Il Re torna nello Slam negli Open in terra australiana e nel bellissimo Melbourne Park, illuminato per la notte scesa sulla città dell'Australia, Federer domina uno spento Istomin, il quale può solo vedere giocare un giocatore che, se entra nel mondo Slam, sa far parlare di se.

Ora Federer aspetta Evans in secondo turno, ma si sbarazza di un giocatore per nulla facile come l'uzbeko. Istomin è il numero uno del paese asiatico e ha, dalla sua parte, le speranze di un popolo intero che vuole vedere l'Uzbekistan volare alto. Lo svizzero chiude in tre set 6-3 6-4 6-4 in meno di due ore di gioco e ora si può riposare nella giornata di domani. Il re lo conosciamo e sappiamo quanto sia maniacale e preciso anche negli allenamenti e vorrà migliorarsi ancora in vista dei prossimi turni.

Il primo set non ammette discussioni: lo svizzero controlla e mette tutta la pressione sulle spalle di Istomin, il quale non la regge e crolla 6-3. Il secondo termina 6-4, ma solo perchè Federer sul 5-3, si lascia subire un 40-15 da Istomin e chiude il set sul suo servizio. Nel terzo, equilibrio sovrano fino al quarto game, con molti punti giocati ai vantaggi. Nel quinto gioco, Roger brekka il malcapitato uzbeko e si porta a chiuderlo sempre 6-4, con tre match point nel decimo gioco.

Federer dimostra di essere tornato un giocatore semplice e letale, gioca divertito e tranquillo come non capitava di vederlo da parecchio tempo, vince anche qualche sfida con il challenge (cosa rara a lui) e trova dei colpi da maestro. La sensazione è quella, dopo solo una partita va detto, di un giocatore meno frettoloso, meno ossessionato dal tempo in campo rispetto allo scorso anno e sembra volersi tornare a divertire. I suoi colpi sotto rete, quelle smorzate e quei serve and volley fanno capire la sua classe e il suo talento unico al mondo. I passanti lungo linea, colpo che lo svizzero ha sempre faticato rispetto a Nole o Nadal, oggi sono stati un'arma in più, una freccia da scoccare nel suo arco di colpi da maestro.

Istomin merita gli onori, ma esordire in uno Slam contro Roger non è cosa da tanti. L'uzbeko i colpi e il talento li ha, deve solo trovare quella continuità necessaria per completarsi a livello personale.

In chiusura, Federer affronterà Evans in secondo turno, ma permettetemi un omaggio doveroso alle quattro ore di Murray contro Bautista, con lo scozzese sconfitto in cinque set, ma che lascia il tennis davvero da grande giocatore e da quarto fantastico degli anni precedenti.