Siena si avvicina al settimo tricolore consecutivo. Grazie alla vittoria in gara 4, la Montepaschi ha a disposizione ben 3 match point per proseguire l'impressionante serie di successi nel campionato italiano. Ancora una volta, Roma gioca a testa alta, senza timori reverenziali, restando attaccata a Siena per gran parte della partita e sciogliendosi, di nuovo, nel finale, dove emerge la schiacciante superiorità di Siena alla voce esperienza. La sfida tra Hackett e Datome vive un altro entusiasmante capitolo, con i due azzurri protagonisti e trascinatori delle rispettive squadra. A differenza di Gigi, però, Daniel può contare sull'apporto dei compagni, che a turno portano il proprio mattone utile a costruire la vittoria. Goss invece spara a salve, Taylor non fa meglio, Lawal è un fattore in attacco ma in difesa le sue amnesie sono ai limiti dell'imbarazzante.
Ben 12 giocatori a segno nel primo quarto. Siena tocca rapidamente il + 8 (17-9) grazie allo scatenato Ortner (7 punti), Roma rientra con i punti dei lunghi e di D'Ercole, ma fallisce con Jones l'aggancio e con Goss il sorpasso. Nel secondo quarto si accende il talento di Bobby Brown. Il match winner di gara 3 mette a segno 10 punti con 2 triple, Siena tocca più volte il + 5, ma Roma trova sempre la forza di rientrare grazie alle 4 palle perse di Siena. Allo scadere del primo tempo, Goss dalla lunetta ha nuovamente la possibilità di siglare il sorpasso, ma l'ex varesino fa 1/2 e i primi 20 minuti si chiudono sul 37 pari.
Nel terzo quarto va in scena la sfida nella sfida tra Datome e Hackett. Il capitano di Roma realizza 8 punti (2/3 al tiro, 3/3 dalla lunetta), l'anima della Montepaschi 9 (3/5 al tiro, 3/4 dalla lunetta). Moss riscatta gara 3 con 2 triple, mentre per Roma Lawal fa razzie nell'area senese ma perde la bussola nella propria, permettendo a Ortner e Hackett facili canestri. Intanto il patron di Roma, Toti, è costretto a lasciare le tribune a causa dei soliti impuniti (e a questo punto impunibili) barbari che infestano stadi e palazzetti di tutta Italia.
L'ultimo quarto si apre sul 60-59 per i padroni di casa. Un insolito canestro da 3 di Bailey porta in vantaggio Roma, che resta a contatto fino a 3 minuti dalla fine grazie a qualche invenzione di Taylor. Pur senza scintillare, Siena sfrutta i falli dell'Acea dimostrandosi glaciale dalla lunetta (11/11 nell'ultimo quarto) e tocca il + 5. Datome riporta per l'ultima volta Roma a un tiro di distacco (73-70) ma un plateale fallo di Jones su Hackett viene giustamente sanzionato come un tecnico, che di fatto chiude la partita.
Finisce 81-71, i 5000 del Palaestra intonano la Verbena e pregustano di festeggiare lo scudetto al PalaTiziano.