Tomas Berdych entra in campo con coraggio, trae spunto dai precedenti confronti, trae forza dal cammino australiano - di spessore le vittorie con Del Potro e Fognini. Accoglie l'approccio in difetto di Federer, scappa e culla propositi di grandezza. L'illusione svanisce al tramonto del primo parziale, quando il ceco perde la rottura di margine e non approfitta di un'ulteriore chance sul 65. Federer risolve gli interrogativi e sale con forza al comando. Varia ritmo e soluzioni, trova la misura dei colpi, costringe Berdych a lunghe rincorse. Naturale l'allungo. Lo svizzero sale due set a zero, il divario si ingigantisce con il passare dei minuti, Berdych si aggrappa al torneo, ripudia anche un fastidioso mal di schiena, ma Federer è ormai a pieni giri, braccio sciolto, mente lucida. 76 63 64. Favorito.
Le sensazioni della vigilia trovano riscontro in campo. Federer non ha inizialmente l'ausilio della prima, Berdych cavalca un rovescio lungolinea ficcante. Sotto assedio, con poco spazio per organizzare il colpo, lo svizzero presta il fianco. Federer prova a non indietreggiare, ma fioccano gli errori - provocati da un Berdych in grado di pilotare la pallina negli ultimi 30-40cm utili. Sotto 30, Roger si sblocca, registra la battuta e tiene a 0. Inizia un'altra partita, perché l'elvetico sale anche in risposta, sul 30/30, nel corso del quinto gioco, spinge troppo una comoda volée di dritto. Berdych ringrazia e si porta sul 41. Il set segue l'ordine stabilito fino al 53. Il ceco sente la pressione del momento, Federer, come sempre, sfodera il meglio del repertorio. Costretto a muoversi, Berdych annaspa. Salva due palle break - Federer nervoso per la mancata apparizione del falco - il nastro giunge in soccorso del ceco poco dopo. Non basta, è Federer ad avere lo spunto giusto. 54 e aggancio. Ultima chance, per Berdych, sul 65. Federer si inceppa dal 30/30, sanguinoso il doppio fallo che conduce al set-point ceco. Berdych è perfetto, prende a due mani lo scambio e attacca. Maestosa la replica svizzera. Il tie-break è l'approdo scritto, un solo giocatore al proscenio. Federer scatta rapido dai blocchi, segue il suo servizio, vola 30 e poi 61. Circoletto rosso per la palla corta di rovescio che vale il parziale. 76(1).
Berdych non abbandona la partita, anzi quando può spaventa il rivale. Nel corso del terzo gioco, nel secondo set, ottiene una palla break. Federer costruisce due vincenti e rimanda il ceco - nel game, anche un passante di rovescio di rara eleganza del campionissimo. Berdych rischia invece nel quarto gioco, quando dal 40/15 patisce il ritorno svizzero. Nulla di fatto e 22. Si procede in equilibrio, le occasioni restano potenziali. Federer, sul 33 30/30, scodella un ace esterno di seconda per attutire i propositi di Berdych. Altro ace e 43. Siamo al dunque, siamo alla soluzione dell'enigma. Federer tiene il ceco sulla diagonale di rovescio, poi cambia lungolinea. 0/30. Berdych è lento in uscita dal servizio e sbaglia. 15/40. Roger si sacrifica, tiene e in recupero sigilla l'allungo. 53. Con la prima, l'elvetico griffa il 63.
Il terzo set prende il via con Berdych al servizio dopo un medical time-out. Problemi alla schiena per il ceco. I primi turni scorrono via senza sussulti - mirabile il dritto incrociato di Federer in allungo. Scivola, Berdych, nel terzo gioco - da 40/15. Buona prima, ma deraglia con il dritto e Federer si trova sopra 21. Sequenza di difficile lettura, perché un calo di concentrazione di Roger rimette tutto in discussione. Stecca di rovescio dello svizzero e risposta incisiva di Berdych. 22. Illusione ceca, Federer rimette a posto le cose. Il rovescio - lungolinea - del campione in carica è arma devastante, Berdych torna ad indossare abiti d'attesa e favorisce l'operato dell'avversario. Seconda palla break, 32. Conferma in battuta, set di fatto deciso. Decimo gioco, Federer serve per il match. 40/0 rapido, schiaffo al volo e tre palle per concludere l'incontro. Basta la prima. 64.