Traccia d'azzurro. L'Italia al femminile si aggrappa, una volta ancora, al talento ribelle di Camila Giorgi. In un periodo di profondo rinnovamento, la maceratese rappresenta un'àncora preziosa per evitare di scivolare nell'anonimato, di perdere contatto con l'élite della racchetta. La Giorgi è in costante ascesa, lo dicono i risultati, lo confermano le prestazioni. Tennista di personalità, ama la ribalta, non disdegna le sfide contro-pronostico. Nel quarto slam di stagione, a Flushing Meadows, Camila si appresta ad affrontare il secondo impegno. Sulla carta, strada sbarrata, di fronte una pluri-campionessa slam capace di imporsi da queste parti due volte - 2000 e 2001. Il campo però è giudice diverso e la porta per la fermata successiva è solo socchiusa. 

La Giorgi appare in buona forma, l'esordio con la Osuigwe - pratica risolta in due set - conforta gli appassionati. La mente corre veloce a Wimbledon, alla cavalcata chiusa ai quarti con Serena Williams - possibile rivale di terzo turno dell'azzurra. Giusto sognare, lecito pensare a un ribaltone in data odierna, stante il potenziale della Giorgi, capace di reggere le alte frequenze e di pescare dal bagaglio soluzioni definitive. Il rodaggio sul cemento è ultimato, a Cincinnati e a New Haven due risalite dal labirinto di qualificazione - in entrambi i casi successiva eliminazione al secondo turno, per mano di Keys e Bencic - partite utili a trovare feeling con una superficie che esalta il braccio potente di Camila. 

Abbiamo solo accennato all'avversaria. Si tratta di Venus Williams, fuoriclasse eterna. Un'annata in leggero difetto rispetto al recente splendore, ma occorre diffidare di una giocatrice di tale rango. Debutto tra luci e ombre, un match a lungo dominato con la Kuznetsova, ma risolto solo al terzo. Venere soffre, nell'arco della partita, di pericolosi cali, in quelle fessure deve infilarsi con prontezza e attenzione la Giorgi. A San Jose quarti con la Sakkari, a Montreal disco rosso con la Halep, questo il pre US Open della Williams. 

Esiste un unico precedente tra le due e risale a tre anni fa. All'Australian Open 2015, tre set e affermazione di Venus, con Camila avanti 64 e spalla a spalla con la rivale fino al prolungamento del secondo. Un ricordo che conferma le qualità della Giorgi e la grandezza della Williams. Si gioca sul Louis Armstrong in sessione diurna, il via al termine di Maria - Svitolina, non prima delle 13 locali.