Roger Federer supera la seconda chiamata in sessione diurna con regale sicurezza. Un'ora e ventotto, la Rod Laver Arena assiste allo spettacolo del maestro. Taylor Fritz, speranza d'America, è l'avversario di turno, il malcapitato alla corte del re. Non fa sconti Federer, sa di dover risolvere rapidamente la pratica per mantenere energie mentali e fisiche da dipanare lungo la settimana che conduce all'atteso epilogo. Lo svizzero non concede alcuna palla break nell'arco dei tre set, ottiene il 93% di punti con la prima e dà sempre la sensazione di poter affondare la lama quando opportuno. 62 75 62, il punteggio certifica il buono stato di forma del campione in carica.
Il set d'apertura vive lo snodo cruciale nel terzo gioco. Fritz deve elevare la velocità dei colpi per mantenere le code di Federer, normale quindi incappare nell'errore. Due sbavature invitano Roger alla spallata, il rovescio conduce l'elvetico a un passo dalla rottura. Fritz non trova le coordinate del campo ed è 21 di matrice svizzera. Federer danza sul campo, gioca sull'uno-due, esegue alla perfezione il piano tattico. Secondo break e 41, viatico per il 62 che vale il parziale d'avvio.
Lo scenario si ripete qualche minuto dopo e ha i medesimi contorni. Pallina alla mano Federer è ingiocabile, Fritz può solo evitare il tracollo. Il dritto di Federer è incisivo e conduce a un punto dal nuovo break, questa volta Fritz ha la forza per rientrare e mantenere la battuta. Si procede così secondo l'ordine dei servizi - sul 43, l'americano raggiunge in risposta la parità - fino all'undicesimo game. L'alfiere a stelle e strisce accusa il peso di momento e palcoscenico, Roger cavalca l'onda e griffa il set. 75.
Resta da ultimare l'opera, manca l'ultimo colpo di pennello. Federer non concretizza la prima chance nel terzo gioco - rovescio non di prima fattura - ma ha poi un aiuto da Fritz, impreciso nei successivi scambi. 21 e fuga rimarcata a piena voce. Sul 51, Taylor ha una minima reazione di nervi, Federer attende solo il suo turno. 62 e saluto d'ordinanza.
Inizia ora il vero torneo di Federer, chiamato a dirimere la matassa Tsitsipas. In stagione, splendido confronto alla Hopman Cup e sigillo di qualità di Roger.