un paio di triple con Langford e Jerrells, ma Siena dilapida anche il terzo possesso prima di sbloccarsi con Hunter. Si sveglia anche Gentile (6-2), mentre Siena fatica a trovare il canestro (0/2 dalla lunetta di Carter )e limita il passivo solo grazie all'ottima difesa di Ress su Melli, ma. Samuels comincia a farsi sentire sotto le plance e obbliga Crespi a giocare la carta Spencer. Siena fa finalmente canestro con Carter, a cui replica Gentile con una delle sue magie. Le penetrazioni e la difesa di Milano fanno soffrire Siena, che scivola a -10 (12-4) dopo un rimbalzo offensivo di Samuels. L'MPS si ridesta con un 5-0 firmato da un arresto e tiro di Green e una tripla di Haynes (14-9), ma Milano non si lascia impressionare e replica con Langford e una tripla dello scatenato Melli (19-9). L'EA7 conclude il primo quarto con uno 0/2 dalla lunetta di Langford, ma Green fallisce l'ultimo tiro e Milano va al primo riposo in vantaggio di 10 punti.
Il secondo quarto si apre con una serie di errori che tengono inchiodato il punteggio sul 19-9. Siena, in particolare, spreca buone conclusioni con Janning e Carter. Il primo canestro è siglato da Hackett, che realizza da oltre l'arco. L'energia di Nelson e Ortner permette alla Montepaschi di rosicchiare lo svantaggio (22-13), mentre Carter, con 3 liberi, riporta Siena a 2 possessi di svantaggio (22-16). Gentile, dalla lunetta, interrompe il parziale di Siena, prima di lasciare il posto a Langford. Al contrario del suo capitano, Lawal non è preciso dalla lunetta, ma Langford ha lo stesso talento offensivo di Gentile e punisce Siena con un gioco da 3 punti. Gli sforzi di Siena non hanno buon esito, e le distanze si mantengono sulla doppia cifra (29-19 con 5 minuti da giocare nel primo tempo). Dopo 3 errori al tiro, si sblocca Janning, ma Milano ha sempre l'uomo giusto per replicare (questa volta è Cerella). Il punteggio basso caratterizza una fase interlocutoria dell'incontro: Milano conserva 3 possessi di vantaggio, ma l'impressione è che a Siena basti davvero poco per poter riagganciare l'Olimpia. Un canestro ad alto coefficiente di difficoltà di Green, 2 liberi sbagliati di Samuels, e Siena ha la palla del -3. Ress però spreca malamente permettendo a Moss di finalizzare il contropiede. Green è caldo e punisce con una tripla la zona di Banchi. L'ultimo possesso è, naturalmente, di Jerrells, che in penetrazione timbra il 36-29 con cui si va all'ultimo riposo lungo della stagione.
Jerrells inaugura il secondo tempo con la tripla del +10. Siena fa confusione su entrambi i fronti, e dopo un canestro di Gentile, Crespi chiama immediatamente time out. La Montepaschi prova a scuotersi con un gioco da 3 punti di Hunter, a cui si accompagna una tripla di Viggiano (41-35). Milano non fa più canestro e improvvisamente, dopo un canestro di Carter, si ritrova Siena a soli 4 punti di distacco (41-37). L'Olimpia si affida a Langford per ritrovare il canestro, ma soffre terribilmente la stazza di Hunter. Una tripla impossibile di Carter mette paura a tutto il Forum (43-42); lo stesso Carter, dall'angolo, realizza anche la tripla del sorpasso (43-45) chiuedendo un parziale esterno di 16-2. Gentile prova a caricarsi la squadra sulle spalle, ma i suoi 1vs1 non hanno successo e Siena può allungare con una tripla di Janning. Gentile arriva in doppia cifra ma l'urlo più forte è quello di Hunter, che punisce di nuovo Milano con la schiacciata del +5 (45-50). Milano inciampa negli errori dalla lunetta di Lawal e Gentile e Siena vola a +6 con Green (48-54). Langford affretta l'ultimo tiro fallendo una forzata tripla, e l'ultimo intervallo vede ammutoliti gli oltre 12mila tifosi milanesi.
Banchi comincia l'ultimo quarto con Gentile in panchina. Erik Green mortifica ancora la difesa di Milano col canestro del +8, mentre Milano in attacco fa solo confusione senza trovare il canestro nei primi 2 minuti. Banchi rimette naturalmente in campo Gentile, che dalla lunetta sblocca l'Olimpia. Un tiro fortunoso di Viggiano allo scadere dei 24 secondi regala nuovamente il +8 a Siena, ma Milano risponde immediatamente con Lawal e accorcia ulteriormente con Moss (54-58). L'arresto e tiro di Green continua a bruciare la retina, ma un rimbalzo offensivo di Lawal e un recupero di Moss regalano a Milano la palla del pareggio (57-60). Gentile jordaneggia e porta Milano a -1 (59-60), ma Siena non trema e risponde con Haynes. Milano pareggia con una tripla di Jerrells quando mancano meno di 4 minuti alla fine. Si gioca punto a punto, l'adrenalina e la tensione producono in pochi secondi giocate spettacolari ed error; grossolani: Samuels stoppa Janning ma pasticcia sul possesso successivo, Siena spreca un possesso e consente a Melli il tap in del sorpasso (64-62). Milano riesce a respingere 3 assalti di Siena (persa di Haynes durante il terzo attacco) e Hackett in penetrazione sigla il +5 a 90 secondi dalla fine. Siena tenta la sortita finale ma Melli recupera palla. L'Olimpia è vicina allo scudetto e il canestro del successo viene siglato con una tripla da David Moss (70-62). A 32 secondi dal termine Siena riduce con 2 liberi di Green, che però sbaglia il terzo. Siena prova disperatamente il fallo tattico, ma il miracolo non riesce e Gentile suggella la vittoria con una schiacciata. Milano cancella quasi 20 anni di insuccessi e mette fine a 7 anni di dominio di Siena.
Onore alla Montepaschi, onore a Marco Crespi per la straordinaria stagione, ma lo scudetto torna, dopo 18 anni, a Milano. Giorgio Armani può esultare sventolando il tricolore!