L'Italia del tennis ritrova tre giocatori al 3T in uno Slam dopo ben 29 anni dall'ultima volta. Fognini - vincente in maniera piuttosto netta contro il 22enne Ymer - raggiunge Berrettini e Cecchinato, chiamati a giocarsi gli ottavi rispettivamente contro due teste di serie del calibro di Thiem - 8 - e Carreno Busta - 10. E' questo il programma del Day 6 in quel di Parigi, che vede in campo anche Djokovic e Zverev. 

M. Cecchinato b. (11) P. Carreno Busta 26 76(5) 63 61

Chi l'avrebbe mai detto. Ebbene, l'Ital-tennis maschile è vispa, viva più che mai; Carreno Busta capitola al cospetto di un Marco Cecchinato più solido che mai, sicurissimo dei propri mezzi e delle proprie potenzialità. L'aveva detto anche lui - post preparazione ad Alicante, Spagna, sul rosso - che si sentiva fiducioso, che voleva puntare in alto. Dopo la maratona con Copil e la vittoria su Trungelliti, l'azzurro parte contratto contro il regolarista iberico. Imballato, soffre la solidità da fondo del suo dirimpettaio, e va subito sotto di un break; non sbaglia nulla Carreno, e con esperienza colpisce con veemenza appena ne ha l'occasione. Doppio break avanti, 41, prima di uno scambio di servizi che agevola la TDS N°11. 62. Marco si scrolla di dosso le ultime tossine, ed inizia a giocare; nettamente più solido e preciso, fa a ping pong con l'avversario, ma è il primo ad andare sotto. Il break sembra indirizzare anche il secondo set, eppure il palermitano effettua immediatamente il contro-break e trasporta con tenacia il set al tie-break; un guizzo lo incorona, parità. C'è match fino al 22 del terzo set, poi esplode Cecchinato; strappa la battuta nel 5° gioco, inizia ad essere ficcante al servizio ed in risposta, mentre Carreno Busta diventa decisamente più falloso. Altro break, altro set, 2-1 Italia. Il quarto parziale è un assolo; l'iberico non c'è, stacca la spina ed alza bandiera bianca; Marco spinge come un forsennato, non vuole dare per scontato nessun punto. Alla fine stravince 61, festa azzurra. 

D. Thiem b. M. Berrettini 63 67(5) 63 62

Finisce agli ottavi la favola di Matteo Berrettini, che ben si disimpegna contro un gigante - soprattutto sull'argilla tritata - come Thiem. L'azzurro - che per caratteristiche, poderoso con l'1-2, rende maggiormente sul cemento - saluta un Roland Garros giocato come meglio non si poteva. Pronti, via, ed il classe '96 sorprende l'austriaco, trasformando l'unica palla break a sua disposizione. Va avanti 31, ma subisce il ritorno devastante del suo dirimpettaio; accorcia 32, trova il contro-break prima di remare in solitaria sino alla fine del set. 63. Secondo parziale che vede ancora Thiem mettere il naso avanti grazie al break nel 3° game. Il vantaggio non dura molto, perchè Matteo impatta 44 ed i due giocatori si danno appuntamento al tie-break; stilettata Berrettini, 7-5 ed un set pari. E' proprio il romano ad avere le migliori chance nel 3° set - tre palle break consecutive - ma non le sfrutta e viene punito nell'8° game, quando commette errori evitabili - in mezzo al game distrugge anche una racchetta - e viene punito. Set Austria. Thiem continua a salire, Berrettini non riesce ad arginare il suo strapotere. Perde il servizio, scende 31, e non risale più.