I quarti di finale della Coppa Italia in formato maratona avevano alla vigilia suscitato qualche perplessità per gli orari inconsueti mutuati dalla peggiore recente tradizione calcistica. Il campo però ha lasciato soddisfatti gli appassionati, con partite combattute, emozionanti e, soprattutto, con un'impresa firmata da una squadra, da un allenatore e da un super giocatore contro la strafavorita da tutti i pronostici. Milano è fuori, contro ogni logica, contro ogni previsione. E' fuori perché ha gettato alle ortiche una partita in pugno permettendo a Drake Diener di jordanizzare la gara con canestri pesanti come macigni per il morale sempre fragile dell'Olimpia. Siena si affida ai suoi americani per avere la meglio di Roma priva di una guida in cabina di regia. Brindisi supera Venezia con la miglior prestazione in carriera di Michel Snaer, mentre Reggio Emilia, nonostante le assenze di Brunner e Cinciarini, batte Cantù con la classe e la leadership di White e Kaukenas.
Montepaschi Siena - Acea Roma 76-67 (24-15, 23-22, 11-14, 18-16)
Green 19 (5/8, 2/3, 3/4), Hayes 18 (1/3, 4/8, 4/4), Hunter 10; Hosley 22 (3/9, 2/5, 10/10), Baron 16 (5/5, 2/6), Mbakwe 9
20 assist contro 9. E' tutta in questa statistica la sfida tra Siena e Roma. I campioni d'Italia sfruttano la vena di Erik Green e MarQuez Haynes e i 20 assist di squadra, ben 8 serviti da Nelson Spencer, che in 13 gare disputate in Serie A con la maglia mensanina ne ha smistati in totale 18. Roma, sempre senza un play titolare di ruolo dopo la perdita di Jordan Taylor, chiude con un saldo negativo tra palle perse (12) e assist, con Goss deleterio (3/11, 5 perse) e Moraschini e D'Ercole non incisivi (4 punti e 2 assist in coppia). Siena parte a mille con un parziale di 7-0 con Green autore di 5 punti. Roma si trova subito a inseguire e fa canestro solo con Hosley (10-4). Siena colpisce da fuori anche con Haynes e Carter e vola sul +10 (16-6), allungando il vantaggio quando Haynes trova sottocanestro Othello Hunter. Roma ha un sussulto con Szewczyk, ma i tiratori di Siena sono caldissimi e si iscrivono a referto anche Nelson e Janning, che da oltre l'arco realizza l'ultimo canestro del primo quarto. Dopo aver martellato il canestro romano dalla lunga distanza, Siena inizia il secondo quarto facendo male agli avversari all'interno della loro area. Hunter approfitta del fatto che Mbakwe sia in panchina e fa razzie contro Szewczyk (28-13). Dopo aver subito il bombardamento toscano, Roma prova a reagire con la stessa arma (triple di Baron e Goss per il 33-23). 7 punti consecutivi di Hosley riaprono la gara, ma Siena si affida a Haynes e Green per mantenere il vantaggio in doppia cifra, divario assicurato allo scadere del primo tempo da una stoppata di Ress su Goss. Erick Green si scatena in avvio di ripresa e con Haynes costruisce la nuova fuga mensanina (56-43). Roma reagisce con un nuovo 8-0, ma nel suo momento peggiore Siena riesce a rifiatare aggrappandosi a Hunter (58-51). Roma apre l'ultimo quarto con una tripla di Baron ma pian piano l'attacco di Bucchi comincia a sfaldarsi. Pur senza strafare, Siena amministra il vantaggio con tranquillità e chiude i giochi con una tripla di Haynes che vale il nuovo + 12 (72-60) a 3 minuti dalla fine.
Enel Brindis - Umana Venezia 83-70 (16-20, 28-15, 16-18, 23-17)
Snaer 27 (8/8, 3/6, 2/2), Campbell 17, Dyson 12, James 10; Smith 19, Taylor 18, Crosariol 12
La miglior prestazione in carriera di Michael Snaer spinge Brindisi in semifinale. Venezia, alle prese con mille acciacchi, tiene testa alla capolista della Serie A col duo Smith-Taylor, ma soffre in cabina di regia per le precarie condizioni di Vitali (5 assist ma 6 perse), con Aaron Johnson che è ancora un pesce fuor d'acqua. Venezia aggredisce l'incontro con un parziale di 11-0 che però non annichilisce Brindisi. James e Dyson danno il via alla rimonta, che si concretizza in apertura di secondo quarto con le triple di Snaer e Formenti (24-22). Snaer è immarcabile e nel secondo quarto mette a segno 12 punti senza errori. Markovski ruota uomini in cerca dell'assetto migliore per fermare l'ondata brindisina, ma gli sforzi sono vanificati dal solito Snaer e da una tripla di Campbell che permettono a Brindisi di chiudere il primo tempo sul 44-35. Anche nel terzo quarto Snaer continua a essere un rebus irrisolvibile per la difesa di Venezia, che nonostante gli sforzi di Taylor e Smith non riesce ad andare oltre le 6 lunghezze di svantaggio (58-52). Nell'ultimo quarto, le ultime fiammate di Taylor portano Venezia a 2 possessi di distacco (64-59), ma Brindisi chiude la partita con gli uomini migliori: prima Snaer interrompe la rimonta lagunare, poi Dyson ne abbatte il morale con una schiacciata, infine Campbell scrive i titoli di coda con la tripla del 73-62.
Acqua Vitasnella Cantù - Grissin Bon Reggio Emilia 77-84 (15-24, 18-20, 28-18, 16-22)
Aradori 16, Leunen 13, Ragland e Cusin 11; White 25 (7/8, 3/5, 2/2), Bell 20 + 11 rimbalzi, Kaukenas 17.
Impresa di Reggio Emilia, che senza Brunner e Cinciarini sorprende Cantù, coniugando la classe di White e Bell con la "fame" di Cervi, Pini e Mussini. A fare da "collante", per la squadra di Menetti, la classe senza età di Kaukenas. Reggio si affida subito ai suoi uomini di maggiore esperienza. White realizza 11 punti nel primo quarto; Cantù non riesce a reagire, con Ragland e Jenkins che non entrano in partita. Una tripla di Antonutti porta Reggio sul +12 (27-15), prima della reazione brianzola con Rullo e Uter (27-22). Cantù però non trova il guizzo per raggiungere la parità, e deve subire un nuovo parziale creato da Kaukenas e White che culmina nella tripla del +13 (38-25) realizzsata da Federico Mussini. Bell e White permettono agli emiliani di toccare anche le 14 lunghezze di vantaggio, ma nella ripresa la musica cambia. Aradori, Cusin e Gentile guidano la rimonta, e quando finalmente si sveglia anche Ragland, la partita è riaperta (51-49). Menetti trova punti anche da Pini e Filloy, ma Cantù apre l'ultimo quarto col canestro del sorpasso firmato Aradori (62-63). Il successivo equilibrio è rotto da una tripla di Kaukenas (70-65). Altri 5 punti consecutivi del lituano danno fiato a Reggio Emilia, che a 2 minuti dal termine è avanti di 6 (77-71). Aradori e Ragland trovano il -1, ma White corona la super prestazione con la tripla che taglia le gambe a Cantù e fa volare Reggio in semifinale.
EA7 Emporio Armani Milano - Banco di Sardegna Sassari 80-82 (24-11, 14-19, 28-29, 14-23)
Lawal 20, Langford 16, Gentile 13; D.Diener 24, C.Green 15, M.Green 9
Incredibile harakiri di Milano, che dopo aver condotto per tutto l'incontro cede nel finale sotto i colpi mortiferi di Drake Diener, che gioca 10 minuti (e 3 secondi...) come un invasato. Bucchi sfrutta l'assenza di Gordon, che rende Sassari vulnerabile sotto le plance, e ordina ai suoi di servire Lawal. Il nigeriano sfrutta i tanti mismatch e nel primo quarto mette a segno 10 punti. Con una tripla di Kangur, l'Olimpia tocca il +14 (27-13) a inizio secondo quarto, vantaggio che diventa ancor più pesante grazie a Jerrells (29-13). Il dominio dei padroni di casa e i tanti errori di Drake Diener lasciano presagire una gara a senso unico, preludio della cavalcata trionfale di Milano verso la conquista della Coppa. E invece, l'Olimpia riesce ancora una volta a sorprendere in negativo. Travis Diener e Caleb Green rosicchiano lentamente parte del vantaggio dei padroni di casa. Nel terzo quarto Milano è di nuovo avanti di 11 grazie a una serie di triple realizzate da Kangur (49-38), ma Sassari reagisce con le bombe di capitan Vanuzzo e Marques Green, prima che Drake Diener svesti i panni dell'imbranato e torni a indossare quelli di ManDrake. La guardia realizza un canestro da metà campo sulla sirena del terzo quarto, minando le certezze di Milano e dando fiducia a Sassari. Con un'altra tripla, il più anziano dei cugini Diener porta incredibilmente Sassari a un solo possesso di svantaggio (66-64) e, dopo una palla persa da Hackett, trova anche la bomba del sorpasso. Milano reagisce con Langford, ma Marques Green ha dei conti in sospeso da regolare e trova la bomba del +4 per Sassari (68-72). La partita diventa un botta e risposta. Segnano Moss, Drake Diener, Lawal, prima della quarta tripla di Drake Diener (72-77) che spegne l'entusiasmo dei tifosi di casa. Mancano 2 minuti, c'è tempo per rimontare e Milano ci prova. Tripla di Moss, imitato da Langford (78-79). D.Diener va in lunetta e fa 2/2, non sbaglia nemmeno Langford (80-81), mentre Thomas fa 1/2. Milano ha la palla del pareggio con Hackett, che sbaglia. Ne segue una mischia per la conquista del rimbalzo, col pallone che termina out. Manca una manciata di decimi alla fine. L'instant replay premia Milano, ma sulla rimessa Hackett perde palla. A conquistarla, l'eroe della serata: Drake Diener.