Due ore e venti di tennis, una lotta selvaggia. Il braccio di ferro tra Halep e Kerber, come da pronostico, si prolunga. Non c'è una linea di demarcazione definitiva, l'inerzia della partita muta più volte, un'altalena di emozioni che contagia il pubblico presente nella Rod Laver Arena. La n.1 detiene il controllo delle operazioni nel primo parziale e sembra poter staccare la rivale all'alba del secondo. La Kerber, come già con la Hsieh in precedenza, assorbe gli interrogativi della partita, recupera la misura dei colpi ed impatta il conto set. Il terzo vive di un equilibrio labile, più del braccio può la mente. La Halep sente sua la partita sul 53, rischia il tracollo sotto 65, ma alla fine si impone, con merito, 97. 

La prima testa di serie inizia con le marce alte. La Halep si cala perfettamente nel contesto del confronto, inizia la sua maratona fatta di recuperi e sacrificio, coglie le maldestre soluzioni teutoniche e scappa. La Kerber commette cinque errori forzati nei primi due giochi, precipita. Il margine si dipana a macchia d'olio, la tedesca non riesce a tenere nessuno dei primi tre turni in battuta. Sul 40, game eccellente della Halep che inanella 3 vincenti e si porta a un passo dal set. Qui inizia la vera partita, la Kerber muta registro, rende il punteggio meno pesante - da 50 a 53, due doppi falli Halep nel sesto gioco - ma non riesce a completare la rimonta. 63 per la nativa di Constanta. 

La Halep non si volta indietro, martella anche grazie a un servizio incisivo. Due aces nel primo gioco del secondo, altra spallata al match. La Kerber, nel corso del quarto gioco, da una situazione di parità - 30/30 - perde nuovamente le coordinate del rettangolo. 31 Halep. Questa volta la reazione è immediata, contro-break e 33. Snodo cruciale sul 43. La Kerber, pallina alla mano, disinnesca due opportunità rumene, sfodera due soluzioni vincenti di dritto e impatta. Carico emotivo che si rivela decisivo, perché la tedesca si ripete poco dopo in risposta. Dal 40/30 Halep, sequenza di livello e rottura. 64, set Kerber. 

Il parziale decisivo si apre con uno scambio di cortesie, la Kerber ha una ghiotta chance nel secondo gioco ma non sigilla l'affondo. Si procede così in attesa di un episodio in grado di sciogliere i dubbi. La Halep, nel corso dell'ottavo gioco, sale di colpi e accarezza la finale. 53, la rumena si presenta in battuta per mandare agli archivi la partita. Il game inizia nel segno di Simona, avanti 30/15 e a due punti dal paradiso. La Kerber dimostra di essere campionessa ritrovata, tre vincenti, da fuoriclasse. 54. Il successivo passo, quello dell'aggancio, non è certo agevole. Ogni scambio è di selvaggia intensità, vantaggi e 55. La Kerber completa l'opera con un'altra stilettata, 65 e questa volta l'opportunità è di marca tedesca. Due errori non forzati della Halep spalancano la porta. Ti aspetti il crollo di Simona e invece riemerge. Forza la sbavatura di rovescio della Kerber, dopo il ritorno da 40/15, e prolunga la sfida. 66. Epilogo sull'87. 30/30, il dritto della Halep punge, Angelique alza bandiera bianca. 97.