Si è concluso, ieri il ​BNP Paribus Polish Open, torneo del circuito Challenger che trova vita dal 2011 nella città di Sopot.

Non trova il quarto titolo stagionale Hugo Dellien. Nella rassegna polacca il boliviano era la prima testa di serie, ma dopo la vittoria al primo turno contro l'ucraino Manafov, è capitolato sotto i colpi dello stacanovista Tommy Robredo in una battaglia che ha inscenato tre parziali ed ha superato le due ore di gioco.

Stecca anche Casper Ruud. Il next gen norvegese era dato per favorito alla vittoria finale, trovandosi anche sulla sua superficie preferita. Niente da fare, però, per il tennista di Oslo, atteso ancora dal salto di qualità. Ad avere la meglio sul classe 1998 è stato il lucky loser Artem Smirnov.

Tre erano gli azzurri al via nel torneo. Gianluca Mager sorprende ed estromette Thomaz Bellucci, prima di soccombere sotto i colpi dell'orange Thiemo De Bakker. Roberto Marcora elimina in uno scontro tra qualificati Kuzmanov, ma non va oltre il francese Janvier. Chi è l'ultimo? Paolo Lorenzi. Il senese gioca un torneo fantastico, disputando, spesso scontri generazionali. Al primo turno elimina il classe 2000 Nicola Kuhn, al secondo il 1996 Choinski. Ai quarti di finale "giustizia" Oscar Otte e alle semifinali rimonta il ceco Kolar. Dopo quattro vittorie ottiene, così, l'opportunità di essere il protagonista della finalissima di Sopot dove affronta il numero 8 del seeding Gimeno-Traver.

LA FINALE - Ha molto da rimpiangere lo spagnolo, specialmente nel primo set, dove il tennista iberico si ritrova 4-1 con un doppio break di vantaggio. La reazione dell'esperto azzurro non si fa attendere e si arriva così al tie break, vinto nettamente dal tennista nostrano per 7-2. Il valenciano, però, non subisce il contraccolpo psicologico e riporta subito la partita in parità con un altro prolungamento del parziale, dove Lorenzi era in vantaggio 5-2. Gimeno-Traver ha messo a segno un parziale di cinque punti di fila che gli ha permesso di portare il match al terzo e decisivo set, dove, dopo game interminabili, l'italiano ha potuto chiudere una partita durata 3 ore e ha potuto alzare al cielo il trofeo di Sopot.