Roberto Marcora estromette in tre set il belga Arthur De Greef e raggiunge la terza finale Challenger della sua carriera, la seconda stagionale. Un avvio fantastico quello del giocatore di Busto Arsizio, che indietro di un break nel terzo set ha cominciato a spingere maggiormente ed entrare di più dentro al campo trovando una vittoria fantastica e meritata che lo proietta all'atto conclusivo del Challenger di Bergamo.
Complimenti, è stata una partita molto dura. Hai avuto quelle opportunità nel secondo set per andare a servire per il match e nel terzo ti sei trovato sotto di un break. È un match che ti dà anche fiducia ?
"Fiducia ormai già l'avevo nelle partite precedenti. Oggi è stato molto bello vincere perché mi sembrava di aver toccato il fondo a livello di energie fisiche, ma in questo sport la testa fa la differenza. Oggi mi sentivo già in riserva nel secondo set, ma non perché ero poco allenato, ma perché oggi era davvero bello giocare. C'era tantissima gente, la musica e poi era la semifinale di un Challenger. Non ho sempre giocato questo tipo di partite, a livello nervoso ho speso tanto e dopo l'ho pagata. Sono stato bravo, ma anche fortunato perché dopo sono stato costretto a cambiare tattica e nel terzo set ho cercato di spingere di più ed è una strategia che si è dimostrata vincente".
È stato un buon inizio di stagione, hai già fatto una finale Challenger a Budapest e hai sfiorato l'ingresso nel main draw di Auckland. Che ne pensi ?
"Fino a Budapest non era positiva. Grazie a queste due finali ora lo è, non avevo ancora fatto un inizio così. Prendo tutto quello che arriva, sono soddisfatto e mi godo il momento".
Hai cambiato sponsor proprio oggi, prima avevi Lotto ed ora K-Swiss. Ti hanno detto che portava sfortuna cambiare maglia in semifinale ?
"Tutti mi dicevano che ero pazzo a cambiare in semifinale. Noi tennisti siamo molto superstiziosi, c'è che ha i propri i riti. Io volevo giocare con la roba nuova e rispondevo che essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta sfortuna".
I prossimi tornei in programma ? Ora c'è Pau la prossima settimana dove giochi al primo turno contro Bonzi, un tennista che lo scorso anno hai affrontato a Lione sulla terra.
"Non lo sapevo che avrei giocato contro di lui, me lo dici tu adesso. Presumo di giocare martedì, successivamente mi fermerò due settimane perché in Cina non vado e non ci sono tornei e poi dopo credo di giocare indoor a Lille se non entrerò a Miami".
Hai un obiettivo in particolare quest'anno ?
"Non ci ho ancora pensato perché fino a poco fa era entrare nelle qualificazioni a Parigi e in due settimane ci sono già entrato e sono anche dentro alle qualificazioni di Wimbledon. Adesso vorrei tornare a fare un po' tutti gli slam, ho sempre detto che mi sono operato per tornare meglio di prima quindi il mio obiettivo è migliorare la mia classifica".
C'è un tennista a cui ti ispiri, uno che hai sempre guardato con ammirazione ?
"Il mio idolo da piccolo era Safin. Ora mi piace Del Potro, ma non ho dei miti ora sempre con tutto il rispetto per i fenomeni che ci sono".
C'è una partita che vorresti rigiocare per cambiare il risultato oppure una che vorresti rifare per le emozioni che hai provato ?
"Con Dolgopolov al Foro Italico è stato bellissimo. C'erano i miei genitori, ero in casa a Roma ed è sempre un momento speciale. Ho giocato un bel match, ma ho perso. Se avessi vinto quella partita, però alla fine non ho dei grandi rimpianti. Ho fatto degli errori sicuramente, ma non partite singole in particolare. Ci sono state sconfitte dolorose come tutti, ma alla fine ci sta".
Ringraziamo tantissimo Roberto per la disponibilità mostrata e gli auguriamo tutte le fortune per la finale di quest'oggi e per il proseguo della stagione.