Torna sul Centrale il campione in carica Djokovic chiamato a continuare ad avvicinarsi alla finale per un tabellone che lo vede favorito. Avversario di oggi un Kudla, capace di battere in tre set Jaziri nel primo turno, ma Nole è una categoria superiore.
Le intenzioni del serbo sono già molto chiare nell'inizio del primo set dove va in vantaggio 5-0 brekkando l'avversario nel secondo e quarto game, tenendo sempre a 30 il suo avversari e si fa annullare due break nel quarto gioco. Kudla prova a rientrare sul finale del set, tira fuori quantomeno l'orgoglio e riesce a fare tre giochi consecutivi, arrivando a recuperare anche uno dei due break. Il problema rimane il solito: per battere Novak bisogna farlo soffrire sul suo servizio, ma l'americano è veramente succube del serbo. 6-3 il finale del primo set. Nole parte male e nel primo game del secondo set si ritrova sotto di un game: gioco lungo davvero e chiuso ai vantaggi e Kudla prima va sopra 40-15, ma si ritrova a non chuderlo subito e rischia il break. L'americano commette troppi doppi falli e regala 6-2 il set al serbo che ringrazia e porta a casa. Il terzo è la stessa copia dei precedenti e Nole lo chiude 6-2, nonostante Kudla annulli tre match point.
Nole dimostra di sapere giocare molto bene: il serbo è sembrato essere meno calmo e un po presuntuoso nelle sue possibilità rispetto alla prima gara. Errori strani per Djokovic, la racchetta che sembra ogni tanto godere di vita propria, la palla che non sempre gira come potrebbe fare e come Nole sa farla girare. Il giocatore balcanico conferma to la teoria di uno stile modificato quest'anno: lo si trova e lo si vede molto più a rete, smorza e smasha parecchio rispetto agli anni passati, gioca con testa sulla linea in maniera forse un po troppo difensiva e adattandosi anche al gioco dei suoi avversari, mentre nel passato tendeva a dominare.
Djokovic è un giocatore che soffre quanto Nadal nella prima settimana di torneo, ma questa volta sembra aver cambiato idea, Kudla oggi e Kohlschreiber l'altro giorno non sono avversari adatti a capire il reale serbo e dovremmo aspettare per giudicarlo davvero, ma essere al terzo turno a Wimbledon non è mai cosa scontata. Kudla fa lo sparring partner: non crea nessun grattacapo al numero uno del mondo e gioca un pessimo tennis fatto di doppi falli, palle a rete che potevano avere sorte migliore, ma dimostrando grande idee a rete come attaccante. Per Nole arriva Hurkacz avversario complicato, ma non impossibile, ma che merita attenzione e rispetto.