Il livello dei giocatori del campionato italiano non è più quello di qualche anno fa, ma quello degli allenatori è sempre di primissima fascia. Nel momento in cui Siena sembra un instabile castello di carta pronto a crollare al primo alito di vento, Marco Crespi azzecca tutte le mosse, spegne il miglior attacco della Serie A e torna da Sassari con una vittoria che vale il primo posto. Brindisi, in debito di ossigeno, cade sorprendentemente sotto i colpi di Josh Mayo. Avellino si rialza a Bologna, battendo la Virtus sotto gli occhi di Ettore Messina. I punti di Goss e i rimbalzi di Mbakwe mettono in cassaforte le Final Eight di Roma. Varese cade anche contro la sorprendente Caserta: basterà l'ingaggio di Mardy Collins a risollevare la Cimberio? Pistoia ci ha preso gusto e conquista il quarto successo consecutivo tra le mura amiche. La cura Pancotto non ha ancora risolto i mali di Cremona, che perde contro Pesaro (reduce da 9 sconfitte) e precipita all'ultimo posto. Il posticipo di lusso metterà di fronte Cantù e Milano.

Classifica: Siena 18; Sassari e Brindisi 16; Cantù e Roma 14; Milano e Bologna 12; Reggio Emilia, Avellino, Venezia e Caserta 10; Pistoia, Montegranaro e Varese 8; Pesaro e Cremona 4
 
Banco di Sardegna Sassari - Montepaschi Siena 60-62 (14-19, 15-16, 13-6, 18-21)
C.Green 20, Thomas 12, D.Diener 10; Carter 15 (4/7 da 3), Cournooh 10
Dopo la beffa in Eurolega, con il "caso" Hackett, senza Hunter e con tante nubi sul futuro societario, Siena arriva a Sassari, che con una vittoria conquisterebbe la vetta solitaria, e magari tutti si attendono una goleada dei padroni di casa. Invece, Marco Crespi costruisce un capolavoro imbrigliando l'attacco della Dinamo, che segna quasi 30 punti in meno della media stagionale. Le triple di Carter e le giocate di Cournooh negli ultimi 80 secondi fanno il resto. L'italo ghanese, dopo i 21 punti messi a segno contro Roma, è ancora decisivo realizzando 6 degli ultimi 8 punti di Siena e fermando l'ultimo tentativo di rimonta dell'uomo di ghiaccio Diener. Siena torna in testa, e questa volta è una sorpresa.
 
Acea Roma - Grissin Bon Reggio Emilia 72-67 (18-20, 16-20, 13-13, 25-14)
Goss 26 (4/7, 5/9, 3/4), Baron 16, Taylor 12, Mbakwe 2 + 21 rimbalzi; Cinciarini, Kaukenas e Silins 15
Le triple di Goss e i rimbalzi di Mbakwe (probabilmente mai nessuno ha segnato così poco raccogliendo un così alto numero di rimbalzi) regalano a Roma una vittoria preziosissima in ottica Final Eight. La strana coppia è determinante e sopperisce alle cattive prove di Hosley (4/11, 4 perse) e Taylor (2/6, 4 perse). L'assenza di White (influenza) e un Bell sotto i consueti livelli (1/9 al tiro, 3 perse) affossano Reggio Emilia, cui non basta un buon Kaukenas. Pianigiani, nelle vesti di spettatore, avrà gioito 
per la buona prova di Andrea Cinciarini (7 assist).
 
Pasta Reggia Caserta - Cimberio Varese 86-80 (22-24, 19-21, 18-17, 27-18)
Moore 27 (11/16, 1/2, 2/3) + 15 rimbalzi, Hannah 18, Roberts 14; Banks 21, Ere 17, Clark 15
Non smette di stupire la coraggiosa Caserta, che lascia le secche della bassa classifica e sogna le Final Eight. Cameron Moore fa registrare 34 di valutazione, Hannah smette di litigare col canestro e Mordente, come sempre, è decisivo nel finale. Varese si rituffa sul mercato: dopo Banks, dovrebbe arrivare Collins, in uscita da Montegranaro: basterà a raddrizzare una stagione che sembra maledetta?
 
Vanoli Cremona - Victoria Libertas Pesaro 80-82 (14-16, 18-23, 30-24, 18-19)
Jackson 30 (10/12, 2/7, 4/4), Rich e Spralja 19; Turner 21 (7/7, 2/3, 1/1), Johnson 18 (4/5 da 3), Musso 14
La crisi di Cremona non si arresta neanche con Pesaro. La Vuelle pone fine alla serie di sconfitte (9, dopo l'exploit all'esordio contro Avellino) e risucchia la Vanoli sul fondo della classifica. Più volte sotto di oltre 10 punti, Cremona risale grazie a Jackson, ma la guardia fallisce l'ultimo tiro e sul ribaltamento, dopo l'errore di Musso, Anosike agguanta il rimbalzo e realizza il canestro della vittoria. Statistiche paradossali: Ravern Johnson si inventa bomber (mai in doppia cifra nelle prime 3 gare, con 2/13 dalla lunga distanza), Anosike non arriva in doppia cifra nei rimbalzi (come nella vittoria di Avellino, mentre nelle sconfitte ne aveva raccolti minimo 11), il mangiapalloni Turner seleziona i tiri ed è quasi infallibie. 
 
Enel Brindisi - Sutor Montegranaro 76-80 (24-16, 9-15, 24-18, 19-31)
Dyson 22, Todic 12, James 10+11 rimbalzi; Mayo 25 (2/4, 3/5, 12/12 con 11 falli subiti), Cinciarini 17, Sakic 15+13 rimbalzi
La sorpresa di Natale arriva da Brindisi. La Sutor, senza Mardy Collins (la società ha reso noto che l'americano ha chiesto di non giocare per "valutare le offerte alternative per lasciare il Club": voci lo danno prossimo all'approdo a Varese), mette in mostra un Mayo scintillante e infligge il primo stop interno a Brindisi. I pugliesi pagano la giornata no di troppi uomini: all'ormai solitamente deficitario Aminu, questa volta si aggiunge anche Snaer, mentre l'apporto di Lewis e Campbell è al di sotto della sufficienza. Poco sopra il 40% da 2, Brindisi non raggiunge il 30% dalla lunga distanza e perde 16 palloni. Dyson ha difficoltà a mettere in ritmo compagni con le polveri bagnate e prova a mettersi in proprio, ma non basta contro lo scatenato Mayo, imprendibile in penetrazione e infallibile dalla lunetta. Positivi Daniele Cinciarini (4/8 da 3) e Mazzola (10 rimbalzi in meno di 20 minuti). 
 
Granarolo Bologna - Sidigas Avellino 74-78 (18-25, 20-12, 20-22, 16-19)
Hardy 20, Jordan e Ware 12, Walsh 10+11 rimbalzi; Ivanov 25 (5/9, 4/6, 3/6) + 12 rimbalzi, Thomas 22, Lakovic 12
Davanti agli occhi dell'artefice del Grande Slam, Ettore Messina, la Virtus inciampa in una Scandone che finalmente gioca a livelli consoni alle qualità del roster. La coppia di torri Ivanov-Thomas fa malissimo ai padroni di casa, incapaci di porre rimeri all'atipicità dei lunghi avellinesi nonostante Bechi le provi tutte. L'ex Hardy prova a farsi rimpiangere, ma nel concitato finale gli errori di Ware sono determinanti.
 
Giorgio Tesi Group Pistoia - Umana Reyer Venezia 81-62 (21-13, 24-16, 19-23, 17-10)
Gibson e Johnson 23, Daniel 16+20 rimbalzi, Wanamaker 10; Smith 19, Taylor 18, Vitali 11
Coach Moretti ha reso inespugnabile il PalaCarrara: contro Venezia arriva la quarta vittoria interna consecutiva. Daniel domina a rimbalzi, mentre Wanamaker orchestra l'attacco (7 assist) favorendo Johnson, immarcabile e Gibson. Venezia non è mai in partita. Taylor gioca solo il terzo quarto (14 punti con 4/5 da 3) sparacchiando per il resto della gara (2/12 negli altri 3 quarti), Easley viene oscurato da Daniel, Linhart torna l'oggetto misterioso di inizio stagione e il solo Smith non può fare miracoli.