Le certezze di Hyeon Chung - Next Gen in grado di imporsi al cospetto dei pari età a Milano e poi di regolare qui a Melbourne gente del calibro di A.Zverev e Novak Djokovic - vanno in frantumi nella serata australiana. Un Federer poco incline al compromesso scioglie le principali armi del giovane rivale e comanda la partita. Assalto pianificato, un concerto di differenti note. Il campionissimo mette a nudo i limiti di un giocatore ancora in via di formazione, non certo abituato a gestire colpi di mutevole forma. Presta il fianco, Chung, con la seconda, è travolto dalle accelerazioni dello svizzero. Federer "accarezza" le difficoltà del rivale e le amplifica, portando, quando possibile, la sua figura nei pressi della rete. Scorre via la partita, scorre via senza sussulti di sorta. Due set - 61 52 - di dominio, poi Chung - fiaccato anche da una dolorosa vescica - alza bandiera bianca.  

Primo set 

I sospetti della vigilia trovano riscontro in campo. Chung, al servizio nel primo gioco, si trova investito dalle bordate di Federer. Lo svizzero legge le traiettorie con ampio anticipo e si procura due palle break. Chung inizia a rincorrere la pallina ai due lati, acciuffa la parità, ma è in evidente affanno. La terza chance, per Roger, è proficua, perché Chung regge sulla risposta ficcante dello svizzero, ma sbaglia il successivo rovescio. Federer conferma, non senza patemi, il vantaggio. Nel secondo game, infatti, l'elvetico sciupa due quindici di margine e si ritrova così esposto. Poche prime, Chung fiuta un'opportunità. Federer è però di pasta dura. Disegna un passante di rovescio meraviglioso, il nastro porta la pallina oltre Chung. 20. Il sudcoreano è a nudo, il campione in carica alza l'asticella della pressione, sfodera un attacco centrale e induce in errore l'avversario. Propone poi, Federer, una palla senza peso, Chung non riesce a "trattarla" e si approda così al 15/40. Fuorigiri maldestro di Chung, 41. Il set tramonta qualche minuto dopo, prova a resistere Hyeon pallina alla mano, ma si materializza la terza rottura. 61.  

Secondo set 

Lo spartito non muta, Federer è un ciclone in battuta. Non offre appigli, non presta il fianco. La prima inizia ad entrare con superiore continuità, pochi scambi. Discorso diverso per Chung, già all'angolo nel terzo gioco. Roger lo inchioda con il back, poi vira e affonda con il dritto lungolinea. Sul 15/40, momento di estasi tennistica. Indietreggiando, Federer perfora Chung con un passante di rovescio. 31. Il sudcoreano ricorre successivamente all'intervento del fisioterapista, sotto osservazione il piede sinistro. Qualche minuto e il match riprende, senza alcuna novità. Federer ha margine e si limita a gestire il servizio, Chung appare dimesso, emotivamente alle corde. Sotto 52, sul 30/30, la scelta di Chung. Annuncia il ritiro, Federer è in finale.