Cantù cancella l'eliminazione in Eurocup vincendo con disarmante facilità sul campo di Avellino, che reduce da 3 vittorie consecutive si presentava come un avversario sulla carta ostico. Sul campo non c'è stata mai partita. Gli irpini faticano a costruire un tiro pulito e pagano la cattiva giornata di Ivanov; i brianzoli invece mostrano un gioco fluido, sono precisi dalla lunga distanza e presidiano l'area con Denis Marconato e Marco Cusin (3 stoppate). In più, mentre Avellino ha nulla del nuovo acquisto Je'Kel Foster e pochissimo da Jaka Lakovic, Cantù sfodera uno Stefano Gentile in formato deluxe, che con triple mortifere ed entrate devastanti annichilisce la fragile difesa dei padroni di casa. 
 
Cantù mette subito le cose in chiaro con un 7-0 costruito sulle spalle di un Cusin pimpante. Il centrone della nazionale serve l'assist a Ragland per la prima tripla dell'incontro e schiaccia a canestro dopo aver catturato un rimbalzo in attacco. Avellino si ostina a tentare la conclusione dalla lunga distanza e fallisce le prime 6 conclusioni, di cui 3 sono triple tentate da Ivanov. Vitucci chiama time out e dalla sospensione sembra uscire una squadra diversa. Thomas e Hayes indovinano 2 triple per ribaltare il risultato (12-9). Cantù chiude però il primo quarto con altre 2 triple. La prima è opera di Uter, che mai quest'anno aveva realizzato in campionato da oltre l'arco, la seconda un'invenzione di Gentile allo scadere (17-19). Il secondo quarto si apre con una raffica di Jenkins, che colpisce 2 volte dalla lunga distanza e con un canestro in entrata sigla il +10 (17-27). Avellino prova a imbastire la reazione affidandosi a Thomas, ma Gentile entra in ritmo e con 10 punti consecutivi aumenta il distacco tra le contendenti (24-37). Finalmente si sveglia anche Ivanov, ma Cantù ha una marcia in più e chiude il primo tempo con un'altra tripla, questa volta realizzata da Ragland (30-46).
Gli irpini producono il maggior sforzo in apertura di ripresa, sull'assist Cavaliero - Thomas. Le schiacciate dell'americano riducono il distacco a 8 punti (41-49), ma Avellino non risce ad andare oltre perché Leunen imprime il suo marchio sull'incontro con 3 triple che, di fatto, chiudono i giochi (46-62). Con la panchina corta e la testa già al derby con Caserta di domenica prossima, Avellino scivola mestamente a -20 (55-75) e i tifosi irpini riescono a gioire solo per una stoppata del giovane Morgillo a Gentile e un paio di giocate sotto canestro di Biligha, beniamino del pubblico impiegato sempre col contagocce. 
 
I padroni di casa chiudono con 3/24 da 3 e meno del 60% dalla lunetta, Cantù col 54% (13/24) dalla lunga distanza, ma la differenza tra le due squadre è stata molto più marcata di quanto possano dire le statistiche. Cantù agguanta Brindisi al secondo posto e si lancia all'inseguimento di Milano. Avellino resta in zona playoff e le 3 vittorie precedenti le permettono di non uscire tra i fischi. A Caserta però servirà una prova diversa. 
 
“Abbiamo sempre controllato la gara – dichiara coach Sacripanti in sala stampa - e credo che la nostra sia una vittoria meritata. Siamo rimasti sui nostri principi difensivi per 40 minuti e tutti i giocatori hanno dato un grande apporto nel momento in cui sono stati chiamati in causa. E’ una delle poche partite in cui ho potuto schierare due lunghi contemporaneamente, quindi Uter- Cusin o Marconato con uno dei due, perché la Sidigas, avendo sotto le plance Thomas e Ivanov, si presta a questa soluzione. Penso che questa mossa ci abbia dato degli ottimi risultati”.
 
Sacripanti si sofferma poi sulla prova di Gentile:  "E'stato protagonista di una grande prestazione. L’ho cavalcato fino in fondo tenendolo in campo fino alla fine e Stefano ha davvero avuto un impatto eccezionale. E’ una cosa che ovviamente mi fa enormemente piacere perché il ragazzo, giornata dopo giornata e annata dopo annata, migliora sempre”.