All England Club o meglio la casa del tennis. Lo Slam più antico e unico del mondo apre le porte del suo tempio e del suo Centrale per regalarci due settimane di incontri per eleggere il candidato al trono del Re degli Slam. Ad inaugurare la cattedrale tennistica, come da tradizione, tocca a Djokovic campione uscente della passata edizione quando battè Anderson. Avversario di primo turno il 35enne tedesco Kohlschreiber autore di una stagione opaca sulla superficie verde.
Nole dimostra la sua classe e il suo talento, cambiando lo stile del suo tennis. Il primo set parte subito con un break tedesco e tanti errori del serbo sulla prima di servizio. Nole si rifà subito con un passante meraviglioso sul 40-30 e controbreak portato a casa. Djokovic decide che è il momento di proporre un nuovo tennis, un gioco a rete che poche volte anzi quasi mai ha proposto e abbandona il gioco sulla linea di fondo, se si vuole diventando quasi un Federer a rete e di volè. Nel quarto game, break decisivo del serbo capace di sfruttare i troppi errori del tedesco sulla prima di servizio. Kohlschreiber perde letteralmente la testa, si fa rimontare da Nole da un 40-15, con il serbo che salva due break point.Primo set che finisce 6-3 Djokovic.
Nel secondo, la musica cambia e il tedesco gioca un tennis davvero propositivo, attacca in contropiede e porta il serbo a soffrire più del dovuto. A due game dall'inizio è addirittura 2-0 il vantaggio del teutonico, ma Nole prima brekka e poi pareggia tenendo il servizio. Nel nono game, Phil Kohlschreiber salva tre palle break, ma Novak lo brekka al secondo tentativo nell'undicesimo game. 7-5 il parziale. Il terzo set è solo Nole: 6-3 il finale con il break decisivo nel settimo game. Il serbo appare più calmo del solito, usa meglio la testa e forza meno la sua proverbiale potenza di gioco.
Dimostra di ragionare sulla palla in risposta e in servizio, il diritto, in alcune occasioni, difetta e viene usato male da un braccio che sembra non essere controllato. Per Nole va benissimo essere partito in questa maniera per un giocatore che soffre molto la perfezione dell'erba del primo giorno e della prima partita, mentre esplode nella seconda settimana. Il tedesco ha gli onori di un ottimo secondo set: qualche errore di troppo a rete e in troppa forza nella respinta, ma non ci si aspettava un giocatore pronto sull'erba.