Non mancano le sorprese nel primo turno della serie A 2013-2014. La sconfitta di Milano, per mano della pericolosa Brindisi, evidenzia le solite lacune in regia dell'Olimpia, con Jerrells già sul banco degli imputati. E' invece già in forma Siena, costruita con oculatezza da Crespi, bravo a scegliere giocatori con talento e voglia di emergere abbinandoli alla solidità di elementi più esperti. Applaudite alla vigilia, toppano invece Avellino, Venezia e Reggio Emilia, mentre sorridono Caserta Pesaro. Convince la Virtus del dopo Sabatini: dai proclami sempre disattesi alla sapienza di Arrigoni, la differenza si nota eccome!
 
S.S. Sutor Montegranaro - Acea Roma 75-78 (20-27, 25-16, 12-15, 18-19)
Mayo 21, Sakic 18, Cinciarini 14; Hosley 19, Goss 17
Vittoria al fotofinish per Roma, che nel convulso finale ha la meglio di una combattiva Montegranaro che però sbaglia troppo nel finale. Priva del colpo di mercato, Mardy Collins, Montegranaro si aggrappa alle giocate di Josh Mayo (16 punti nel primo tempo) e alla solidità di Sakic, mentre Roma ringrazia Hosley e Goss. Con Baron fuori ritmo (0/5 da 3), è l'ala con passaporto georgiano a dominare la gara con 19 punti, 7 rimbalzi e 6 assist. Nota di merito anche per Goss, 10 punti nell'ultimo periodo
 
Montepaschi Siena - Vanoli Cremona 97-82 (23-19, 27-24, 25-20, 22-19)
English 22, Carter 18, Nelson 12 + 15 rimbalzi; Rich 25, Spralja 16, Woodside 14
Convincente esordio dei pluricampioni in carica contro un'apprezzabile Cremona. Il talento dei mori di Crespi è scintillante e regala giocate che strappano applausi. English conferma la dimistichezza col canestro segnando in tutti i modi, Carter conferma la pericolisità da ogni angolo, Hunter e Green dicono la loro quando sono chiamati in causa. Inoltre, Nelson conferma la propria utilità in ogni fase del gioco. Se a ottobre Siena è già questa...Cremona resta comunque in gara per 30 minuti, con Rich che si conferma ottimo finalizzatore e Spralja che sorprende con 17 punti in 21 minuti. Positivo anche Woodside, mentre deludono Chase (3 punti) e Jackson (2/11 al tiro). 
 
Enel Brindisi - EA 7 Milano 88-80 (20-15, 17-26, 24-17, 27-22)
Dyson 18, James 17, Todic 14; Langford 29, Moss 19 + 7 rimbalzi
Nuovo coach, nuovi giocatori, solita Olimpia. Milano ha cambiato tanto, ha goduto (come sempre) dei favori dei pronostici, e come sempre trova il modo di deludere le attese. Sul caldo campo dell'interessante Enel, le scarpette rosse cominciano la stagione con una pesante sconfitta senza nessuna attenuante. Jerrells, atteso in cabina di regia, chiude con -3 di valutazione (0/6 al tiro), Gentile "onora" i gradi di capitano facendosi espellere per proteste, Langford e Wallace vengono sanzionati con tecnici per infrazione del nuovo regolamento. La vena realizzativa di Langford e l'ottima prova sui due versanti di Moss sono inutili consolazioni. Piero Bucchi prende la (meritata) rivincita contro Milano sfruttando al meglio il potenziale offensivo dei suoi americani, ma va sottolineato anche l'apporto di Bulleri e Todic. MVP Jerome Dyson, un talento che ha le carte in regola per un campionato da protagonista. 
 
Cimberio Varese - Grissin Bon Reggio Emilia 83-64 (13-20, 20-21, 22-16, 28-7)
Ere 25, Polonara 13, Rush 14; White 12 + 12 rimbalzi, Cinciarini 10
Varese spazza via la delusione per le sconfitte con Oldenburg e Siena annichilendo Reggio Emilia con un finale perfetto. Ebi Ere trascina i suoi nell'ultimo quarto realizzando 14 punti (4/5 da 3), mentre gli ospiti si spengono (3/11 dal campo, 1/4 dalla lunetta). Deluso chi si attendeva una sfida a suon di punti tra Coleman e White: il primo litiga col ferro (3/14), il secondo sparisce nella ripresa (1/4, 0/2 ai liberi). Varese deve lavorare per trovare il miglior Hassell, Reggio Emilia deve interrogarsi sull'utilità di Coby Karl. 
 
Sidigas Avellino - Pesaro 77-80 (21-25, 19-17, 25-18, 12-20)
Hayes 18, Lakovic 12 + 8 assist, Thomas 15 + 7 rimbalzi; Trasolini 18, Turner 18, Musso 16
Colpaccio esterno di Pesaro, che sorprende l'ambiziosa Avellino e festeggia con una vittoria la prima partita giocata dopo 38 anni senza il marchio Scavolini. Avellino ha un potenziale offensivo devastante ma non ha ancora l'amalgama necessario a fare di tanti ottimi giocatori una squadra. Le maglie difensive irpine concedono ampi spazi alla Vuelle, con Amici (9 punti nel primo periodo),l'ottimo Trasolini (18 punti) e il figlio d'arte Turner (18 punti) che approfittano degli svarioni di Thomas e Dragovic e dell'assenza di Ivanov. Avellino sembra comunque prendere in mano la gara nel terzo periodo, quando Thomas e Hayes mostrano numeri impressionanti, ma nell'ultimo quarto Vitucci lascia troppo a lungo Lakovic in panca. L'attacco irpino si blocca, mentre Musso piazza 3 triple che tagliano le gambe ai padroni di casa. Avellino ha 4 volte l'occasione di far sua la partita, ma non sfrutta buoni tiri e alla fine cade recriminando su quelli che Vitucci definisce "errori puerili". 
 
Pasta Reggia Caserta - Umana Reyer Venezia 84-65 (15-12, 30-15, 22-22, 17-16)
Moore 17, Roberts 15, Scott 13; Peric 12, Smith 11
Esordio da urlo per Caserta, che a dispetto delle previsioni annienta con disarmante facilità la quotata Venezia. L'asse Hannah ( 6 assist) - Moore fa male alla difesa lagunare, mentre quella casertana spegne le velleità del deludente Taylor (2/12) e dell'ex Smith (comunque in doppia doppia grazie a 10 rimbalzi). Gara a senso unico, in cui Caserta si dimostra un collettivo e Venezia un cantiere in corso d'opera. 
 
Pallacanestro Cantù - Giorgio Tesi Group Pistoia 87-77 (26-20, 19-20, 22-11, 20-26)
Ragland 25, Jenkins 19, Aradori 1; Wanamaker 20, Gibson 19, Daniel 14
Joe Ragland vince il titolo di MVP della giornata. Il play fa segnare 31 di valutazione, con 7 assist e 6 rimbalzi che accompagnano i 25 punti (con 6/8 dalla lunga distanza). Il Sacripanti bis comincia nel migliore dei modi e fa sorridere i canturini, preoccupati per il futuro societario. Il ritorno in serie A dopo 14 anni è già una festa per Pistoia, che dimostra però la fragilità di un roster dove oltre allo starting five c'è ben poco.
 
Granarolo Bologna - BdS Sassari 98-88 (22-21, 21-28, 33-16, 22-23)
Hardy 24, Walsh 19, Gaddefors 14; D. Diener 20, Sacchetti e Thomas 16
Virtus convincente al cospetto della corazzata Sassari. Il dopo Sabatini comincia nel modo migliore. Bruno Arrigoni ha costruito una squadra solida sotto canestro e talentuosa negli esterni. Sassari è invece ancora in rodaggio, ancora alla ricerca del modo di far convivere Marques Green e Travis Diener. Gara equilibrata nel primo tempo, con la Virtus che trova l'allungo decisivo nel terzo parziale grazie a un Hardy perfetto al tiro. Gli ospiti provano in tutti i modi a recuperare nel quarto periodo, ma Ware e Gaddefors respingono gli ultimi assalti.