Dopo la rimonta di Siena, ecco quella di Cantù. Le sconfitte nelle prime due gare contro Roma non hanno abbattuto gli uomini di Trincheri, che nonostante la palese stanchezza hanno inanellato tre vittorie consecutive e ora sono a un passo dalla finale scudetto.
Pietro Aradori apre le ostilità con 2 triple che fanno tremare le convinzioni di Roma. Cantù vola immediatamente sul 10-2, i capitolini però risalgono la china con un inaspettato Bobby Jones, trovando il -2 con Datome (17-19). Taylor e Czyk falliscono i liberi che potrebbero portare l'Acea in vantaggio, e il primo quarto si chiude sul 19 pari.
Nel secondo quarto Roma mette la freccia con una schiacciata di Lawal, che ingaggia un duello personale con Tyus a suon di canestri e stoppate. L'ingresso di Tabu regala linfa a Cantù. che ritorna a + 6 (29-35) con una tripla di Mazzarino. Con Datome seduto per falli, Roma resiste grazie a Goss e Taylor, che siglano 10 punti in due. Ragland è meno preciso del solito ma è proprio dell'ultimo arrivato il canestro che chiude il primo tempo sul 33-38.
La ripresa si apre con una tripla di Leunen. Roma fa fatica a trovare il canestro: con Datome che sbaglia le 5 conclusioni tentate, l'attacco dei capitolini si ferma a 11 punti. Cantù fa solo leggermente meglio. La fatica annebbia le idee e appesantisce i muscoli di entrambe le squadre, tuttavia la Lenovo, pur sbagliando troppo sottocanestro (2/12) trova 3 triple fondamentali, due di Leunen e una di Tabu, e riesce ad allungare sul 44-53.
Nell'ultimo quarto Roma prova a rientrare con le triple di Lorant e Goss, ma non trova nulla dal suo leader Datome. Cantù può invece affidarsi all'esperienza di Mazzarino, distribuisce tiri senza caricare nessuno di eccessive responsabilità e controlla agevolmente le ultime fasi dell'incontro.
Dopo essere stati sotto 2-0, Cantù giocherà in casa il primo match point. La sfida con Siena è già pronta,.