A Londra, si procede a passo spedito. Meteo clemente, il sole illumina il verde di Wimbledon. In archivio il primo turno, spazio quest'oggi alla parte alta del tabellone. Roger Federer impugna la racchetta, secondo match, rigorosamente sul campo centrale. Al termine di Ka-Pliskova - Azarenka - il via alle 14 - tocca al campionissimo, a caccia del nono sigillo nel tempio. Lo svizzero approda all'appuntamento dopo i tre set di routine con Lajovic. Dominio netto, nessuna palla break offerta al rivale, margine di sicurezza consolidato nella fase iniziale del confronto. Poco per dissipare i dubbi sorti sull'erba di Halle, comunque un buon approccio per lanciare l'offensiva. La sconfitta maturata con Thiem al Gerry Weber Open resta l'unica di stagione su questa superficie, aldilà della latente continuità, Federer resta il favorito n.1. 

Oltre la rete Lukas Lacko, 30enne slovacco di lungo corso. Otto le partecipazioni a Wimbledon, due apparizioni al terzo turno come miglior risultato. Sulla carta, difficile possa impensierire Federer. In apertura, quattro set per superare il transalpino Bonzi, biglietto da visita da presentare al cospetto di Re Roger. Più interessante il torneo disputato a Nottingham in preparazione allo slam londinese. Atto conclusivo e KO con M.Zverev - semifinale con il nostro Cecchinato. Lacko sa giocare sul verde, pur con bagaglio limitato. Può cogliere eventuali aperture provenienti dal fronte elvetico, utopistico immaginare tre set di stampo slovacco. 

Due sono i precedenti, entrambi favorevoli a Federer. Il primo nel 2011, all'Australian Open 3-0 Federer. Curiosamente è in sede slam anche il secondo, al Roland Garros altro squillo di Roger. Secondo 3-0 e conto set immacolato. I numeri certificano quindi la distanza tra i due, Federer appare tranquillo, al momento sono le questioni extra-campo ad occupare le pagine della carta stampata. L'addio a Nike, con conseguente passaggio a Uniqlo, intriga più del Federer di campo. Lacko punta ad attrarre i riflettori, ad insidiare le regali certezze del campione in carica.