San Benedetto, Italia (Challenger 80, Terra): Renzo Olivo b. (3) Alessandro Giannessi 57 76(4) 64
È arrivata la sorpresa nell'atto conclusivo della San Benedetto Tennis Cup. Nella finale erano attori protagonisti Renzo Olivo ed Alessandro Giannessi. L'azzurro vince il primo set, ma nei restanti due deve arrendersi ad un argentino in piena forma. Olivo, con un passato da top100, alza al cielo marchigiano il suo terzo titolo ATP giocando una settimana ad altissimi livelli e dove ha dovuto superare ben quattro padroni di casa: Gianluigi Quinzi, Francesco Forti, Federico Gaio ed Alessandro Giannessi. Ovviamente i tennisti azzurri presenti nel tabellone erano numerosi. Andrea Vavassori continua a mostrare i tanti miglioramenti fatti quest'anno ed approda sino al terzo turno perdendo da Roca Batalla, ma è un risultato che gli garantisce comunque di scalare ulteriormente il ranking ATP avvicinandosi alla top300. Delude, invece, il campione in carica Daniel Elahi Galan Riveros, eliminato al secondo turno dal veterano brasiliano Rogerio Dutra Silva.
Nur-Sultan, Kazakistan (Challenger 110, Cemento): (1) Evgeny Donskoy b. Sebastian Korda 76(5) 36 64
Dodicesimo titolo Challenger per il russo Evgeny Donskoy nella President's Cup. Il sovietico supera nella finalissima il giovanissimo americano Sebastian Korda. Finisce anche il digiuno nel tour minore per Donskoy che durava ormai da due anni. Sul cemento kazako il giocatore russo ha ritrovato sprazzi del suo miglior tennis e la vittoria nella rassegna lo porterà al posto n. 115 del ranking ATP. Torneo meraviglioso per Korda, figlio dell'ex numero 2 del mondo e campione degli Australian Open nel 1998. L'americano era alla sua prima finale a livello Challenger e questo risultato inatteso l'ha accompagnato a ridosso dei 300 al mondo. Lo statunitense classe 2000, grazie a questo risultato, si porterà a ridosso dei primi trecento al mondo. C'erano due giocatori azzurri nel tabellone. Uno era la seconda testa di serie Lorenzo Giustino, eliminato all'esordio proprio da Sebastian Korda. L'altro italiano era il numero 10 del seeding Matteo Viola, il quale si è spinto sino ai quarti di finale prima di cedere anch'egli dal giovane americano.
Amersfoort, Olanda (Challenger 80, Terra): (5) Mats Moraing b. (2) Kimmer Coppejans 62 36 63
Secondo sigillo nel circuito Challenger per Mats Moraing dopo quello ottenuto lo scorso anno in casa a Koblenz. La prima testa di serie era il giovane spagnolo Pedro Martinez Portero, il quale è stato estromesso proprio dal teutonico ai quarti di finale. Il numero 2 del seeding, invece, era Kimmer Coppejans, arresosi all'atto conclusivo del torneo. Seconda finale persa della stagione per il belga dopo quella sulla terra battuta francese di Blois per mano del lusitano Pedro Sousa. Spicca anche la seconda partita vinta a livello Challenger per il numero 1 al mondo Juniores Holger Rune. Il giovane danese scuola Mouratoglou ha vinto all'esordio contro il padrone di casa Brouwer prima di alzare bandiera bianca al tedesco Daniel Masur. Non c'erano giocatori azzurri presenti in tabellone.
Gatineau, Canada (Challenger 80, Cemento): (10) Jason Kubler b. (15) Enzo Couacaud 64 64
Prosegue l'ottimo momento di forma di Jason Kubler dopo esser stato attanagliato dai problemi fisici. L'australiano torna anche a vincere un torneo Challenger un anno dopo Winnipeg. Dopo aver perso una finale la scorsa settimana a Winnetka, questa volta il giocatore di Brisbane ha trionfato nell'atto conclusivo contro Enzo Couacaud riuscendo ad alzare al cielo il suo quinto titolo nel tour minore. La prima testa di serie era il francese Antoine Hoang, uscito subito al secondo turno contro il connazionale Alexis Galarneau. Jason Kubler ora tornerà anche settimana prossima sempre in Canada nel Challenger di Granby.