Il tour de force della formula dei playoff costringe Roma e Cantù, all'ottava gara della post season, a una prestazione orgogliosa ma tecnicamente deficitaria. Sfiancata da una stagione infinita, Cantù disputa la 50esima gara del 2012-2013 perdendo progressivamente forze e lucidità. La squadra di coach Trinchieri è costretta ad alzare nuovamente bandiera bianca contro Roma, e come nel turno precedente contro Sassari, ritorna al Pianella sotto di 2-0. Roma invece si aggrappa al totem Lawal, un rebus senza soluzione per i lunghi canturini, che si alternano inutilmente nel tentativo di contrastare il nigeriano. Lo show del numero 31 comincia già nel primo quarto, con schiacciate, stoppate e falli subiti. Lawal conclude i primi 10 minuti di gioco con 7 punti (5/6 ai liberi), sopperendo al cattivo impatto di Datome, che realizza un solo canestro e commette 2 falli. Cantù prova l'allungo spinta da Mazzarino e Aradori, che segnano 15 dei primi 24 punti della Lenovo. Nel secondo quarto gli ospiti volano subuto sul + 9 con un canestro di Scekic, ma nulla possono di fronte allo strapotere fisico e atletico di Lawal, che piazza 3 stoppate e con Taylor riporta Roma in partita. Ragland è però un fattore (10 punti nel quarto) e riesce a siglare un nuovo allungo per Cantù, che grazie a una tripla allo scadere di Aradori può chiudere il primo tempo avanti di 8.
Nella ripresa si avverte da subito che le forze stanno abbandonando Cantù. I brianzoli concedono troppi secondi tiri: 14 rimbalzi, 7 in attacco per Roma, 8 in totale per Cantù, ben 7 tiri in più per i capitolini. Con Datome finalizzatore e Taylor insospettabile rimbalzista offensivo, i capitolini bruciano lentamente ma inesorabilmente il vantaggio dei canturini. Negli ultimi 40 secondi c'è lo show di Czyk, che prima porta in vantaggio Roma con un canestro più fallo, poi sfrutta un assist perfetto di Taylor per l'inchiodata del + 5 che chiude il terzo quarto.
E' il play dell'Indiana, in apertura di ultimo quarto, a siglare il massimo vantaggio per Roma. Taylor però si rende autore anche di alcune forzature che non rendono felice coach Calvani, e grazie al solito Mazzarino e a uno sprazzo di Brooks Cantù è ancora in vantaggio quando mancano 60 secondi alla fine. Taylor si fa perdonare con un assist per Lawal, sul capovolgimento di fronte Ragland sbaglia in penetrazione e Scekic fallisce il tap in provando una schiacciata fuori dalle sue corde. Cantù commette fallo su Taylor, che dalla lunetta fa 1/2. Sulla lotta a rimbalzo, sembra evidente un fallo di Lawal su Scekic, ma gli arbitri fisciano la penalità ai danni di Leunen. Dalla lunetta, Jones realizza fortunosamente il primo libero, sbaglia il secondo, ma i lunghi canturini si lasciano beffare da Lawal, che cattura il quinto rimbalzo offensivo della gara e realizza il canestro che chiude i giochi.
Il Palatiziano, stragremito, può festeggiare, ma i 20 canturini giunti fino a Roma ritornano a Cantù con la convinti che la serie non si concluderà al Pianella.
Goss 12 (5/10, 0/3, 2/3), Jones 5 (1/2, 0/2, 3/4), Tonolli, Gorrieri, D'Ercole (0/1), Datome 16 (3/7, 2/3, 4/5), Bailey 3 (1/1, 2/3 ai liberi), Alviti, Taylor 13 (2/9, 2/4, 3/4), Lawal 18 (6/8 da 2, 6/8 ai liberi, 7 rimbalzi, 4 stoppate), Czyk 6 (2/3, 2/3 ai liberi), Lorant
Abass, Scekic 5 (1/4, 3/4 ai liberi), Smith, Leunen 2 (1/2, 0/2), Mazzarino 16 (2/3, 2/4, 6/6), Brooks 7 (3/6, 1/2), Tyus (0/2), Tabu 2 (1/1), Ragland 14 (5/9, 1/5, 1/1), Aradori 18 (4/9, 2/3, 4/4), Cusin 2 (1/5), Mancinelli 2 (1/2)