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US Open 2018, la prima di Federer

Lo svizzero affronta Nishioka, primo esame americano.

US Open 2018, la prima di Federer
US Open 2018, la prima di Federer
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Di Johnathan Scaffardi

Molti collocano Roger Federer al terzo posto in una ipotetica graduatoria dei favoriti per il quarto slam di stagione. I motivi sono molteplici e vanno a toccare diverse sfere, dalla condizione fisica dei protagonisti alle recenti apparizioni. Rispetto ai primi rivali - Nadal e Djokovic, "proprietari" degli ultimi due 1000 sul cemento - Federer sbarca a Flushing Meadows con meno certezze. Assente a Toronto per preservare un corpo logorato dal tempo, finalista a Cincinnati, lo svizzero porta nel bagaglio qualche interrogativo. Al Western&Southern Open, rendimento alterno, diversi errori ad inficiare la consueta eleganza. Quarti con Wawrinka, semifinale agevole complice il problema occorso a Goffin, atto ultimo in costante difetto contro Novak Djokovic, la sensazione diffusa di un giocatore non perfettamente a suo agio. 

L'ultimo sigillo di Federer risale al torneo di Stoccarda, da allora due finali - Halle (KO con Coric) e Cincinnati come detto - e il quarto a Wimbledon - scivolone da due set avanti con il sudafricano Anderson. Il tabellone non consente alcuna sbavatura a Roger, il primo turno con Nishioka è anzi fondamentale per trovare le coordinate di campo. Federer scruta all'orizzonte Paire e Kyrgios, prima di un possibile ottavo con Fognini. L'accoppiamento di quarti con Djokovic stuzzica gli appassionati, molti sognano l'ennesimo capitolo di una rivalità infinita.

Sono cinque le affermazioni da queste parti dell'ex n.1 - un dominio incontrastato dal 2004 al 2008 - pronto ora a chiudere l'annata con il secondo slam, dopo quello conseguito in apertura in Australia. Oltre la rete, sull'Arthur Ashe, primo match della sessione serale, il nipponico Nishioka, invitato al gran ballo con il Re. Tre apparizioni all'US Open, un archivio privo di risultati di spessore. Non esiste alcun precedente tra i due, il nativo di Mie, pro dal 2014, sbarca all'appuntamento dopo il KO in sede di qualificazione con Medvedev a Cincinnati. In precedenza, alla Rogers Cup, ingresso nel main draw e ritiro nel corso del confronto di primo turno con Carreno Busta. Difficile possa scalfire il tennis inimitabile di Federer.